The Eternal Life of Goldman

The Eternal Life of Goldman Anteprima V mensile

Riuscire a coniugare la bellezza di un comparto artistico mozzafiato e un sistema di gioco intrigante è una dote che poche opere interattive riescono ad avere. Sembra voler puntare proprio in questa direzione The Eternal Life of Goldman, nuovo titolo prodotto da THQ Nordic e sviluppato dal team di Weappy Studio, presentato per la prima volta proprio durante l’ultimo digital showcase dell’azienda austriaca. Partendo da un passato costruito su pochi ma interessanti titoli, per lo più strategici o investigativi, in cui l’azione era affidata alle razionali mosse pianificate dal giocatore, con The Eternal Life of Goldman Weappy Studio si allontana da quanto finora mostrato. A differenza dei titoli passati, Goldman prova a coniugare l’animazione classica con un impianto action adventure fortemente caratterizzato da meccaniche platform. E con animazione classica intendo animazione in senso stretto, non un’imitazione in computer grafica, ma veri e propri schizzi fatti a mano e animati con le tecniche classiche, che poi sono stati integrati tra loro attraverso l’utilizzo del PC.

The Eternal Life of Goldman
Uno dei tanti boss… difficili da affrontare!

Dalla matita alla programmazione

Di opere esemplari che hanno sfruttato questa tecnica proprio facendo leva su meccaniche analoghe ce ne sono e sarebbe ingenuo non citare Cup Head come punto di partenza per un prodotto come The Eternal Life of Goldman, ma allo stesso tempo sarebbe ingiusto nei confronti del lavoro di Weappy Studio non sottolineare come, dal punto di vista produttivo, abbiano fatto dell’animazione classica il cardine dell’opera. Come sottolineato più volte dallo stesso team, sono partiti proprio dal foglio e dalle matite per realizzare la loro ultima opera. L’idea era quella di creare un prodotto che fondamentalmente omaggiasse da un lato i cartoni animati degli anni ’90, il periodo immediatamente prima della rivoluzione digitale, e dall’altro gli ormai storici platform da sala giochi a scorrimento orizzontale.
Così come il comparto artistico, infatti, anche quello ludico scava negli archetipi del genere proponendo meccaniche di platforming complesse, fondamentalmente basate sulla capacità del giocatore di reagire agli stimoli visivi, con un livello di difficoltà sempre elevato ma mai inutilmente punitivo. A differenza delle opere videoludiche a cui si ispira, The Eternal Life of Goldman non vuole in nessun caso esasperare il giocatore costringendolo a ripetere ossessivamente i livelli per imparare a memoria i pattern degli avversari. A detta del team, e questa è una cosa che potremo testare solo attraverso una demo, il bilanciamento della complessità non ci priverà mai del piacere di godere del lavoro svolto sulla componente grafica.

Un vecchietto molto arzillo!

Il vecchio e il suo bastone

Dal punto di vista culturale e narrativo, The Eternal Life of Goldman attinge da più miti, originari di una varietà di tradizioni note o meno note, che vanno da quella greca per arrivare a quella ebraica, prendendo alcuni spunti perfino dalla tradizione mesopotamica. Le informazioni circa la storia che il titolo racconta sono pochissime e frammentate: sappiamo che il protagonista è un anziano signore, Goldman, che parte per una missione in una misteriosa location nota come Archipelago. Il suo obiettivo è quello di sconfiggere un’antica divinità appartenente a un credo ormai estinto. Nessuno sa che aspetto abbia o dove sia, e sarà proprio il vecchio Goldman a dover scoprire queste informazioni, prima di poter affrontare lo scontro finale. L’esplorazione di Archipelago sarà quindi una parte importante della nostra esperienza di gioco, e toccherà a noi sbloccare le diverse aree e risolvere i numerosi enigmi che funestano questa antica terra. In linea con l’ambientazione mitologica sono anche le creature che vi risiedono, bizzarre e al tempo stesso leggendarie, alcune più simili ad animali, altre a figure umane. Le informazioni sul nostro protagonista infine sono limitate a quello che è il suo principale strumento, il bastone. Oltre a fungere da supporto per muoversi, questo è in realtà un dispositivo magico, un’arma a tutti gli effetti. Attraverso un sistema di potenziamenti che il giocatore acquisirà durante le varie fasi dell’avventura, il bastone muterà aspetto e caratteristiche che permetteranno a Goldman di utilizzarlo con funzioni di attacco, difesa e interazione con l’ambiente circostante. Il bastone è a tutti gli effetti, quindi, il fulcro del gameplay di The Eternal Life of Goldman.

In conclusione, nonostante non siano molte le notizie in merito, The Eternal Life of Goldman resta sicuramente uno dei titoli da tenere d’occhio per il prossimo anno. La generica data di rilascio, per ora confermata nell’anno solare 2025, ci rassicura sul fatto che THQ Nordic non mancherà di darci più dettagli sull’opera e, magari anche una demo, per poter finalmente verificare se le meraviglie del comparto estetico siano effettivamente supportate da un gameplay convincente.

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