Dragon Quest III HD-2D Remake Anteprima: il mondo degli eroi leggendari

Dragon Quest III

Con il trascorrere delle settimane, il rifacimento di Dragon Quest III sta assumendo la forma di un’opera sempre più complessa e ambiziosa, che va ben oltre una semplice rimasterizzazione visiva. Non solo il gioco sfoggia una veste estetica straordinaria, che fonde la nostalgia dei pixel con l’attualità del 3D, ma presenta anche un’esperienza narrativa più profonda e coinvolgente. Sappiamo già che il celebre creatore della serie, Yuji Horii, sta supervisionando l’aggiunta di nuovi capitoli che arricchiranno la trama originale, ma la novità più entusiasmante riguarda il fulcro su cui saranno incentrati questi contenuti inediti: il padre del protagonista.

Il remake conterrà un certo numero di scene inedite riguardanti Ortega, il padre del protagonista.

Dragon Quest III HD-2D Remake: il lascito di Ortega

Il remake in HD-2D di Dragon Quest III ci invita a immergerci in un’avventura senza tempo, rivisitata con uno stile grafico che fonde la nostalgia del passato con la modernità del presente. Square Enix ci ha raccontato qualche dettaglio supplementare che promette di rendere questa riedizione per piattaforme contemporanee un’esperienza indimenticabile, unendo la profondità narrativa di un classico con le innovazioni che ormai siamo soliti trovare nelle produzioni ruolistiche moderne.

Uno degli elementi più affascinanti dell’intero remake è l’approfondimento della figura di Ortega, il leggendario eroe di Aliahan e padre del protagonista. Attraverso nuove scene e dialoghi, avremo l’opportunità di scoprire molti più particolari sulla sua vita, le motivazioni che l’hanno spinto a intraprendere la carriera di avventuriero e la tragica fine cui è andato incontro. La morte prematura di Ortega, inghiottito dalla bocca di un vulcano durante il prologo che mostra il suo scontro leggendario con un possente drago, ha lasciato un vuoto incolmabile e un mistero da risolvere per il suo giovane rampollo. Saremo dunque chiamati a ripercorrerne le orme, svelando i segreti del suo passato e comprendendo meglio il peso dell’eredità che grava sulle spalle del protagonista.

Dragon Quest III
La città portuale di Portoga fornisce asilo a numerosi bastimenti, alcuni davvero mastodontici.

Un continente vivo e pulsante

Il mondo di gioco è stato interamente ricostruito in HD-2D, sfoggiando una grafica mozzafiato che cattura appieno lo spirito dell’originale, e che va ad aggiungere dettagli e sfumature mai viste prima. Ogni regione e insediamento è un microcosmo a sé stante, con culture, tradizioni e abitanti unici come Portoga, una città cosmopolita, dove le navi provenienti da ogni angolo del mondo attraccano nei suoi vivaci porti. I marinai raccontano storie di terre lontane e di creature leggendarie, mentre i mercanti vendono tesori esotici e manufatti antichi. Jipang invece è un’isola imperscrutabile, avvolta da un’aura di mistero e ascetismo. I templi antichi e i giardini zen invitano alla meditazione, mentre le leggende locali parlano di creature divine e di tesori nascosti. Abbiamo poi Ibis, un regno desertico dove la vita si è adattata a condizioni estreme. Oasi lussureggianti sorgono come miraggi nel cuore della sabbia, mentre le carovane attraversano le dune, portando con sé merci preziose e notizie da lontano. La rilettura di questo classico introdurrà anche nuovi e temibili nemici, progettati per mettere alla prova le abilità dei giocatori: creature mitologiche, mostri oscuri e potenti demoni si nascondono nelle profondità di antiche rovine e nelle lande desolate. Ogni combattimento sarà un’opportunità per mettere alla prova le proprie strategie e affinare le abilità guadagnate.

Dragon Quest III HD-2D Remake non si limita a proporre un sistema di combattimento esaltante, per quanto lo stile tradizionale che l’ha da sempre caratterizzato sia stato rifinito e migliorato in maniera tale da offrire un’esperienza più dinamica e strategica. Tutti gli elementi che fungono da cornice alla sua narrazione contribuiscono a renderlo un’avventura coinvolgente e memorabile: ogni personaggio che incontreremo avrà una storia da raccontare, una missione da compiere o un segreto da rivelare, mentre le nostre decisioni influenzeranno il corso degli eventi e le relazioni con i vari compagni di viaggio. A proposito di questi ultimi, saremo in grado di creare un gruppo di eroi unici, scegliendo tra una vasta gamma di classi e abilità. Ogni classe ha punti di forza e debolezze unici, dunque la scelta della squadra più bilanciata sarà fondamentale per affrontare le sfide che ci attendono e scoprire luoghi reconditi, risolvere enigmi intricati e disseppellire tesori leggendari, dato che persino gli angoli più remoti del mondo sono ricchi di sorprese.

Il regno sabbioso di Ibis è costellato da antichi edifici che potrebbero celare segreti, pericoli e ricchezze.

Tradizione e rinnovamento

Il remake HD-2D di Dragon Quest III è un autentico regalo per gli estimatori della serie. Il vasto mondo di gioco popolato da numerosi nemici, con i quali incroceremo speso le armi sia per progredire nella storia che per scovare tutti i segreti e tesori nascosti, le risorse sparse sulla mappa, come erbe curative e denaro, e le zone più vaste che ospitano comprimari non giocanti e preziosi forzieri, sono tutti elementi che presentano ricchissimi spunti per l’esplorazione e incentivano i veterani a riscoprire un mondo già noto, mentre i neofiti saranno felici di trovarsi davanti un’esperienza più abbordabile.

Malgrado il quantitativo di “ristrutturazioni” apportate, Dragon Quest III rimane fedele alla sua essenza primordiale. La trama e le prime fasi dell’avventura, come abbiamo avuto modo di saggiare qualche tempo fa, ricalcano fedelmente il gioco del 1988, sebbene arricchite da contenuti esclusivi. Il passaggio dal testo scritto al parlato, anche per buona parte dei PNG, richiede forse un certo spirito di adattamento, ma l’essenza del più classico dei JRPG rimane intatta e preservata. Il risultato è un remake che soddisfa sia i fan storici, grazie a un’esperienza rivisitata ma familiare, sia i nuovi giocatori, in virtù di un’introduzione emozionante e accessibile a una delle pietre miliari che ha contribuito a definire il genere stesso cui appartiene, il tutto condito da un comparto grafico HD-2D straordinario e da un accompagnamento orchestrale sublime che rendono opportuna giustizia alla visione artistica di Horii, Toriyama e Sugiyama.


L’incarnazione HD-2D di Dragon Quest III è molto più di un semplice remake. È un omaggio a un classico senza tempo, un’opportunità per riscoprire un’avventura epica e un invito a creare nuovi ricordi anche per quanti conservano quelli legati all’originale. Con la sua grafica straordinaria, una storia classica e avvincente e un gameplay energico e rinnovato, siamo di fronte a un titolo che il prossimo 14 novembre pare destinato a diventare, ancora una volta, un significativo punto di riferimento per tutti gli appassionati di giochi di ruolo. 


Gioca da quando ha messo per la prima volta gli occhi sul suo Commodore 64 e da allora fa poco altro, nonostante porti avanti un lavoro di facciata per procurarsi il cibo. Per lui i giochi si dividono in due grandi categorie: belli e brutti. Prima che iniziasse a sfogliare le riviste del settore erano tutti belli, in realtà, poi gli è stato insegnato che non poteva divertirsi anche con certe ciofeche invereconde. A quel punto, ha smesso di leggere.