L’Oculus Touch rimarrà lontano dalle nostre mani ancora per un po’

Il nuovo anno è arrivato e già la Oculus VR, società di sviluppo del noto visore a realtà virtuale Oculus Rift, ci ha resi partecipe sul suo blog di uno spiacevole ritardo per quanto riguarda l’avvento dell’Oculus Touch, un controller progettato per portare nel mondo virtuale le mani del giocatore, permettendogli una gran varietà di movimenti che prima d’ora abbiamo solo sognato. Gli sviluppatori ci hanno già garantito che col controller Xbox One fornito insieme al visore sarà comunque possibile giocare ai titoli per console a realtà virtuale, senza però mancare di deludere non poco tutti quelli che si aspettavano di poter interagire direttamente con le proprie mani fin da subito. Ma cos’è che ha portato a questo ritardo? Stando a quanto ha detto lo stesso Palmer Luckey, ideatore dell’Oculus Rift, la società ha deciso di prendersi un altro pò di tempo per poter perfezionare al meglio il controller, garantendogli una maggiore ergonomia, affidabilità e precisione. Ci rassicura, però, che il visore uscirà nei tempi previsti, ovvero per la prima metà di quest’anno, mentre l’Oculus Touch ci raggiungerà più in là, orientativamente dopo la seconda metà. Come spiegato nel video sottostante, il controller Oculus Touch è capace di rilevare i movimenti di ogni articolazione della mano, al punto che è possibile far eseguire alla controparte virtuale gesti come il saluto, il pollice all’insù, indicare o gesticolare, aumentando notevolmente lo spettro d’interazione col mondo digitale, il modo in cui i giocatori possono interagire fra loro e la qualità dell’esperienza di gioco.

Ovviamente un controller così agitato corre il rischio sfuggirci di mano, necessitando quindi di qualche forma di sicurezza che garantisca la sua incolumità e, così come è già stato fatto con altri controller quali il Nunchuk del Nintento Wii, sarà fornito di un laccetto da assicurare al nostro polso. Tutto molto bello, ma molti potrebbero già obiettare che questo realismo viene a mancare nel momento in cui non si ha nessun feedback quando si afferra un oggetto all’interno della realtà virtuale e qui tocchiamo l’aspetto sicuramente più interessante di tutti: l’Oculus Touch possiede infatti una tecnologia nota come feedback aptico, ovvero la capacità di far provare al giocatore la sensazione di toccare qualcosa, necessaria per poter parlare di una vera e propria realtà virtuale. Sul controller è possibile vedere anche alcuni grilletti, stick analogici e pulsanti grazi ai quali sarà possibile svolgere diversi tipi di azione. L’obiettivo sembra quindi essere quello di poter immergerci in un mondo così realistico da non poter essere definito meno finto di quello reale, un mondo capace regalarci suoni, immagini e, presto, anche sensazioni tattili.

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