Buckshot Roulette Recensione V mensile

Esiste un sottobosco di giochi pubblicati su alcuni famosi siti in forma gratuita, i cosiddetti browser game, di cui non tutti sono a conoscenza. È sorprendente sapere quanti di questi titoli siano divenuti giochi di successo, passando solo successivamente alla commercializzazione su Steam: è il caso di Kingdom Rush, il cui quinto capitolo uscirà tra pochi giorni, ma anche di Super Meat Boy e The Binding of Isaac. L’atmosfera di Buckshot Roulette è malsana dal primo istante, si comincia in un bagno sporco con una scritta su uno specchio: “Afraid?” Una volta usciti, percorrerete un corridoio di un piano rialzato di una discoteca con la musica a tutto volume e con una persona che fuma appoggiata alla balaustra senza degnarvi di uno sguardo. In fondo, una porta si apre su una piccola stanza che contiene a malapena un grosso tavolo con dei fari puntati. Dalla parte opposta del tavolo c’è il “dealer”, una creatura umanoide che vi porge una liberatoria da firmare per poter iniziare a giocare. L’idea è quella di un rilassante giochino con cui potersi svagare: ci si siede al tavolo con il “dealer” di fronte, si preparano i defibrillatori, al centro del tavolo un fucile e delle cartucce: roulette russa. Si carica l’arma e si comincia: uno muore, l’altro vive. Una classica alternativa al Risiko.

Buckshot Roulette
Non credo servano ulteriori commenti.

13 TSAMETI

In realtà non è così semplice: il gioco si complica velocemente, aggiungendo elementi e oggetti da utilizzare a fini strategici ogni turno. Una lente permette di sapere se il proiettile caricato è a salve oppure no, il cellulare permette di darci anticipazioni dei turni successivi, un attrezzo ci permette di segare via la canna del fucile raddoppiando il danno. E’ la gestione di queste risorse a fare la differenza. Se avete giocato a Inscryption e cercate qualcosa che vi restituisca quel tipo di sensazioni, siete sulla strada giusta, perché Buckshot Roulette sembra una side story del gioiellino di Daniel Mullins. A testimonianza della vicinanza dei due giochi c’è un divertente bundle Steam intitolato “Literally the same game” che li contiene. Mike Klubnika ha inoltre dichiarato che il progetto prevedeva inizialmente un horror più vasto, dove la stanza della roulette russa era solo uno dei tanti luoghi visitabili. La durata è proporzionata al costo: a prezzo pieno il gioco costa 3 euro ed una volta sconfitto il dealer non potrete far altro che ripetere l’esperienza, in attesa dell’imminente arrivo del multiplayer.

Il medico, l’unico in grado di prolungare il gioco, almeno di qualche round…

Conclusioni

Sorprendentemente sono state superate le due milioni di copie vendute, un risultato ben oltre le più rosee previsioni. Speriamo che, visto il successo di questa piccola e folle perla, non si aprano le porte al progetto “originale”. Il voto è puramente simbolico e non può essere inteso in senso classico. See you again soon, High Rollers!

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