Dragon Quest III HD-2D Remake Provato gamescom 2024: un nuovo inizio

DRAGON QUEST III HD-2D Remake

Durante la gamescom 2024 non sono mancate anche le sessioni di provato dedicate al mondo dei JRPG a turni, un genere che non dovremmo neanche stare qui ad introdurre per il suo lustro storico e che negli scorsi anni sta vivendo un periodo di rivalutazione. Un periodo della nostra industria in cui prolificano – proprio in funzione di quest’aria di riscoperta del genere e approccio ad un pubblico nuovo – le remastered e i remake dei grandi classici del passato, andando a riempire un catalogo dal bigusto “retro/moderno” che il prossimo novembre accoglierà la re-immaginazione di uno dei titoli più iconici dell’industria. Stiamo parlando ovviamente di Dragon Quest III HD-2D (qui il nostro speciale dedicato), la nuova edizione in stile diorama della serie ideata da Yuji Horii e illustrata dalla mano del compianto Akira Toriyama. Durante la fiera tedesca abbiamo avuto modo di dare un’occhiata alle ultime novità dedicate al gameplay, oltre alla scoperta di alcune piccole chicche rivelate da Horii stesso durante una brevissima chiacchierata di Q&A. Ma bando alle ciance, e immergiamoci ancora una volta nel mondo del leggendario eroe Erdrick!

Dragon Quest III HD-2D Remake
Il nostro gruppo arriva presso un punto di interesse!

Pocket Quest: parte la sfida dell’Attaccabrighe!

Cercando di evitare ripetizioni con il provato redatto qualche mese fa dal buon Walter Ferri, in questo nuovo hands on di Dragon Quest III HD-2D ci siamo focalizzati sulla visione e analisi pratica di una delle innumerevoli novità che verranno introdotte in questa nuova versione del gioco. Oltre infatti alla nuova veste grafica in Unreal Engine presa in prestito da altre produzioni Square Enix come Octopath Traveler, Triangle Strategy o Live-A-Live, un ribilanciamento del gameplay in termini di abilità e ritmi di gioco e che offriranno un’esperienza al pari a quella dei titoli di Dragon Quest moderni (fornendo al giocatore quindi tutti i vari cambiamenti di tipo Quality of Life che ci si può aspettare da un JRPG uscito nel 2024), Dragon Quest III HD-2D Remake includerà anche il ritorno di una classe familiare ai giocatori di Dragon Quest X Online: il Monster Wrangler. Si tratta di una classe dallo stile di gioco ortodosso e votato al “tanking” dei danni nemici, provvisto di una quantità incredibile di HP e potenza d’attacco ma scarso sia in agilità che potenziale magico, con una quantità di MP ridotta rispetto ai suoi colleghi. 

Per ovviare a questo debuff, il Wrangler è in grado di ammaestrare e “catturare” i mostri presenti nel mondo di gioco, aprendo le porte all’uso di innumerevoli abilità e sinergie, oltre che ad aggiungere una componente di collezionismo alla Pokémon e in qualche modo ricambiando il favore con la serie di mostriciattoli tascabili, la quale ideazione è stata parzialmente influenzata anche dalla serie di Yuji Horii. Nel contesto della demo presente alla gamescom 2024, abbiamo avuto modo di sperimentare con le possibilità offerte dalla Monsters Arena, una struttura già presente all’interno dell’originale Dragon Quest III e che in questo remake è stato ripensato e riadattato in funzione sia del Monster Wrangler, sia della sua preservazione. Piuttosto che rimuovere una struttura adibita alle scommesse sulle lotte tra mostri – elemento molto scomodo da inserire se si vuole mantenere una valutazione PEGI/ESRB/CERO adatta al pubblico di riferimento – Dragon Quest III HD-2D Remake trasforma la struttura in una sorta di Torre Lotta, con il giocatore che dovrà scegliere il terzetto di mostri più adatto e sinergico per poter aggiudicarsi il primo premio, partecipando quindi a vari tornei dalla difficoltà sempre più complessa e in grado di regalare ulteriori ricompense, trasformando essenzialmente il titolo Square Enix in un altro gioco complementare a quello standard e che potrà essere approcciato in ogni momento. Insomma, una simpatica e potenzialmente profonda distrazione dalla main quest.

Dragon Quest III HD-2D Remake
Quanti tesori… ma sarà possibile prenderli o chi abbiamo davanti non sarà d’accordo?

Dragon Quest III HD-2D Remake: nuovo engine, vecchie emozioni

Una volta terminata la nostra prova con Dragon Quest III HD-2D, Square Enix ci ha concesso la possibilità di chiacchierare brevemente con Yuji Horii e il Producer del gioco Masaki Hayasaka, opportunità perfetta per ricevere qualche piccolo trivia sui retroscena dietro lo sviluppo del titolo e soprattutto qualche ulteriore dettaglio su ciò che ci aspetterà una volta che Dragon Quest III HD-2D arriverà sul mercato.

Uno sguardo alle statistiche di alcuni dei mostri che incontreremo… volti molto noti ai più!

“Quali sono state le principali difficoltà con la transizione dal 2D Famicom al HD-2D?”

A detta di Hayasaka-san, tra le varie sfide tecniche che hanno caratterizzato lo sviluppo del gioco, capire come modellare e dare vita al mondo di gioco esplorabile è stato un momento cruciale per tutto il team. Dovendo prendere spunto dall’originale Famicom/NES e che per dovute limitazioni tecniche doveva non solo coprire le piccole risoluzioni degli schermi a tubo catodico di allora, ma anche rientrare nei limiti della piccola memoria della console Nintendo, durante il processo di trasposizione allo stile HD-2D e agli engine di gioco moderni è stato svolto un minuzioso lavoro di riproduzione ed estensione del mondo di gioco, in modo da poter proporre gli stessi contenuti già presenti nel Dragon Quest III originale (e qualcosa in più), evitando però l’impressione di essere dentro ad un mondo privo di sostanza.

“Abbiamo già visto un assaggio dei vari cambiamenti di tipo Quality of Life, come la possibilità di salvare più o meno ovunque e in qualsiasi momento. Ma ci sarà possibile approcciarsi al gioco con uno spirito Hardcore e con meno facilitazioni?”

Trattandosi di un videogioco proveniente da quel periodo del mercato in cui le esperienze ludiche legate ai JRPG erano accomunati tra di loro da un loop di gameplay votato al grinding estenuante, scontri dalla difficoltà artificialmente aumentata e opzioni di salvataggio striminzite, questo nuovo remake di Dragon Quest III va a risolvere alcune di queste problematiche attraverso piccole ma importanti feature moderne, come la possibilità di velocizzare o automatizzare gli scontri permettendo comunque al giocatore di impartire particolari ordini ai propri personaggi e soprattutto poter richiamare il menu di salvataggio in qualsiasi momento del gameplay, evitando quindi quelle situazioni in cui il non aver salvato troppo recentemente prima di una sessione di allenamento avrebbe comportato nella perdita di ore e ore di progressi. Ma non mancheranno infine anche quelle opzioni dedicate a chi cercherà un tipo di sfida leggermente più duro, non solo con un livello di difficoltà superiore disponibile fin dal primo avvio, ma anche con sfide di endgame che – a detta dello stesso Hayasaka – metteranno alla prova le conoscenze e abilità dei giocatori.


La nostra prova (a questo punto supponiamo finale in attesa della recensione) in quel di Colonia per Dragon Quest III HD-2D Remake ci ha confermato un aspetto che nell’ambito dei remake non va dato mai per scontato: questo progetto è gestito da un gruppo che prova un profondo amore e rispetto per l’opera originale. Lo stile HD-2D si prospetta ancora una volta una manna dal cielo per questo tipo di esperienze dal sapore “retro”, presentando degli sprite in grado di accentuare ed elevare il carisma emanato dai disegni originali di Toriyama, mentre la colonna sonora arricchisce una tracklist che dopo quasi 40 anni riesce a fare emozionare anche le nuove generazioni che si approcceranno per la prima volta a questo incredibile mondo fantasy. Manca soltanto uno step, ma per quello occorrerà necessariamente attendere il prossimo novembre, quando il gioco approderà finalmente su console e PC.


Game Designer e scrittore, alla fine si è deciso ad aggiornare la propria bio dopo 50 anni di muffa. Perché va bene l'essere "cresciuti a pane e Tekken 2", ma a una certa arriva il momento di "voltare pagina". Non chiedeteli quale sia il suo Final Fantasy o gioco Mega Ten preferito: non ne uscireste vivi!