Tiepidezza maledetta tiepidezza, altrimenti detta ignavia, indolenza, infingardaggine, neghittositร o come volete chiamarla. Qualsiasi nome le darete, perรฒ, non le scollerete di dosso lโetichetta di strisciante tarlo dei sontuosi castelli che il mondo del gioco di ruolo in tanti anni รจ stato capace di sollevare, consolidare, difendere. Ma ogni impero ha i suoi popoli del mare, razziatori che non mettono su un mattone e un poโ di malta e distruggono imperi secolari, per campare oggi e morire domani. Ma sto divagando, forse perchรฉ la storia dei giochi di ruolo oggi รจ proprio questa, anche se nessuno la vuole vedere. Lโestate era il momento ideale per quelli che non riuscivano a stare lontani da carta e dadi; dadi che, per altro, la maggior parte delle volte erano artigianali. Il primo vero D20 io lโho comprato a 16 anni.ย
Perchรฉ il gioco di ruolo รจ cosรฌ fantastico? La risposta la sapete tutti, ma รจ come camminare sulle uova, la risposta la sapete e la tacete per paura di doverla giustificare. Allora la dico io: โIl gioco di ruolo รจ fantastico perchรฉ permette sentimenti estremiโ, quelli che tutti gli esseri umani hanno dentro e che, per convenzioni sociali, morali o etiche (con queste due in forte discesa rispetto alla prima), non esprime. Se questa รจ la tesi, la conclusione รจ che il gioco di ruolo oggi รจ morto, oppure agonizzante in penombra. Certo che Gary Gigax di sicuro non si aspettava lโenorme successo che il suo genio immortale (lo penso, badate bene) ha prodotto, ma ancora meno prevedibile ai suoi occhi sarebbe stato il crollo della scrittura dei derivati delle sue opere. Sono certo che, incontrandolo nei Campi Elisi, non sarebbe cosรฌ contento di ritornare nel mondo dei vivi. Polemica gratuita? Forse. Strumentale? Forse. Utile? Non credo. Vi sembrerรฒ disfattista, ma vedere risorgere lo spirito del gioco di ruolo, che sia cartaceo o in video, la vedo dura. Non so da quanto tempo io non incontri un cattivo che sia cattivo per davvero (invece lo so, credo fosse il 2007). Pensate, non si riesce nemmeno a scrivere i cattivi, che รจ la cosa piรน facile del mondo, basta farli comportare esattamente allโopposto dei dieci comandamenti (se non siete esperti, potete riguardare il film con Yul Brynner che fa il faraone). I buoni sono piรน difficili, parecchio piรน difficili. Molte volte, i buoni sono anche meno forti e sono costretti a fare cose meno divertenti, oppure sono costretti a girarsi dallโaltra parte mentre i compagni le fanno (come bruciare un villaggio e tu sei un paladino).ย
Lโavete capito il punto? Avete visto quanta libertร cโรจ nel gioco di ruolo? Beh, tenetevela stretta, perchรฉ tra un poโ non lโavremo piรน. Qui, nel nostro mondo di gioco, i cattivi sono ormai mutanti senza storia e robot senza coscienza. Vi ricordate dei Trooper di Kyashan che, quando venivano smontati dal protagonista, facevano molto piรน ridere che pena? Bene, come vi siete sentiti invece quando ha stritolato Bryking? Un robot chiaramente disegnato sullโidea di un gerarca nazista che, perรฒ, nella sua follia fa un discorso crudele ma perfettamente logico al suo stato di incosciente (ovvero senza coscienza, animato solo dalla logica). Un poโ vi ha fatto male, vero? Qualcuno avrร anche versato qualche lacrima. โA ogni giocatore il suo personaggio e a ogni personaggio le sue libertร โ, anche se non รจ politically correct e non veste woke.
Le opinioni espresse dallโautore di questo articolo sono personali e non riflettono necessariamente il pensiero di V.
Leggilo gratis in versione impaginata e sfogliabile sul numero 4 di V – il mensile di critica videoludicaClicca sulla copertina per leggere