Dopo aver testato lo scorso mese un assaggio della nuova avventura galattica che Sony ha preparato per noi, da vivere su PlayStation 5 o PC (e di cui vi avevamo raccontato nel dettaglio la nostra esperienza nel provato disponibile a questo link), arriva ora finalmente al lancio il nuovo titolo FPS hero-shooter Concord, sviluppato da Firewalk Studios e di cui vi avevamo già raccontato ulteriormente nella nostra anteprima allo State of Play (che potete recuperare a questo link). In questo titolo potremo vestire i panni di un membro dell’equipaggio della nave galattica Northstar, in un live service a metà tra Overwatch e Destiny 2 che ora si rivela in toto al pubblico, e lo fa attraverso la Standard e la Digital Deluxe Edition, che contiene il Pacchetto Freegunner della Northstar e il Pacchetto Monarca di Vale. Chi ha giocato a quest’ultima versione, come noi, troverà in questa versione di lancio nuove modalità di gioco, una selezione più ampia di mappe e più varianti Freegunner, oltre a tante ricompense da sbloccare. In attesa di ricevere continui aggiornamenti post-lancio tramite nuovi contenuti stagionali, quali sorprese ha avuto in serbo per noi questo titolo, e quali le differenze con la precedente versione beta?Scopriamolo insieme nel corso della nostra recensione, in questo caso dedicata alla versione testata su Steam!
Concord: tanti scontri in arena, poco equilibrio tra gli eroi
In questo sparatutto sci-fi incentrato su battaglie cinque contro cinque ad alto ritmo, il team di sviluppo ha unito elementi simili a Overwatch e Destiny 2, con tanti eroi da mettere alla prova in diverse arene. Per la precisione, si tratta di 16 eroi giocabili e sfruttabili all’interno di 12 mappe, oltre che poterli e 6 modalità di gioco, con tanti nuovi contenuti futuri in arrivo grazie al supporto live service, o almeno questa è la promessa che il team fa ai suoi giocatori. Nel corso della nostra prova su PC, torna la ricchezza narrativa e di contenuti su cui Firewalk Studio si è focalizzato in modo particolare, è stato l’aspetto narrativo, evidente nell’ampiezza dei dettagli nella mappa di gioco, nella guida e in tanti altri contenuti ancillari che ci spiegano in maniera approfondita la lore di gioco. Questo aspetto dunque riconferma il suo ruolo importante nell’economia di Concord, mantenendo la stessa sequenza cinematografica che ci introduce all’equipaggio della nave spaziale Northstar, già presente nella versione beta. Equipaggio composto da un gruppo di stramboidi, fuorilegge e avventurieri che lavorano come mercenari al soldo del miglior offerente.
Ricapitoliamo anche in breve la trama di questo titolo, per chi non avesse seguito la storia di Concord finora. Il gruppo in questione sulla Northstar sogna di entrare a far parte delle file dei Freegunner, un’associazione di fuorilegge spaziali. A differenza di quanto sperato, la proposta narrativa non si è dimostrata troppo originale, nemmeno nelle meccaniche di gioco o nel design dell’equipaggio della Northstar. Tutto riconferma purtroppo il suo essere, nel complesso, un “more of the same”, ma comunque con una buona circoscrizione degli eventi in atto grazie alle descrizioni approfondite. Partiamo però dalle basi del combattimento, vero punto focale di questo titolo, a cominciare dall’uso più corretto e strategico dei Freegunners, selezionando la nostra personale squadra di Freegunner, giocare online con i nostri amici e tanti altri mercenari per affrontare equipaggi rivali negli spettacolari mondi dei Confini, tra missioni variegate e diverse modalità con rientro, che vedremo tra poco nel dettaglio.
Tra Varianti e… Freegunner variabili
Come e quando schierarli è sicuramente una decisione strategica importante in Concord. Man mano che avanziamo nel gioco, sbloccheremo il sistema Crew Builder, che ci consente di creare Equipaggiamenti Personalizzati, i quali offrono 12 slot disponibili da riempire con i nostri Freegunners preferiti e le loro Varianti. Queste ultime non sono altro che versioni uniche di ciascun Freegunner che possieda una propria Variante del Tratto di Combattimento, la quale si presenta come modificatore delle loro abilità e armi, rendendoli distinguibili sul campo di battaglia. Solo con il tempo e i progressi compiuti potremo arrivare a questo livello. Ogni Equipaggiamento Personalizzato deve avere cinque Freegunners unici, ma possiamo includere fino a tre copie della Variante di un particolare Freegunner. Avremo anche a disposizione quattro slot di Riserva, che si riempiono con altri Freegunners e Varianti casuali ad ogni partita. Con l’introduzione di nuovi Freegunners e Varianti dopo il lancio, come promesso, l’evoluzione del sistema Crew Builder offrirà ai giocatori opportunità per affinare e adattare continuamente la loro strategia nel tempo.
Il tutto potrà essere messo alla prova con 6 modalità di gioco, che sembra aumenteranno grazie ad aggiornamenti post lancio:
- Trophy Hunt – per dare la caccia ai trofei della squadra avversaria, basata sul respawn e sulla collezione di carte e punti
- Clash Point – dove le squadre dovranno cercare di occupare una determinata zona e senza l’aiuto del respawn
- Cargo Run – dove cercheremo di conquistare il sistema del robot Blue Buddy e difenderlo dagli avversari, mentre cerchiamo di sconfiggerli
- Takedown – dove guadagniamo punti sconfiggendo nemici e vincendo quando saremo i primi a raggiungere il punteggio massimo prima che finisca il tempo
- Area Control – dove possiamo controllare diverse zone sulla mappa disponibile e raggiungere l’area designata per decretare la vittoria
- Signal Chase – per catturare e mantenere il controllo su una serie di zone per fare punti
Sono modalità sempre diverse, che ci consentono di racimolare sempre più punti esperienza in modi diversi, ma per nulla facili, a partire dalla natura “mista” di tecniche, come già accennato nel nostro provato, che unisce elementi di hero-shooter e multigiocatore leggero, senza riuscire a definire bene i confini tra le due realtà e restituendoci un’alternanza tra time-to-kill quasi eccessivi ad altri istantanei.
Non sono mancate però anche altre pecche evidenti, notate in qualsiasi delle modalità testate: il ritmo di gioco si è confermato essere molto lento, per trattarsi di un FPS classico, ma al contempo troppo velocizzato per un tattico. Alcuni round si chiudono troppo in fretta, senza aver trovato veri bilanciamenti tra le varie componenti, soprattutto considerando che ogni Freegunner offre due abilità attive, un sistema di movimento e una statistica di velocità, una o più armi e diverse altre statistiche, sempre diverse a seconda del personaggio. Le differenze tra Freegunner saranno quindi evidenti, e si riflettono anche sul piano del gameplay chiaramente, non riuscendo sempre a collimare al meglio.
Tecnicamente traballante, esteticamente galattico!
Se le migliorie sono purtroppo mancate finora, rispetto a quanto visto poche settimane fa in versione Beta, cos’altro abbiamo notato? A differenza della versione Beta, i tempi di caricamento delle partite nei server e il conseguente matchmaking ci sono sembrati piuttosto ostici e lunghi, ma al contrario sono migliorate le prestazioni del motore di gioco su PC, soprattutto in fase di combattimento, senza notare particolari cali di frame rate, così come sono migliorate le risposte dei personaggi al lancio dei nostri input. A livello di personaggi coinvolti invece, permangono le difficoltà notate già in precedenza: alcuni di essi sconfiggono gli avversari in due o tre colpi, altri invece non riescono quasi a colpirli e ferirli, venendo messi ko prima ancora di poterli mirare. Inoltre, alcuni si muovono davvero agilissimi, mentre altri, soprattutto i simil-tank come già osservato in Beta, hanno dimostrato una lentezza importante nel corso degli spostamenti. Ricordiamo la suddivisione in 6 diversi ruoli dei nostri Freegunner (Ranger, Guardia, Infestante, Breccia, Ancora e Stratega), e la possibilità di avere libertà totale nella scelta del proprio personaggio, ma questo comporta una riduzione degli elementi importanti, ossia la potenza di fuoco e la sopravvivenza, unici elementi davvero rilevanti.
Non possiamo però esimerci dal confermare il nostro plauso alla evidente cura riposta nell’intero comparto estetico, davvero preciso e dalle palette di colori ampie e variegate. Non ci sono sbavature, l’intero universo galattico di Concord risplende sullo schermo del nostro PC e non potevamo che esserne più felici. Questo accade sia nelle scene live action, sia si mantiene alta la qualità anche nelle fasi di combattimento, confermando l’abilità tecnica del team di sviluppo decisamente alta da questo punto di vista, notevole anche nella creatività riposta nella realizzazione del character design e dell’estetica delle arene di gioco, diverse fra loro e gradevoli all’occhio. L’accuratezza è evidente anche nei dettagli dell’interfaccia di gioco, soprattutto delle varie opzioni presenti nel menu, dove la grafica è fresca e impattante, contribuendo a rendere gradevole l’impatto che i giocatori hanno sin dal primo momento. Se solo la stessa cura e freschezza decisive fossero state apportate anche al gameplay puro, Concord avrebbe sicuramente avuto dalla sua degli assi nella manica più importanti e decisivi per conquistare il pubblico e ottenere risultati più incisivi sin dal lancio. Vedremo cosa succederà dunque con i contenuti aggiuntivi promessi in arrivo post-lancio, mentre ci godiamo queste prime fasi di assalto e combattimento nelle arene. A tal proposito, sono attesi nuovi Freegunner, mappe, modalità, varianti e altro ancora, attraverso i piani della stagione che prenderanno il via dal prossimo ottobre fino al mese di aprile 2025.
La versione di lancio di Concord ci ha convinto per diversi aspetti, soprattutto estetici e di ricchezza narrativa, ma un po’ meno a livello tecnico e di puro gameplay. Come abbiamo ricordato diverse volte, manca l’originalità nella scrittura e quella vera freschezza che un titolo in sviluppo da quasi otto anni difficilmente poteva portare con sé. Manca riconoscibilità e tratti distinguibili che gli attribuiscano personalità nel mare magnum degi FPS hero-shooter attualmente presenti sul mercato. Le somiglianze con franchise già presenti su console e PC sono tante, oltre a qualche difetto tecnico anche importante, in primis i tempi di matchmaking lunghi, qualche lag e gli scarsi bilanciamenti tra personaggi che ci hanno lasciato parecchie perplessità. Il comparto estetico e grafico spiccano senza alcun dubbio sullo schermo del nostro PC, ma Concord non può puntare soltanto sui contenuti post-lancio per arricchire un gunplay che di fatto è anonimo al lancio. La prima impressione è quella che conta, e Firewalk Studios avrebbe potuto far debuttare Concord con più grinta in mezzo a rivali di alto pregio.