Tra le grandi sorprese alle quali abbiamo avuto modo di assistere durante la gamescom 2024, quella fatta da Techland in merito a Dying Light: The Beast è stata sicuramente una tra le migliori della serata. In un momento dell’industria in cui ci stiamo riaprendo alla trasposizione visione hollywoodiana del classico film horror a base di zombi, con gli arrivi nel 2024 di Dead Rising Deluxe Remastered e Lollipop Chainsaw RePoP non poteva mancare anche il ritorno del franchise che mischia il survival-horror alla libertà di movimento e la verticalità offerta dall’arte del parkour. Con questa premessa, siamo stati gentilmente invitati ad assistere ad una breve anteprima estesa di quanto visto durante la serata di apertura della fiera.
Dying Light The Beast: un nuovo e spaventoso mondo per tutti
Stando alle parole del game director Nathan Lemaire, lo sviluppo di Dying Light The Beast è partito come un DLC d’espansione per il secondo capitolo, che sarebbe stato poi rilasciato durante contenuto aggiuntivo all’interno del ciclo di vita di quel particolare videogioco. Ma dopo un leak causato da un attacco hacker nel 2023, nel quale sono stati trafugati e divulgati alcuni dei dettagli principali della trama, il team di Techland ha deciso di trasformare il tutto in un titolo standalone che possa non solo soddisfare le aspettative dei fan storici, ma anche introdurre all’interno del proprio universo narrativo nuovi giocatori con una nuova avventura con protagonista Kyle Crane. Ma non solo: per ringraziare il supporto da parte dei fan più appassionati, i giocatori in possesso della Ultimate Edition di Dying Light 2 potranno scaricare Dying Light The Beast gratuitamente, senza ulteriori costi aggiuntivi. Parlando della narrativa, dopo gli eventi di Dying Light: The Following, l’umanità sopravvissuta all’apocalisse zombie ha imparato a decantare le sue gesta come eroiche nonostante la sua tragica fine.
La realtà però è molto più complicata di così e infatti ritroviamo Kyle dopo ben 10 anni di prigionia ai limiti del disumano, durante i quali è stato sottoposto a vari tipi di sperimentazione da parte del Barone, una misteriosa figura che governa il giorno a Castor Woods, una nuova ambientazione ricca di biomi e ovviamente non morti. Tuttavia qualcosa in Kyle è cambiato. Il suo DNA è ora stato combinato assieme a quello degli zombie, sfigurando il suo volto nel processo e donandogli una forza sovrumana. Ma basterà questo a permettergli di sopravvivere con le sue sole forze?
Faccia a faccia tra bestie
La dimostrazione hands off di Dying Light The Beast si è concentrata sull’esplorazione di una vecchia struttura chimica di Castor Wood e nel quale – secondo le info divulgate dalla nostra informatrice Olivia – il Barone abbia iniziato una nuova serie di esperimenti sugli esseri non viventi, accerchiando l’intera zona con i suoi uomini pronti ad eliminare i soggetti estranei al progetto. A livello di gameplay, Dying Light The Beast presenta la stessa formula di gameplay survival-horror che contraddistingue la serie, alternando quindi sessioni esplorative in mezzo al mondo aperto di Castor Wood, ricco di segreti sia nei suoi paesaggi che all’interno dei vari edifici, per poi passare – durante la notte – alle atmosfere più tese delle sezioni stealth, in cui bisognerà fare attenzione a ciò che ci circonda e a non allertare l’orta durante il tragitto da una safe zone all’altra dentro al quale poter passare la notte e arrivare al giorno successivo. A questo proposito è inoltre possibile sfruttare gli oggetti trovati in giro per la mappa per risolvere situazioni più critiche come distrarre un’orda impossibile da evitare oppure risolvere i puzzle ambientali o strutturati presenti.
Non mancheranno infine gli scontri a fuoco contro le truppe del Barone, che porteranno il giocatore ad accedere alle strutture sorvegliate e dentro alle quali si stanno svolgendo ricerche inerenti non solo ad una nuova variante del virus in grado di creare le chimere, oltre che ad un gas cremisi in grado di attrarle e controllarle, rappresentando quindi un serio pericolo per la sopravvivenza di Kyle e un’incognita sui veri piani del Barone. L’ultima parte della dimostrazione si è focalizzata quindi sull’approvvigionamento di un sample di questo gas ed il suo utilizzo per rintracciare il Behemoth, boss finale della sessione e dotato di una forza e resistenza incredibile, in grado di resistere a gran parte dei proiettili e colpi ravvicinati tradizionali. Dico tradizionali, perché in Dying Light The Beast Kyle sarà inoltre in grado di attingere al suo DNA da non-morto, risvegliando “la bestia” sopita in lui e sfruttare la forza sovrumana per pareggiare in forza nemici e mettere in scena delle incredibili mosse finali dalla brutalità inaudita.
Dying Light The Beast punta a diventare il nuovo punto di svolta per quanto riguarda l’intero franchise e il genere survival-horror a base di zombie. Dal punto di vista tecnico troviamo un rinnovamento del comparto grafico, proponendo scorci e panorami inquietantemente magnifici da osservare e immergendo il giocatore nel vivo dell’azione come mai prima d’ora. Lato gameplay, il nuovo titolo di Techland ripropone gran parte della sua formula, aggiungendo un nuovo stile di gioco votato all’aggressività, permettendo potenzialmente la creazione non solo di nuovi approcci da parte dei giocatori, ma anche la creazione di nuove inside da parte degli sviluppatori. Inoltre, la possibilità di riscuotere questo spin-off/mid-quel gratuitamente va a premiare l’amore e la passione di una community che ogni mese vanta più di 2 milioni di utenti attivi.