Warhorse Studios (via Plaion) ha partecipato alla gamescom 2024 con uno dei titoli più attesi dei prossimi mesi. Il team di sviluppo è riuscito nella difficile impresa di migliorare un gioco già amato con il suo primo capitolo, aggiungendo profondità, fluidità e un realismo che lo distingue nel panorama degli RPG. E proprio nel panorama della gamescom, tramite alcune postazioni di gioco “medievalizzate”, abbiamo avuto modo di mettere le mani per la prima volta su Kingdom Come Deliverance II!
Kingdom Come Deliverance II: il primo impatto!
Kingdom Come Deliverance II (che di recente ha ricevuto il reveal della sua Collector’s Edition) si presenta fin da subito come una vera e propria esperienza immersiva. Gli sviluppatori di Warhorse Studios sono riusciti a catturare nuovamente l’essenza dell’Europa medievale, portando i giocatori in un viaggio storico e realistico attraverso la Boemia del XV secolo. La demo provata alla gamescom ci ha mostrato un mondo che non solo è vasto e ricco di dettagli, ma anche migliorato in termini di gameplay e fluidità rispetto al suo predecessore.
Il primo gioco è stato acclamato per la sua rappresentazione realistica dell’epoca, un buon sistema di combattimento e una narrazione profonda. Tuttavia, alcuni problemi tecnici e una curva di apprendimento ripida avevano sollevato critiche alla sua uscita nel 2018. Con questo secondo capitolo, Warhorse Studios sembra aver ascoltato la community, limando le imperfezioni e aggiungendo nuovi strati di complessità al gioco.
Combattimento e meccaniche di gioco rivoluzionate
Uno degli aspetti più attesi e chiacchierati di Kingdom Come Deliverance II era sicuramente il sistema di combattimento. Il primo titolo era stato lodato per l’approccio realistico, ma allo stesso tempo criticato per la sua rigidità e difficoltà di esecuzione. Durante il nostro hands on, abbiamo avuto l’opportunità di testare in prima persona i miglioramenti apportati, e possiamo confermare che Warhorse Studios ha centrato in pieno l’obiettivo. Il combattimento in Kingdom Come: Deliverance II è stato reso più fluido e accessibile, senza però sacrificare la profondità strategica che ha caratterizzato il primo capitolo. Le animazioni sono più naturali e reattive, grazie a un’ottimizzazione del motion capture e all’uso di una nuova tecnologia di blending delle animazioni. Questo si traduce in una maggiore varietà di movimenti e in una transizione più morbida tra attacchi, parate e schivate.
La difficoltà del combattimento è stata resa più gestibile grazie a un sistema di tutorial migliorato e a una maggiore chiarezza visiva. Gli indicatori di direzione degli attacchi sono stati affinati, e l’IA dei nemici è stata rivista per offrire una sfida più equa. Durante il provato abbiamo avuto modo di testare gli scontri 1v1 e abbiamo immediatamente notato come l’atto di duellare richieda una maggiore attenzione alla strategia e al tempismo. Gli scontri sono ora più dinamici e coinvolgenti, con avversari che rispondono in modo più reattivo e intelligente alle nostre azioni.
Kingdom Come Deliverance II: un mondo vivo e dinamico
Il mondo di Kingdom Come Deliverance II si presenta ancora più vibrante e dettagliato rispetto al suo predecessore. Gli sviluppatori hanno lavorato duramente per creare un ecosistema realistico, dove ogni personaggio, animale e oggetto sembra avere vita propria. Camminando attraverso le città medievali, si percepisce un rinnovato senso di vitalità: gli NPC seguono routine giornaliere più complesse e reagiscono in modo credibile agli eventi che si verificano intorno a loro, offrendo un gradito senso di immersione che ci fa sentire davvero parte di un’epoca passata.
La gestione del tempo è diventata un elemento chiave all’interno del gioco. Le giornate in Kingdom Come Deliverance II sono scandite da un ciclo giorno-notte e da condizioni meteorologiche dinamiche che influenzano non solo l’atmosfera, ma anche il gameplay. La luce del giorno o l’oscurità della notte possono cambiare drasticamente le dinamiche di una missione, aggiungendo una maggiore componente tattica. Abbiamo potuto sperimentarlo durante una quest interamente dedicata allo stealth, che richiedeva le tenebre per essere completata nel modo più efficiente e senza ostacoli insormontabili.
Narrazione e scelte morali
La narrazione in Kingdom Come Deliverance II è centrale quanto il combattimento. Il gioco continua a seguire le vicende di Henry, ma la storia si arricchisce di nuovi personaggi e intrecci narrativi. Durante il nostro provato, abbiamo constatato come le scelte morali influenzino concretamente lo sviluppo della trama, portando a conseguenze imprevedibili, che emergono già dalle conversazioni tra i personaggi e dalle loro reazioni alle nostre risposte. Le missioni sono state progettate per essere più aperte e meno lineari rispetto al passato, offrendo molteplici modi per raggiungere gli obiettivi. Questo approccio consente ai giocatori di affrontare le sfide in modi diversi, rendendo ogni playthrough unico.
Come preannunciato all’inizio di questo articolo, l’attenzione ai dettagli storici è un aspetto che non delude nemmeno stavolta. Gli sviluppatori hanno collaborato con esperti per garantire che ogni elemento del gioco, dalla costruzione degli edifici agli armamenti utilizzati, fosse il più accurato possibile. Il risultato? Un mondo che non solo intrattiene, ma educa anche, facendo immergere i giocatori in un’epoca passata come mai prima d’ora. Chi non vorrebbe vivere un’avventura così autentica?
Alla gamescom 2024, l’hands-on ci ha confermato che Kingdom Come: Deliverance II sarà un’esperienza imperdibile per gli appassionati di giochi di ruolo storici e realistici. Originariamente previsto per la fine del 2024, il lancio è stato posticipato all’11 febbraio 2025 per migliorare le performance del gioco. Il titolo di Warhorse Studios ha il potenziale per diventare uno dei punti di riferimento nel panorama videoludico moderno, combinando narrazione, realismo e gameplay. Non ci resta che attendere con trepidazione l’uscita definitiva, sperando che mantenga tutte le promesse fatte finora.
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