Game Pass

Aumenti del Game Pass, una questione di psicologia

A molti parrร  strano parlare di psicologia nel commentare il rincaro del servizio Game Pass e delle azioni intraprese dalla FTC statunitense contro di esso, ma รจ un aspetto strategico che viene quasi sempre ignorato, eppure di vitale importanza. In particolare, ci riferiamo alla โ€œpsicologia dei prezziโ€, che studia la percezione del consumatore verso un prodotto in relazione al costo: troppo basso? Di scarsa qualitร . Troppo alto? Non ne vale la pena. Fin dal 2017, il Game Pass si รจ caratterizzato da un prezzo molto contenuto e un corollario di sconti che lo rendevano ancor piรน vantaggioso per il consumatore. Indubbiamente, questa tecnica di โ€œancoraggioโ€ ha apportato un buon quantitativo di sottoscrizioni, ma il perdurare di questo escamotage ha comportato delle conseguenze sulla percezione del servizio Game Pass, anche in relazione della mancanza di un vero competitor: di fatto, l’azienda statunitense รจ stata a lungo sola in questo mercato e ha continuato ad arricchirlo di opzioni, come il cloud, a prezzi quasi stracciati. Per quanto possa sembrare strano, i costi ritenuti troppo bassi tendono a far insospettire il consumatore, piuttosto che invogliarlo all’acquisto, a maggior ragione quando sei l’unico su piazza. A conti fatti, Microsoft non รจ riuscita a presentare il prodotto come unโ€™esperienza di valore al netto del prezzo proposto, e la mancanza di IP di rilievo ha fatto sรฌ che le sottoscrizioni restassero al palo.

Game Pass: soluzioni che diventano un’arma a doppio taglio

Per risolvere questo problema, Microsoft ha avviato una massiccia campagna acquisti, sfociata nell’acquisizione di Activision Blizzard, scatenando le ire dell’antitrust statunitense. Senza entrare nel merito, una revisione dei piani di abbonamento per coprire i 70 miliardi di dollari spesi appariva inevitabile, e cosรฌ รจ stato, offrendo alla FTC l’occasione per riportare Microsoft sulla graticola, accusandola di aver degradato il servizio a discapito del consumatore: secondo l’ente, l’esclusione del Day One per gli abbonamenti console รจ la prova inconfutabile che l’acquisizione era da bocciare fin dall’inizio. La risposta del colosso non si รจ fatta attendere, rimarcando che l’accesso a contenuti come Call of Duty continuerร  a essere garantito a tutti, rispendendo al mittente le accuse. Ciononostante, la volontร  dell’azienda di ripensare il Game Pass non รจ scemata e da recenti indiscrezioni circolate in rete, il cloud sembra il perno delle nuove strategie, puntando a renderlo appetibile a coloro che non posseggono una Xbox.

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