Zen Hybrid SXFI Recensione: Creative Labs democratizza l’audio spaziale

Zen Hybrid SXFI

Il suono è tutto. In qualsiasi medium, quello che sentiamo è una componente vitale dei contenuti che consumiamo, permettendoci con poco di immergerci all’interno di mondi fantastici o azioni concitate. Va da sé che questa importanza porta allo sviluppo sempre più aggressivo e competitivo del mercato degli accessori legati a questo mondo, soprattutto se parliamo della periferica madre dell’audio: le cuffie. Ed è proprio all’interno di questo contesto che oggi vogliamo proporvi la recensione delle Creative Zen Hybrid SXFI, l’ultimo prodotto di fascia medio-alta che mira appunto a rinnovare l’impegno di Creative Labs nella creazione di nuove tecnologie accessibili per permettere a tutti di godere del miglior audio possibile a prezzi contenuti rispetto a cuffie più blasonate. Dopo l’evento di prova in quel di Milano, ecco quindi una recensione complessiva della nostra esperienza.

Creative Zen Hybrid SXFI
Immagine promozionale Zen Hybrid SXFI

Creative Zen Hybrid SXFI: Esperienza Premium su scala budget

Una volta tirato fuori lo Zen Hybrid SXFI dalla sua scatola, siamo stati felicemente sorpresi dall’area di “prodotto premium” trasmessa dalla sua struttura, pur fatta da una scocca completamente in plastica ma altrettanto resistente e contraddistinta da linee e forme eleganti ma riservate, in linea con il design di altri headphone appartenenti alla concorrenza come Sennheiser o Sony, permettendo alle cuffie di proporsi come una via di mezzo che non fa compromessi ed anzi, punta ad aggiungere ulteriori chicche in termini di esperienza utente, come vedremo più avanti, tramite appositi pulsanti posizionati sul pannello destro del dispositivo. In dotazione troviamo anche un jack da 3,5mm per utilizzare le cuffie anche senza alimentazione e segnale bluetooth, quando non si ha la possibilità di sfruttare la porta USB Type-C per la ricarica. A completare il pacchetto ci pensa una copertura in gomma sia per quanto riguarda i padiglioni e l’arcata superiore di Zen Hybrid SXFI.

In termini pratici, l’esperienza con Zen Hybrid SXFI si è rivelata più che buona, sia dal lato del comfort che dal punto di vista dell’ascolto di brani musicali o durante la visione di un film o serie tv. In quest’ultimo caso, i driver al neodimio da 40mm all’interno dei pannelli ci ha completamente avvolto e coinvolto all’interno del suono, proponendo un risultato di alto livello, e che anche nella sua impostazione stock e quindi senza la modalità SXFI attiva regala una qualità del suono pulita e variegata. Ovviamente queste premesse vengono rispettate quando ci si trova davanti a file audio o piattaforme di streaming in grado di proporre tracce musicali senza particolari casi di compressione, ma anche solo nel caso dell’uso uso quotidiano di servizi come Spotify, Amazon Prime, Netflix o YouTube Music, Zen Hybrid SXFI si comporta in maniera ineccepibile. Tra le varie funzioni “premium” ormai diventate uno standard per dispositivi della fascia di prezzo che oscilla sui 100 euro, troviamo anche la possibilità di annullare i rumori circostanti tramite due tipi di Noise Cancelling: il primo, di tipo completo (Active) e adatto per chi magari preferisce utilizzare questo tipo di prodotti all’interno di contesti urbani rumorosi oppure durante un volo in aereo, oppure di tipo dinamico e “Adattivo”, utilizzando i 5 microfoni omnidirezionali al suo interno per selezionare in modo variabile i rumori da ridurre, senza però offrire dal punto di vista dell’utente finale medio una vera e propria differenza effettivamente tangibile. Dal punto di vista della comodità, i gommini sui pannelli offrono un feeling di comodità piacevole e (al di là di eventuali fastidi dovuti al caldo estivo) adatto a sessioni d’ascolto estese, e che con la batteria interna possono arrivare fino a 40/70 ore di ascolto, a seconda delle funzionalità attive e dal tipo di segnale audio rilasciato in output.

Zen Hybrid SXFI
Oltre alla dotazione minimale di cavo jack 3.5mm e USB Type-C, Zen Hybrid SXFI include una pratica sacca anti-polvere

SXFI: Luci ed Ombre della nuova frontiera dell’Immersione Sonora

Una volta attestata la buona qualità di questo nuovo headset, è arrivato il momento di trattare il suo “cavallo di battaglia” ovvero la feature SXFI oppure Super X-FI, la tecnologia di audio spaziale proprietaria di Creative Labs e che con Zen Hybrid SXFI rappresenta il vero ago della bilancia per il consumer. Ma in cosa si tratta alla pratica? In poche parole, il Super X-FI è un algoritmo di machine learning ideato da Creative per chiudere una volta per tutte il gap uditivo tra dispositivo e il corpo umano. Utilizzando l’app proprietaria SXFI per effettuare una mappatura completa del volto e delle nostre orecchie, l’algoritmo individua il profilo uditivo ideale per immergere qualsiasi tipo d’utente all’interno del suono, simulando una sorta di audio spaziale olografico a 360°. Facendo qualche esempio, utilizzando le cuffie Zen Hybrid SXFI durante la visione di un film si viene completamente coinvolti nell’azione, donando al segnale audio una tridimensionalità comparabile con quella riscontrabile all’interno di sale o salotti dotati di dispositivi multistereo appartenenti alla famiglia Dolby Atmos, seppur appartenenti a due classi di prezzi completamente diversi. Questo nella teoria, ma nella pratica?

Benché ovviamente l’esperienza audio cinematografica non sia per nulla paragonabile, la nostra prova di SXFI con le cuffie Zen Hybrid è risultata incredibile. Anche solo intercambiare l’accensione o spegnimento della funzione ha mostrato una differenza lampante, proponendo casi in cui – durante brani molto concitati e ricchi di strumenti – è possibile carpire chiaramente la loro posizione e intensità di suono, mentre nel caso dei film con audio in alta qualità il coinvolgimento è risultato pressoché totale. Ma il risultato migliore arriva una volta provato l’headset all’interno del contesto dei video ASMR o delle performance che fanno del suono la loro componente principale e nel quale l’SXFI trova il proprio ambiente naturale, offrendo dal mio punto di vista un risultato di immersione mai raggiunto con altre cuffie di livello “budget” da me provate fino ad ora. Se proprio dobbiamo trovare un neo nell’esperienza utente, quest’ultimo va ricercato nella specifica App SXFI, che per quanto si sia rivelato uno strumento più che utile e in grado di personalizzare (sia tramite la mappatura del proprio profilo uditivo che con svariate opzioni di equalizzazione) la propria esperienza, è comunque reo di non godere di un’interfaccia grafica e presentazione dell’app chiara o quanto meno immediata, a cominciare dalla configurazione manuale della stessa mappatura SFXI. A questo però arriva in soccorso la configurazione stock di Zen Hybrid SXFI, che risulta comunque funzionale nel mostrare la qualità principale di un headset dall’incredibile rapporto qualità/prezzo.


Tirando le somme, quest’ultimo mese con le Zen Hybrid SXFI ci hanno mostrato tanti lati positivi di un prodotto che può affacciarsi a diversi target di utenza. Chi è alla ricerca di un paio di cuffie tutto-fare, in grado di soddisfare chi è alla ricerca di un supporto completo per la propria esperienza multimediale, troveranno un ottimo alleato ad un prezzo tutto sommato conveniente. Chi invece vorrà entrare nell’ecosistema SXFI, si troverà davanti – seppur con qualche piccolo inciampo – un’alternativa più che valida alle prospettive dell’audio spaziale “Super Premium” offerte da concorrenti più economicamente esigenti, ottenendo comunque un risultato egualmente coinvolgente, oltre che abbordabile. Per i 100 euro del prezzo di listino e al netto di qualche compromesso, Zen Hybrid SXFI è un ottimo paio di cuffie mid-level.


Game Designer e scrittore, alla fine si è deciso ad aggiornare la propria bio dopo 50 anni di muffa. Perché va bene l'essere "cresciuti a pane e Tekken 2", ma a una certa arriva il momento di "voltare pagina". Non chiedeteli quale sia il suo Final Fantasy o gioco Mega Ten preferito: non ne uscireste vivi!