Concord Recensione V mensile

I mercenari di Concord, il nuovo sparatutto 5v5 per PlayStation 5, sono un gruppo variopinto di disadattati impegnati in svariate avventure galattiche: ogni pianeta e le rotte che li collegano sono pieni di insidie ad alto rischio che solo i mercenari più audaci oserebbero affrontare. Concord non è affatto una proposta scadente: ha solide basi da hero-shooter, un cast eclettico di personaggi con strategie distinte e un ricco world-building. Tuttavia, il debutto di Firewalk Studios manca di idee originali che enfatizzino queste promettenti fondamenta, e così il loro sparatutto live service risulta appena accettabile.

Sono pronto a crogiolarmi nella gloria

Ciò che rende unico Concord è l’approccio narrativo, carico di informazioni da leggere e scene cinematografiche rilasciate settimanalmente, delle quali in fase di lancio possiamo ammirare solo una breve introduzione con alcune cutscene che introducono i Freegunner, ispirati ai Guardiani della Galassia della Marvel. Il cast eclettico, come il sofisticato Kyps e il robotico 1-Off, è invitante e funzionale, rendendo facile leggere una squadra nemica a colpo d’occhio. Tuttavia, Concord fatica a costruire il suo mondo oltre i personaggi, con la maggior parte dei dettagli racchiusi nella Guida Galattica, un’enciclopedia che evolve man mano che si giocano più round. L’ambientazione di Concord è molto più inventiva del gioco stesso e la narrativa sembra scollegata dal gameplay, come se fosse più una bibbia pensata per un’ipotetica serie TV. Concord è costruito per mantenere i giocatori connessi grazie ai suoi meccanismi di progressione, con una serie di obiettivi che si aggiornano regolarmente e che dovrebbero incentivare gli utenti a continuare a giocare, anche se le ricompense finora sono un po’ banali. Anche le sue sfaccettature da hero shooter sono piuttosto ordinarie, con sei modalità disponibili che non offrono nulla di veramente distintivo. Nonostante la diversità degli stili di gioco dei personaggi, il gameplay di base è poco incisivo e il gunplay sembra leggermente fuori fuoco. Le armi occupano molto spazio sullo schermo, ma i danni che infliggono non sono proporzionali, mentre gli scontri uno contro uno possono risultare imprevedibili a causa dei buff assegnati ai personaggi, rendendo alcune opzioni inefficaci e certe abilità secondarie un po’ deludenti.

Oggi non ci sarà da crogiolarsi, amico

Alcuni personaggi risultano inutili in determinate modalità, un problema di un certo peso per un gioco con un roster iniziale di 16 eroi. Poiché Concord non è ottimizzato per una modalità specifica, personaggi come Duchess, potente nel controllo delle zone ma debole nei deathmatch, o Emari, forte ma dalle movenze letargiche, possono sembrare scelte da escludere a priori, e spiega il motivo per cui titoli come Overwatch privilegino modalità con obiettivi di squadra. Tuttavia, le abilità uniche realmente utili come quella di Lark, in grado di posizionare spore che elargiscono potenziamenti, offrono scampoli di strategia creativa che lasciano trapelare una scintilla di brillantezza sotto la superficie. Il sistema di gestione dell’equipaggio, che permette di modificare la disposizione dei personaggi per ottenere benefici, risulta confuso e spesso trascurabile: ogni Freegunner ha versioni alternative con diversi vantaggi, complicando ulteriormente la selezione degli stessi, un elemento forse più adatto a un gioco gacha free-to-play che a un hero shooter premium. Firewalk Studios sembra insomma aver attinto da altri giochi popolari senza riuscire a formare un amalgama sensato, lasciando a Concord l’aspetto di una produzione amatoriale a scapito della presenza di numerosi veterani del settore. Se non altro, le abilità uniche dei personaggi e la possibilità di strategizzare in modo creativo offrono qualche margine di divertimento che, con un bilanciamento migliore, potrebbe regalare autentiche soddisfazioni. Nel gioco sono presenti sei modalità, tra cui alcune classiche come il deathmatch a squadre (Scontro) e re della collina (Al Segnale). Le fasi più avanzate mescolano le cose con due modalità di eliminazione a turni, che combinano elementi di Destiny e Valorant. Tuttavia, manca qualcosa di distintivo che lo faccia risaltare davvero, poiché sembra tutto costruito a puntino per adattarsi agli stili di gioco più comuni che si possono trovare in qualsiasi altro sparatutto multiplayer a squadre senza nemmeno, e di conseguenza in termini ludici non c’è nulla che possa spingere gli appassionati del genere a provare questa proposta targata Sony. A parte la diversità degli approcci dei personaggi, come Lennox che ricarica la sua arma quando schiva, o 1-Off che può risucchiare gli oggetti disseminati sul campo di battaglia, è necessario che Firewalk continui a sviluppare le idee tutt’ora percepibili solo in fase embrionale per trasformare Concord in un’esperienza di gioco più coesa e appagante.

Conclusioni

Concord propone diverse idee interessanti per il genere, ma tutte oltremodo confuse e poco equilibrate. Malgrado il potenziale che vorrebbe esprimere, il team di sviluppo deve affrettarsi a trovare soluzioni valide in un settore tanto competitivo: la pazienza dei giocatori non è infinita, e una volta passati oltre difficilmente torneranno indietro.