ASUS ROG Ally X Recensione: l’evoluzione del successo

Nonostante la competizione, ASUS ROG ha consolidato la propria posizione di leader nel mercato delle console portatili Windows 11 negli ultimi dodici mesi. Questo risultato è in gran parte attribuibile al costante impegno del team di sviluppo, che ha introdotto numerose migliorie all’originale ROG Ally attraverso aggiornamenti significativi. Un anno dopo, ecco arrivare il nuovo ROG Ally X: piuttosto che una transizione generazionale, si tratta di un modello evolutivo che raddoppia la capacità della batteria e dell’SSD, mantenendo di contro inalterati processore e display del dispositivo originale. Ho trascorso diverse ore a mettere sotto torchio l’ASUS ROG Ally X, senza lesinare paragoni con il suo predecessore, e queste sono le impressioni che ne ho ricavato. Saranno in grado di confermare o di ribaltare quelle già ottime della nostra prova su strada di inizio luglio?

La confezione enfatizza l’approccio minimal rispetto alla precedente iterazione.

ASUS ROG Ally X: equilibrio tra potenza e maneggevolezza

Nonostante le aspettative di un salto tecnologico significativo, l’ASUS ROG Ally X si presenta come una trasformazione strategica del modello originale. Posto l’approccio conservativo su processore e display, ASUS ha optato per un potenziamento mirato raddoppiando la capacità della batteria e dell’SSD, una scelta che, seppur non rivoluzionaria, risulta efficace nel colmare alcune lacune del precursore. Il prezzo di partenza di 899.00 euro posiziona l’Ally X in una fascia molto alta rispetto alla concorrenza. Tuttavia, considerando l’upgrade in termini di autonomia e spazio di archiviazione, il dispositivo si colloca in una posizione competitiva. Per coloro che possiedono già un ROG Ally, valutare una permuta potrebbe rappresentare una strategia per ammortizzare l’investimento.

L’aumento delle dimensioni della batteria non incide negativamente sull’ergonomia, anzi contribuisce a regalare una presa più confortevole. Il design è stato affinato, con una ridistribuzione dei pulsanti e l’introduzione di una seconda porta USB-C, che amplia le possibilità di connessione, anche se la nuova disposizione di quest’ultima nella porzione superiore della scocca potrebbe limitare la compatibilità con alcune docking station. Il comparto comandi è quello che ha beneficiato delle rifiniture più evidenti: adesso le dimensioni dei tasti dorsali sono contenute e la loro fruizione risulta più comoda, il D-pad è decisamente più preciso e reattivo e i joystick, sebbene sprovvisti di effetto Hall, sono sensibili e robusti. L’assenza di touchpad rimane un punto debole rispetto ad altre concorrenti come Steam Deck e Legion Go.

ASUS ROG Ally X
Anche i titoli più recenti girano senza problemi, persino con texture impostate a Ultra.

Generazioni a confronto

Il ROG Ally X eredita il cuore pulsante del primo handheld targato ASUS, il processore AMD Z1 Extreme, ma si distingue per un upgrade di memoria RAM, salendo a 24GB, e per una capacità di storage SSD portata a 1TB. Ma questi aggiornamenti si traducono davvero in un aumento concreto delle prestazioni? Un’immersione iniziale nel mondo di gioco, con titoli impegnativi come Baldur’s Gate 3 e Cyberpunk 2077 al massimo delle impostazioni, ha rivelato un’esperienza fluida, quasi indistinguibile da quella offerta dall’Ally originale. Anche il parco giochi di Xbox Game Pass ha confermato un gameplay generalmente scorrevole. Ciò nondimeno, come già visto sull’Ally, qualche incertezza può emergere in determinate situazioni. Fortunatamente, adeguare le impostazioni grafiche o intervenire sulle configurazioni di Windows 11 è spesso sufficiente a ripristinare fluidità. Nel complesso, l’Ally X garantisce un’esperienza di gioco superiore rispetto ad altre console portatili Windows 11. Per un quadro più dettagliato, sono stati condotti approfonditi benchmark, coinvolgendo Ally X, Ally originale, Legion Go e altri competitor: l’esito degli stessi ha evidenziato che l’Ally X, pur condividendo lo stesso processore con l’Ally originale, ha ottenuto risultati simili a quest’ultimo nelle prove di CPU e prestazioni di sistema, grazie anche agli aggiornamenti ricevuti dal modello precedente. Il ROG Ally X si è distinto come campione indiscusso nei test di rendering CPU (Cinebench), superando tutti gli altri handheld Windows 11. Tuttavia, un’anomalia ha visto il primo ROG Ally ottenere punteggi troppo inferiori rispetto alla versione aggiornata, un aspetto sul quale non sono riuscito a raccogliere maggiori delucidazioni.

ASUS ROG Ally X
Le prese d’aria sono state distanziate dallo slot per microSD e dal jack per le cuffie.

L’SSD dell’Ally X ha dimostrato una velocità di lettura e scrittura superiore rispetto all’Ally originale, promettendo tempi di caricamento più rapidi. Nonostante ciò, il Legion Go mantiene il primato in questa categoria. L’ASUS ROG Ally X ha inoltre conquistato la vetta dei benchmark grafici (3DMark Time Spy), superando anche il portatile di Lenovo. È interessante notare che, pur con punteggi grafici inferiori, l’Ally originale offre un’esperienza di gioco più scorrevole grazie al supporto VRR. Ulteriori test su Cyberpunk 2077 hanno confermato la superiorità dell’Ally X in termini di frame rate, con incrementi medi significativi rispetto all’Ally originale. In sintesi, l’Ally X dimostra una performance complessiva superiore rispetto al modello precedente e alla concorrenza. La combinazione di potenza di calcolo e velocità di storage lo posiziona come un’ottima scelta per gli appassionati di gaming portatile esigenti. Le preoccupazioni riguardo al surriscaldamento dell’Ally originale trovano parziale risposta nell’Ally X: i test termici condotti hanno evidenziato temperature inferiori in diversi punti chiave del dispositivo, compresa l’area della scheda microSD, spesso oggetto di critiche. Ad ogni modo, le temperature rilevate rimangono comunque entro i limiti di sicurezza per la maggior parte delle schede di memoria.

ASUS ROG Ally X
L’Armoury Crate consente di navigare tra svariati client da una singola interfaccia.

ASUS ROG Ally X: controllo e personalizzazione

L’ASUS ROG Ally X è accompagnato da Armoury Crate SE 1.5, un’evoluzione del software presente sull’Ally originale. Mantenendo la dualità di funzioni come launcher di giochi, monitoraggio delle prestazioni e centro impostazioni, Armoury Crate SE 1.5 si presenta come un programma intuitivo e ben organizzato. Le nuove schede superiori permettono una navigazione più agevole suddividendo le varie opzioni in menu dedicati. Il menu Impostazioni mantiene un layout simile a quello dell’Ally, facilitando l’accesso a voci già familiari, benché alcune personalizzazioni, come l’attivazione di AFMF (AMD Fluid Motion Frames), richiedono ancora l’utilizzo del software AMD. Si spera che in futuro Armoury Crate possa integrare un maggior numero di funzionalità attualmente disponibili solo tramite software AMD. Il menu Libreria Giochi offre ora diverse opzioni di visualizzazione, tra cui liste e griglie, oltre a una funzione di ricerca che consente di organizzare la raccolta di titoli secondo le proprie preferenze. Naturalmente, è sempre possibile ricorrere a launcher alternativi di terze parti, lasciando piena libertà di scelta nelle mani degli utilizzatori.

Premendo il pulsante triangolare del Centro di Comando, situato a sinistra dello schermo, si accede a un menu rapido per modificare impostazioni in tempo reale durante il gioco, come livello TDP, limiti FPS, Modalità Aereo e risoluzione. Questa funzione è particolarmente utile per apportare modifiche senza dover uscire dal gioco. È inoltre possibile espandere le opzioni disponibili in questo menu direttamente da Armoury Crate che, mediante la pressione del tasto dedicato sul lato destro, apre l’applicazione completa. Da qui è possibile personalizzare l’illuminazione RGB attorno ai joystick, scegliendo tra diversi effetti, colori specifici o disattivandola completamente. Sebbene le luci RGB non presentino novità rispetto al passato, risaltano maggiormente in virtù dell’elegante scocca nera. Un punto di forza dei dispositivi Windows 11 come l’Ally X è la compatibilità immediata con molteplici servizi di gioco, quali Steam, Epic Games, Battle.net e GOG. D’altro canto, la navigazione e la risoluzione di eventuali problemi potrebbero risultare più complesse rispetto all’interfaccia di Steam Deck. In futuro, mi auguro che Microsoft rilasci una versione di Windows 11 specificamente ottimizzata per i dispositivi portatili da gaming. Nel frattempo, le guide di Windows Central dedicate a Windows 11 sono a nostra disposizione per aiutarci a superare qualsiasi difficoltà.

Il ROG Ally X è dotato di un touchscreen IPS da 7 pollici FHD in grado di raggiungere i 120 Hz.

Un display all’altezza delle aspettative

L’ASUS ROG Ally X ripropone dal suo predecessore anche il display IPS da 7 pollici. Sebbene non raggiunga la spettacolarità di un pannello OLED, il display si conferma di alto livello, offrendo una riproduzione cromatica vibrante (98% sRGB, 73% AdobeRGB, 75% P3), dettagli nitidi e una fluidità d’immagine ottimale, grazie anche al supporto VRR. La scelta di ASUS di mantenere un pannello IPS, rinunciando all’OLED, probabilmente è stata dettata dalla volontà di contenere i costi. Ma non bisogna sottovalutare la domanda, che per un modello con display a diodi organici è sempre forte, e non è da escludere che questa opzione possa essere offerta con una futura iterazione della console.

Oltre alla gamma cromatica, ho effettuato qualche test di luminosità e contrasto, con risultati soddisfacenti: il display raggiunge oltre 500 nits di luminosità, offrendo immagini ben contrastate e dettagliate, anche se la visibilità in condizioni di forte luce solare risulta alquanto limitata. Il pannello offre angoli di visione adeguati e una buona gestione della luminosità per sessioni di gioco in ambienti poco illuminati. In conclusione, sebbene non rappresenti un salto di qualità rispetto all’Ally originale, il display dell’Ally X si conferma come uno dei migliori IPS attualmente disponibili nel settore delle console portatili, grazie al supporto VRR e all’eccellente resa cromatica.

La forma stondata e la disposizione dei pulsanti rendono ROG Ally X molto più maneggevole.

Autonomia imperfetta, acustica eccellente

L’Ally X vanta una batteria da 80Whr, un significativo upgrade rispetto ai 40Whr dell’Ally originale. Questo incremento si traduce in una durata della batteria sensibilmente superiore. Tuttavia, nonostante il miglioramento, l’autonomia rimane un punto critico per le console portatili. Test condotti in condizioni grafiche impegnative (TDP massimo, 6GB VRAM, luminosità a 200 nits) hanno evidenziato una durata di circa due ore e dieci minuti per l’Ally X, un valore notevolmente superiore rispetto all’ora e nove minuti del Legion Go e ai soli 51 minuti del primo Ally. In condizioni di utilizzo più leggero (bassa luminosità, TDP minimo, modalità risparmio energia), l’Ally X ha raggiunto le 14 ore con una sola carica, contro le 6 ore e 22 minuti del predecessore.

Nonostante i cambiamenti favorevoli, l’autonomia dell’Ally X rimane limitata per sessioni di gioco prolungate, pertanto in simili circostanze è consigliabile utilizzare un power bank o giocare collegati alla rete elettrica. L’Ally X monta gli stessi, ottimi altoparlanti e il microfono dell’Ally originale. Gli speaker offrono un audio chiaro e potente, rendendo superfluo l’utilizzo di cuffie per la maggior parte dei giochi, e la loro ubicazione nella parte inferiore dello chassis consente una diffusione del suono cristallina e uniforme. Il microfono, sebbene accettabile, può essere integrato da un headset per ottenere una qualità audio superiore nelle comunicazioni vocali.

ASUS ROG Ally X e la grande guerra delle console portatili

Durante la fase di test, ho costantemente messo a confronto l’ASUS ROG Ally X con il suo predecessore, rendendo quest’ultimo la prima soluzione di ripiego da considerare. A scapito di una durata della batteria inferiore, l’Ally originale offre un’esperienza di gioco coinvolgente. Il modello base con processore Z1 è proposto a partire da 499,00€, mentre la versione Z1 Extreme parte da 599,00€. Entrambi i modelli sono spesso oggetto di sconti significativi presso rivenditori come MediaWorld e Unieuro, dunque vale la pena controllare spesso i listini di terze parti per approfittare di eventuali offerte spesso molto limitate nel tempo. Personalmente, raccomando il modello Z1 Extreme per prestazioni di gioco ottimali, mentre il Z1 base è più adatto al cloud gaming.

Qualora desideraste un’esperienza più semplice e focalizzata sull’ecosistema creato da Valve, la Steam Deck rappresenta sempre una valida alternativa: anche se basata su SteamOS e non su Windows, presenta un’interfaccia intuitiva e un prezzo più accessibile rispetto all’Ally. Il modello base LCD parte da 419,00€, mentre la versione OLED da 569,00€. Oltre a Steam Deck e ROG Ally, la Lenovo Legion Go emerge quale concorrente da non sottovalutare: caratterizzata da un ampio schermo da 8,8 pollici, controller removibili e kickstand integrato, l’esperienza di gioco offerta dalla macchina della multinazionale cinese resta competitiva e coinvolgente, per quanto l’assenza di VRR incida parecchio sulla fluidità delle immagini rispetto ad altri modelli sul mercato.


Dopo un’approfondita analisi, la decisione sull’acquisto dell’ROG Ally X dipende da diversi fattori. Il dispositivo offre un’esperienza di gioco migliorata rispetto all’Ally base, con controlli precisi, autonomia superiore e prestazioni elevate. Inoltre, la doppia porta USB-C e la maggiore capacità di storage rappresentano indubbi vantaggi. Tuttavia, il prezzo più elevato rispetto ad altre console portatili, compreso il modello precedente, potrebbe rappresentare un ostacolo per molti utenti. È possibile ottenere prestazioni simili con un Ally originale sottoposto ad upgrade dell’SSD, risparmiando sul costo iniziale. In definitiva, l’Ally X rappresenta un’ottima scelta per gli utenti che desiderano il meglio della tecnologia disponibile e sono disposti a investire di conseguenza. Per chi ha un budget limitato o già possiede un ROG Ally, potrebbe essere più conveniente valutare altre opzioni o attendere eventuali riduzioni di prezzo.


Gioca da quando ha messo per la prima volta gli occhi sul suo Commodore 64 e da allora fa poco altro, nonostante porti avanti un lavoro di facciata per procurarsi il cibo. Per lui i giochi si dividono in due grandi categorie: belli e brutti. Prima che iniziasse a sfogliare le riviste del settore erano tutti belli, in realtà, poi gli è stato insegnato che non poteva divertirsi anche con certe ciofeche invereconde. A quel punto, ha smesso di leggere.