Hunt Showdown 1896 Recensione: ancora più caccia, ancora più a ovest

Hunt Showdown

Era il 2019, quando il primo capitolo di questo mondo oscuro e dal forte sapore western faceva capolino tra i giocatori, semplicemente chiamato Hunt Showdown. E se è vero che proprio questo titolo sembra essere arrivato al capolinea su PlayStation 4 e Xbox One, a seguito dell’aggiornamento next-gen, ora è tempo di lasciare spazio al nuovo capitolo, Hunt Showdown 1896, il nuovo hunting-game in prima persona firmato da Crytek, dove parecchi esseri mostruosi ci attendono per dare loro la caccia. Ambientato in una versione fantastica dell’era vittoriana, il nostro protagonista dovrà mettersi alla prova con l’uso di lame, mazze, tirapugni e pistole per uccidere creature simili a zombi e altrettanti rivali umani. In questo capitolo che succede al primo Hunt, abbiamo messo le mani su questa nuova esperienza, di cui vi avevamo già accennato alcuni dettagli in questo articolo e spostandoci avanti cronologicamente e localizzandoci in un nuovo luogo, ad ovest delle paludi del Bayou, verso le Montagne Rocciose del Colorado. Se il lancio su PC e console next-gen è ormai annunciato proprio per oggi, noi abbiamo testato in anteprima questa esperienza, per raccontarvi le nostre impressioni su quanto abbiamo visto nel viaggio che i Cacciatori della Lousiana hanno intrapreso verso il Colorado, e in versione PC!

La distruzione pervade il mondo di Hunt Showdown 1896 e dovremo attraversarla da cima a fondo

Hunt Showdown 1896: nuovi luoghi da esplorare

Questo capitolo di Hunt Showdown ci introduce i giocatori in una nuova era dell’universo di gioco fondato qualche anno fa, con nuovi ambienti da esplorare nel bioma montuoso ambientato del Colorado, con una mappa altrettanto nuova e diversi aggiornamenti a livello software, Ma andiamo con ordine, e partiamo da quella che sembra essere il punto focale dell’esperienza per il team di sviluppo: l’ultima mappa denominata Mammon’s Gulch, ossia un campo di battaglia nuovo, diversificato e dinamico introdotto per cercare di elevare l’esperienza di gioco. Ambiente esplorabile per la prima volta, Mammon’s Gulch si presenta sullo sfondo aspro e maestoso del Colorado, oltre ad avere punti di elevazione più alti rispetto a tutte le mappe precedenti e caratterizzata da una montagna centrale che offre sezioni arrampicabili per vantaggi strategici. Effettivamente, testando fin dall’apertura dei server il nuovo mondo di Hunt Showdown 1896, abbiamo subito perlustrato l’ampia mappa, ricca di dettagli utili per raggiungere i nostri obiettivi e scopi, sempre segnalati tra l’altro sullo schermo, che presenta un’interfaccia pulita, anche se non sempre precisa dal punto di vista tecnico, ma ci arriveremo tra un po’.

Intanto è utile approfondire l’aspetto esplorativo di questo capitolo, decisamente ampio e variegato, in quanto Mammon’s Gulch combina i migliori elementi delle mappe presenti nel precedente titolo con nuove influenze e creare un ambiente ricco e variegato. Che si stia scalando la montagna centrale o esplorando le miniere insidiose (così come le aree sotterranee), questa mappa saprà sicuramente offrire numerose nuove opportunità a livello strategico ed esplorativo. Inoltre, Hunt: Showdown si sposta dalle paludi della Louisiana alle vaste montagne del Colorado, oltre viste mozzafiato e miniere impegnative, aree sotterranee che offrono percorsi opzionali utili come scorciatoie attraverso la mappa e presentando una scelta rischiosa, ma potenzialmente gratificante per coloro che osano navigare nelle loro profondità. Progettata tenendo conto dei feedback della community, Mammon’s Gulch presenta 16 complessi e una nuova serie di angolazioni strategiche, pan per focaccia dedicata ai cacciatori più abili, e da alcuni dei punti più elevati tra tutte le nostre mappe potremo osservare i complessi dall’alto per avvistare i cacciatori nemici. Un altro, quest’ultimo, punto focale della nostra esperienza in questo titolo, che andiamo subito ad approfondire.

Ogni Cacciatore sarà personalizzabile ogni volta che acquisiremo abbastanza punti ESP per riempire gli slot dei Tratti e per dotarlo con strumenti sempre più potenti

A caccia di zombie e nemici

Come funziona il combattimento in Hunt Showdown 1896? Partiamo dall’Assistente di Mira con Vista Oscura, che una volta attivato ci consente di visualizzare un semplice punto centrale del mirino per mirare correttamente durante determinate interazioni. Questa è una delle facilitazioni a cui abbiamo potuto attingere, oltre alla possibilità offerta ai nuovi giocatori per familiarizzare al meglio con il gioco: fino al decimo rango del Lignaggio non perderemo il nostro cacciatore al momento del game over, né verremo penalizzati dalla nostra inesperienza eventuale. Questo significa che dal Rank 11 abbandoneremo la modalità Apprendista, potremo reclutare nuovi Cacciatori e modificare le loro dotazioni per cacciare, oltre a poter conquistare nuovi trofei insieme ai nostri compagni di squadra. Tutto questo dipenderà dal nostro andamento in fase di combattimento, dove questi momenti sono enfatizzati da suoni di impatto, spari, varie capacità e potenzialità delle nostre armi, dove alcune ci consentono di sfondare le teste degli zombi o di tagliare loro gli arti.

Un altro elemento di evidente interesse sta nei Wild Target, ossia nemici dall’importanza rilevante e dall’aspetto ben riconoscibile rispetto agli altri, che saranno in grado di cedere un Gettone Taglia e un Gettone Bruciatura (gettoni che vengono poi convertiti in una ricompensa in denaro, con un importo definito all’inizio di ogni missione) quando vengono sconfitti, e che possono essere trovati in vari luoghi sulla mappa. In particolare, questa edizione introduce i Wild Target Hellborn (come vi avevamo anticipato anche in questo nostro articolo), un vero e proprio amalgama di fuoco e carne che viene generato dai pozzi petroliferi sotto la montagna. Questa nuova minaccia infuocata rappresenta una sfida del tutto nuova per i cacciatori, che si dovranno mettere a caccia degli Hellborn solo nella mappa di Mammon’s Gulch, almeno per ora. Ma come fare per rintracciarli? Dobbiamo attivare la Vista Oscura e ascoltare i loro tipici ruggiti furiosi, mentre sarà fondamentale prepararsi all’incontro nel momento in cui ci troveremo faccia a faccia con queste creature mostruose e demoniache. Al momento dello scontro infatti, l’Hellborn scatena una raffica di attacchi infuocati, tali per cui dovremo schivare palle di fuoco ed evitare di farci ridurre in un mucchio di cenere; una volta sconfitto, la creatura lascerà cadere i gettoni sopracitati, ma lasciandoci poco tempo a disposizione per poterli raccogliere, quindi dovremo agire rapidamente una volta che il nemico sarà stato abbattuto.

Infine, un ulteriore aspetto utile sta nel anche i punti talenti ci sono utili per riacquistare blocchi di salute persi o per assegnare dei nuovi tratti, che specializzano il nostro Cacciatore e ne migliorano parametri come furtività, cecchinaggio. assalto e lavoro di squadra. Un aspetto utile per chi non lo sapesse sta proprio nel livello raggiunto dai Cacciatori. Se il livello massimo raggiungibile è a 50, già a 25 possono essere congedati e ottenere una conseguente ricompensa di 100 punti esperienza per ogni livello raggiunto, ed è un ottimo plus. D’altro canto, non poteva mancare un malus: se il Cacciatore muore, lui e la sua attrezzatura saranno persi per sempre, e dovremo configurare un nuovo personaggio.

L’uso della Visione Oscura ci consentirà di scovare più facilmente indizi e nemici, oltre alla giusta direzione da prendere per arrivare all’obiettivo desiderato

Luci e ombre della “Terra Bruciata” nella quarta mappa di Hunt

Tutto quello di cui abbiamo parlato finora accade nelle quattro principali modalità che abbiamo potuto testare nella nostra esperienza pre-lancio: Caccia alle taglie, dove un massimo di 12 giocatori può partecipare, per decidere se vivere l’esperienza singolarmente, o in squadra con due o tre altre persone per poter portare a termine i contratti sui boss bersaglio presenti nei dungeon presenti. Anima resiliente è invece la modalità esclusivamente per solitari, dove possiamo ottenere un Cacciatore gratuitamente e trovarsi in uno scontro “tutti contro tutti”, dove ci sarà un solo vincitore. Infine, Poligono di Tiro e Tutorial sono le due modalità apposite per poter testare le varie modalità di gioco preventivamente e senza perdere alcun progresso, decisamente utili e molto complete, così come sono anche piuttosto longeve e ricche di informazioni, facendoci immergere molto bene nel mondo di gioco. Un mondo molto vasto e completo, che si accompagna anche a una rappresentazione grafica di tutto punto, ma non senza qualche piccolo neo. Abbiamo infatti osservato qualche fatica del motore di gioco in fase di caricamento, di collegamento ai server e soprattutto nella risposta agli input che abbiamo dato, prendendoci a volte anche diversi minuti di attesa. Un tempo probabilmente dovuto al periodo di test pre-lancio del titolo stesso.

Circa i combattimenti e i momenti di azione, vi consigliamo di utilizzare il pad in versione PC, sicuramente più agevole rispetto al pad e alla tastiera. Un altro punto di attenzione sta nella configurazione dei comandi, che non sarà proposta in maniera immediata dal sistema e quindi ci siamo ritrovati a dover mappare in maniera personalizzata i comandi mancanti nel menu. Sono problemi che abbiamo riscontrato fin dal tutorial, momento molto utile per approcciarci a questo mondo, soprattutto per chi non lo conosce ancora, ma comunque non obbligatorio e skippabile. Apprezzabile la colonna sonora, curata nelle varie tracce proposte che ci accompagnano sin dal menu principale, così come i vari effetti audio.

Non mancano nemmeno i vari effetti speciali, a partire dagli schizzi di sangue, zombi che esplodono immersi nel sangue, con viscere ovunque quando vengono uccisi, o altri ancora che indossano pelle umana come mantello. La creatività non si è tirata indietro in Hunt Showdown 1896, per generare il più alto livello possibile di horror e splatter, ma tutto questo verrà vissuto man mano che procederemo nel gioco, mentre racimoliamo utili punti ESP da accumulare per ottenere nuovi talenti a ogni livello.

Infine abbiamo anche racimolato qualche ulteriore informazione sul primo evento di questo nuovo capitolo, Terra Bruciata (Scorched Earth, in versione originale), che consente a tutti noi Cacciatori di esplorare in lungo e in largo le nuove terre disponibili nella mappa Mammon’s Gulch e guadagnare nuovi premi. Un evento che durerà proprio dal giorno di lancio del gioco, il 15 agosto, fino al 7 ottobre, e che porta con sé tre tipi diversi di Patti a cui potremo giurare fedeltà: il Wilderness Pact, determinato dai tratti più selvaggi del nostro personaggio e che rende il Cacciatore più mobile ed equipaggiato per l’esplorazione, il Lawful Pact, in grado di mantenerci più forti nelle più dure battaglie PvP, e il Demented Pact, che prepara il nostro Cacciatore al combattimento ravvicinato e alla caccia ai Bersagli. Non mancheranno anche nuove tipologie di armi ed equipaggiamenti da raccogliere, per diventare ancora più potenti e per consentirci di vivere in maniera ancora più approfondita l’esperienza in Hunt Showdown 1896.


Hunt Showdown 1896 è praticamente l’espansione del mondo già complesso e ben strutturato del primo capitolo, arrivando a diversi anni di distanza dalla prima uscita. Ed espande davvero l’universo dark di questo hunting game di Crytek, non solo grazie a contenuti nuovi e succosi, ma anche con potenziamenti del software, un’evidente cura tecnica e nel dettaglio estetico, così come la lore del mondo di gioco subisce un’accelerata decisiva. La nuova mappa, in particolare, ci ha colpito per vastità e complessità, così come le varie nuove features introdotte hanno reso ancor più a tuttotondo questo titolo già succoso nei contenuti. Non sono mancate purtroppo alcune pecche: la lentezza nel caricamento in fase di aggiunta alle missioni, qualche lag nel funzionamento dei server, talvolta caduti, e qualche ulteriore rallentamento del motore di gioco hanno parzialmente inficiato la nostra esperienza, essendosi verificati anche in fase di azione in combattimento. Pecche tecniche sperabilmente risolvibili al lancio del titolo, che coinciderà con l’apertura dell’atteso evento Terra Bruciata. Le premesse per un buon hunting game PvP ci sono; qualche dettaglio è ancora da limare, ma l’ovest ci attende con tanti contenuti, un po’ di orrore e splatter e altrettante missioni da completare. Pronti a rischiare il tutto per tutto e diventare i Cacciatori più potenti della zona?