King of Meat Provato gamescom 2024: sono 3 orchi e mezzo, che faccio lascio?

King of Meat gamescom 2024 provato

Durante la gamescom 2024 Opening Night Live il noto presentatore e creatore dei Game Awards, Geoff Keighley, è stato teletrasportato all’interno King of Meat, un mondo cartoonesco creato da Glowmade e Amazon Games e che sembrava uscito fuori direttamente dal palinsesto di Adult Swim, dove la satira che si fa burla del capitalismo incontra le dinamiche di un gioco a ostacoli alla Takeshi’s Castle e mette nelle mani della community il potere di creare e condividere le loro più recondite e malsane idee di level design. Durante la kermesse tedesca abbiamo avuto modo di provare in prima persona una piccola parte di questa mattanza!

King of Meat gamescom 2024
Logo e key-art del gioco

King of Meat: Chaos in mondovisione

Come anticipato nell’introduzione, King of Meat è il nome di un popolare gioco a premi che unisce il combattimento PvE al dungeon crawling, buttando 4 valorosi guerrieri all’interno di arene folli e piene di trappole, mostri e loot da collezionare. E come nelle più grandi parodie alla Idiocracy, King of Meat non è il gioco più popolare del mondo di Loregok… È l’unico gioco attualmente esistente e seguito dalla popolazione. Un fenomeno che ha scosso l’intera economia e industria dell’intrattenimento, portando qualsiasi azienda, marchio o ente televisivo ad appiccicarci sopra il proprio sponsor e focalizzare la propria comunicazione attorno ad esso.

Dal punto di vista estetico infatti, ogni elemento del nexus principale in cui organizzeremo il pre-partita assieme ai nostri amici pullula di poster, tendoni e ditte pronte ad offrire i propri servizi al modico costo di qualche moneta, che sia l’acquisto di nuove armi, nuovi elementi per la personalizzazione del proprio personaggio oppure l’ottenimento delle ricompense del season pass, per poi passare all’azione vera e propria entrando all’interno dello show.

King of Meat gamescom 2024
King of Meat sembra uno di quei giochi che potrebbe andare bene dopo una birretta e con in sottofondo canzoni come “Immigrant Song”

“Crea, Condividi, Distruggi!”

A livello di puro gameplay, King of Meat si mette in mezzo a quella linea del genere party game che include titoli come Ultimate Chicken Horse e Fall Guys, proponendo quindi un’esperienza co-operativa fino a 4 giocatori in cui è possibile seguire due obiettivi specifici: raggiungere il traguardo e superare le insidie di King of Meat, oppure mettersi alla prova e cercare di ottenere il miglior punteggio possibile, suddiviso in 3 tipi di medaglie (oro, argento e bronzo) e che gradualmente aumenteranno di complessità e follia a seconda della difficoltà selezionata. Una volta entrati all’interno del matchmaking e votato la mappa su cui giocare, il gruppo verrà catapultato all’interno di un dungeon dalle multiple biforcazioni e in cui si potrà dare libero sfogo ai propri pensieri intrusivi, spaccando la maggior parte degli elementi presenti e rompendo qualche cranio nemico, in una mattanza che richiederà gioco di squadra e un minimo di organizzazione. A seconda del numero di nemici sconfitti di seguito e obiettivi raggiunti, il gruppo andrà a moltiplicare esponenzialmente il proprio punteggio, incoraggiando i giocatori a giocare di strategia e utilizzare ogni mezzo possibile, che siano i semplici comandi hack ‘n slash a base di spade, martelli o arco e frecce con tanto di mosse speciali, oppure tramite l’utilizzo degli elementi presenti sullo scenario quali trappole o armamenti. 

Le abilità e gli equipaggiamenti saranno potenziabili una volta accumulate abbastanza monete, utilizzabili anche per la personalizzazione del proprio personaggio, attraverso un editor piuttosto libero e che promette di regalarci dei Frankenstein di rara bruttezza se messo nelle mani dei player più fantasiosi. Oltre ai più di 100 livelli con il quale King of Meat arriverà sul mercato, ognuno di essi creato dagli sviluppatori e che già così riusciranno a garantire ore e ore di gameplay in compagnia, il gioco permetterà agli utenti di utilizzare un pratico level editor con cui sbizzarrirsi nella creazione e condivisione di dungeon ancora più elaborati e pazzi, senza alcuna limitazione in termini di asset disponibili, con tanto di firma e riconoscimento all’avvio della partita. Ciò che è stato usato dagli sviluppatori verrà messo a disposizione della community. Non solo, tutto questo verrà offerto senza alcuna tariffa, season pass o microtransazione aggiuntiva al di là del prezzo d’acquisto del gioco


Nonostante la prova di King of Meat sia stata piuttosto pilotata e incentrata su una panoramica generale sulle info basilari del gioco, dal momento in cui abbiamo varcato la soglia del primo dungeon fino alla fine della sessione siamo stati coinvolti in un turbine di umorismo, trash e irriverenza. Il nuovo titolo di Amazon Games sembra puntare soprattutto al mondo dello streaming e dei ritrovi tra amici su discord, proponendo un titolo che – se saprà giocare bene le carte a sua disposizione tramite un importante supporto post-lancio e la comunicazione – potrà puntare ad affermarsi come uno dei party game più intriganti dei prossimi mesi. Quindi: dita incrociate sui primi playtest, che a nostro avviso saranno fondamentali per capire la direzione che gli sviluppatori (e Amazon) intenderanno intraprendere.


Game Designer e scrittore, alla fine si è deciso ad aggiornare la propria bio dopo 50 anni di muffa. Perché va bene l'essere "cresciuti a pane e Tekken 2", ma a una certa arriva il momento di "voltare pagina". Non chiedeteli quale sia il suo Final Fantasy o gioco Mega Ten preferito: non ne uscireste vivi!