Esport Olimpici

Il Medio Oriente punta sugli Esport Olimpici

L’Arabia Saudita e il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) hanno annunciato un accordo di 12 anni per ospitare le nuove Olimpiadi degli Esport nel regno petrolifero a partire dal prossimo anno. La partnership prevede lo “svolgimento regolare dei Giochi Olimpici Esport”, come riportato in una nota del 19 luglio, a partire dalle Olimpiadi Esport del 2025. L’Arabia Saudita non ha rivelato quanto intenda spendere per la competizione degli Esport Olimpici. “Si tratta di un naturale passo avanti per i nostri giovani atleti, per il nostro Paese e per la comunità globale degli Esport”, ha dichiarato il Principe Abdulaziz, che guida anche il comitato olimpico nazionale saudita. Il CIO aveva annunciato il mese scorso l’intenzione di lanciare le Olimpiadi dei videogiochi per cercare di attrarre e fidelizzare un bacino più ampio di pubblico, affermando che l’accordo “garantisce il rispetto dei valori olimpici” con “la promozione della parità di genere e il coinvolgimento delle nuove generazioni che stanno abbracciando gli Esport”.

Il progetto per l’arena Esport di Qiddiya City punta ad attirare fino a 10 milioni di visitatori l’anno.

L’annuncio è stato fatto in concomitanza con la Esports World Cup di due mesi che si è tenuta a Riyad, la capitale del regno: questo primo accordo formale di ospitalità e sponsorizzazione tra il CIO e l’Arabia Saudita è l’ultima aggiunta al vasto portfolio di eventi sportivi della monarchia, inclusa la conferma, prevista a dicembre, di ospitare la Coppa del Mondo di calcio nel 2034. Gli eventi sportivi e ricreativi sono un fattore chiave di un programma guidato dal principe ereditario, Mohammed bin Salman, chiamato Vision 2030, che mira a spostare l’economia saudita dalla dipendenza dal petrolio e a modernizzare la sua società: l’Arabia Saudita, negli ultimi anni, ha ospitato una serie di manifestazioni di alto livello di boxe, inclusi combattimenti per il titolo dei pesi massimi, e ha creato il progetto LIV Golf come rivale alternativo al PGA Tour degli Stati Uniti. Il regno ospiterà inoltre la Coppa d’Asia 2027 di calcio maschile, i Giochi Asiatici invernali 2029, che si svolgeranno in una stazione sciistica costruita appositamente, e i Giochi Asiatici multisportivi del 2034 a Riyad.

Esport olimpici
L’arena è dotata della più grande superficie totale di schermi video di qualsiasi altro stadio.

Il ministro dello sport saudita, il Principe Abdulaziz bin Turki Al Faisal, ha affermato che il Paese “è diventato un centro nevralgico globale per gli Esport professionistici“, mentre quanti criticano la situazione dei diritti umani nel Paese hanno affermato che la spinta verso lo sport internazionale è in realtà uno “sportswashing” per migliorarne la reputazione agli occhi del mondo. L’accordo con l’Arabia Saudita è stato approvato dai membri del CIO, riunitisi il 23 e 24 luglio a Parigi, alla vigilia dei Giochi tradizionali. Tale approvazione è generalmente una formalità per i progetti proposti dalla leadership del CIO. “Siamo molto fortunati a poter lavorare con il comitato saudita sui Giochi Olimpici Esport, perché ha una grande, se non unica, esperienza nel campo degli Esport con tutti i relativi gruppi di interesse“, ha affermato il presidente del CIO, Thomas Bach, che il mese scorso ha tenuto a specificare come l’evento videoludico avrà un modello finanziario separato dai Giochi estivi e invernali, che condividono i ricavi con i rispettivi organi direttivi.

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Gioca da quando ha messo per la prima volta gli occhi sul suo Commodore 64 e da allora fa poco altro, nonostante porti avanti un lavoro di facciata per procurarsi il cibo. Per lui i giochi si dividono in due grandi categorie: belli e brutti. Prima che iniziasse a sfogliare le riviste del settore erano tutti belli, in realtà, poi gli è stato insegnato che non poteva divertirsi anche con certe ciofeche invereconde. A quel punto, ha smesso di leggere.