Dustborn Recensione: un profondo viaggio indie on the road

Non รจ la prima volta che i titoli videoludici indipendenti siano in grado di mostrare narrazioni complesse, profonde, stratificate e in grado di condurci a riflessioni che, al contrario, diversi titoli Tripla A non si sono posti come obiettivo. Il titolo in questione porta con sรฉ ispirazioni nella narrativa che ricalcano il percorso intrapreso da Life is Strange e Road 96 e il suo capitolo Mile 0, mentre le scelte estetiche ricordano il franchise di Telltale Games, The Walking Dead. Dustborn, nuovo indie action-adventure di Spotlight by Quantic Dreams e Red Thread Games, รจ una storia delicata e complessa, che abbiamo gustato dall’inizio alla fine osservandone da vicino le diverse dinamiche e cercando di cogliere il massimo del significato proposto in questo titolo. Lo abbiamo testato in versione PC, ma sarร  anche disponibile sulle console di casa Sony e Microsoft. Nell’attesa della sua uscita definitiva, e dopo avervi raccontato che cosa avevamo visto nel nostro provato qualche tempo fa (disponibile a questo link), vi raccontiamo in questa recensione che cosa abbiamo visto nel corso della nostra prova!

Nel viaggio che ci attende in Dustborn avremo anche a che fare con strani robot dal carattere non troppo facile

Dustborn: viaggio nel cuore dell’umanitร  (e non solo)

Un viaggio in terza persona nel 2030, e solo in single player, che ci fa attraversare tanti spettri diversi delle emozioni e delle esperienze umane. Speranza, amore, amicizia, fino al potere delle parole, non mancheranno nemmeno strani esseri robotici in questo percorso, che affronteremo vestendo i panni di Pax, esule, artista della truffa e con una capacitร  piuttosto fuori dal comune: sa trasformare il linguaggio in un’arma. Ma scopriremo piรน avanti nel dettaglio di cosa si tratta. La ragazza, in cerca di una nuova vita e di una via d’uscita dalle sue problematiche, รจ stata ingaggiata per trasportare un importante pacchetto da Pacifica a Nova Scotia, passando per la Repubblica Americana controllata da Justice. Un buon motivo per un viaggio in macchina attraversando l’intero Paese, facendo la conoscenza di tante persone, ognuna con poteri speciali, che si uniranno alla nostra squadra.

Sin dall’inizio, partiamo nella nostra auto con altre tre persone a bordo, oltre alla protagonista. Dovremo compiere scelte non banali, e soprattutto talvolta decisive per il destino dei nostri eroi e per le pieghe che prenderanno le nostre (dis)avventure.ย Nel corso di questo viaggio dunque, potremo esplorare tanti diversi scenari e paesaggi di un’America neo-occidentale alternativa, attraversata a bordo di vari mezzi, anche autobus guidati da robot. Giร , non solo esseri umani in questa storia, ma non sarร  di certo l’aspetto piรน “stravagante”. Il focus si incentra sulle soste in una dozzina di luoghi per formare la nostra squadra, gestire le relazioni, completare tante missioni e affrontare sfide sempre piรน difficili. Nel frattempo, le persone a cui abbiamo rubato il pacchetto lo rivogliono indietro, e l’autoritaria Justice ci sta alle calcagna, motivo per cui ci servirร  una bella mazza da baseball, e non solo.

La nostra mazza da baseball e le scritte in stile cartoonesco saranno una costante molto interessante in Dustborn

Mazze da baseball e citazioni sparse ovunque

Partiamo proprio dall’azione dunque, una delle componenti principali di Dustborn, che non manca mai e ci fa sentire parte fondamentale e attiva del gameplay in qualsiasi fase. Anche nei lunghi dialoghi, dove possiamo interagire con esplorazioni dei luoghi, durante le canzoni per tenere il ritmo e cosรฌ via, fino a usare e potenziare la nostra sopracitata mazza da baseball che portiamo in spalla. La protagonista infatti sarร  assalita da una quantitร  notevole di avversari, che affronterร  con questa arma che puรฒ anche tornare indietro una volta lanciata. Ai colpi che potremo sferrare, si aggiunge anche lโ€™urlo, il potere delle nostre parole, che colpisce lโ€™area di gioco e che ha un tempo di ricarica. Questa idea originale sembra riuscita bene nel complesso, con il rallenty per i colpi finali e le combinazioni spettacolari che danno ancora piรน teatralitร  e memorabilitร  a queste sequenze.ย Pax รจ molto abile nellโ€™uso della sua mazza da baseball contro i nemici, che vanno da motociclisti facenti parte di un culto a robot-zombi che popolano una struttura sotterranea abbandonata. Il combattimento in Dustborn prevede attacco ravvicinato, attacco a distanza, schivata, parata e attacchi speciali, con gli inevitabili Quick-Time-Event e con ulteriori bonus se le parate vengono eseguite con il giusto tempismo e ritmo.

Un’ulteriore scelta che ci ha molto colpito e altrettanto convinto sta nella presenza di parecchie citazioni di varia natura, soprattutto tratte dal mondo di George Orwell. Proprio lo spessore e la profonditร  dei contenuti, e di conseguenza dei dialoghi, รจ il vero fulcro del gioco, corroborati da una sequela di dettagli e aspetti che concorrono a costruire unโ€™idea di societร  interessante e non del tutto distopica. Anche le interazioni con i personaggi giocano un ruolo decisamente importante nella costruzione dell’ossatura del gioco; certo, l’azione non manca mai, ma ogni volta che avremo un dialogo, potremo scegliere il tono da tenere con il nostro interlocutore, di cui vedremo subitaneamente la reazione che accrescerร  o diminuirร  lโ€™affinitร  con la protagonista. In Dustborn, ci sono talmente tanti spunti e tematiche da avere fin da subito la totale sensazione di trovarci di fronte a un titolo narrativamente ricchissimo, dove anche i colpi di scena e le decisioni da prendere sono determinanti nellโ€™economia del gioco, e nelle sensazioni che sono in grado di restituirci. Un tratto che abbiamo apprezzato tantissimo perchรฉ in grado di dare profonditร  al titolo in questione, rendendolo molto vicino alle novel story giร  proposte in passato, ma comunque originale nel racconto e nelle modalitร  di interazione proposte.

Rispettare le giuste tempistiche vi permetterร  di sferrare attacchi efficaci e di ricevere anche ulteriori bonus

Un mix di generi e di stili estetici

Uno degli aspetti piรน convincenti di Dustborn, oltre a questo mix di generi che perรฒ riesce a non diventare un guazzabuglio senza capo, nรฉ coda, รจ che cโ€™รจ sempre qualcosa di diverso con cui impegnarci, grazie alla struttura stessa da road-game, i continui spostamenti che ci conducono sempre in nuove ambientazioni, la costruzione dei rapporti umani con i membri della band e la scoperta di questo mondo ucronico. L’esperienza diventa cosรฌ nel complesso molto varia e intrigante, con un tono decisamente leggero e scanzonato, al netto delle tematiche affrontate. La stessa leggerezza si riscontra nella scelta stilistica, con tratti parecchio aderenti al mondo dei cartoon e il marcato legame con questo stile in particolare, grazie ad esempio alla presenza, a ogni capitolo concluso, di una sezione sempre nuova che viene aggiunta a un fumetto, che funge da recap di quanto avvenuto fino a quel momento, che segnala anche la percentuale di giocatori che hanno preso le nostre stesse scelte e che puรฒ essere condiviso con altri giocatori per vedere le differenze narrative.

Lo stile fumettistico di Dustborn colpisce anzitutto per lโ€™impatto delle palette di colori scelte per quanto riguarda i personaggi e le ambientazioni che spiccano in termini di tonalitร , particolarmente accese e ben accostate tra di loro, e che ne esaltano i protagonisti. Ci sono anche determinate location, come il grande deserto del Nevada, che risaltano sullo schermo, mentre Pax e i suoi amici sono disegnati benissimo, ben caratterizzati e diversi tra loro e il gioco sottolineandone i tratti caratteriali dei protagonisti di questa band direttamente nellโ€™hub di gioco, per dare un taglio sempre fumettistico ben distinto. A proposito di band, il comparto musicale si fa notare fin dall’inizio. Qualsiasi melodia รจ ben studiata, e avendo a che fare con una band punk rock รจ fondamentale giocare ai diversi mini-game, che ci hanno ricordato parecchio lo stile adoperato in titoli come Guitar Hero, per scrivere nuove canzoni e portare le proprie live performance davanti al pubblico. Le musiche e le canzoni portano con sรฉ testi disillusi e insofferenti nei confronti di una societร  alienante, con delle deviazioni sulla synthwave che abbiamo apprezzato e che ben si allineano al contesto generale del mondo di gioco, rendendo il tutto ben coeso, a livello narrativo e artistico.


Dustborn รจ un indie action narrativo che fa della storia e dei dialoghi il suo fulcro, riuscendo ad amalgamarli sapientemente con il comparto estetico e con l’azione, che sa ricoprire non solo una fetta importante di contenuti del gioco, ma si unisce in maniera interessante alla storia. Previsto in uscita il prossimo 20 agosto, il nuovo titolo di Red Thread Games e Spotlight by Quantic Dreams riesce dunque nel suo intento di incuriosire e attrarre gli amanti delle novel-fiction con lunghi dialoghi a scelta multipla, in un contesto sempre differente e con quella unione tra urban-style e indie-adventure che ci ha ispirato e coinvolto, per incollarci a questo titolo e continuare a viaggiare per scoprire il destino di Pax e dei suoi amici, oltre ad approfondire tutto quello che riguarda la cosiddetta Justice. Non ultimo lo stile fumettistico che fa del comparto artistico di Dustborn un ottimo asso nella manica da sfoderare, disegnando in maniera originale e memorabile il mondo di gioco e i personaggi, una scelta vincente cosรฌ come il gameplay, che funziona nella sua varietร  di attivitร  che possono scalare dalle situazioni piรน โ€œcozyโ€ in compagnia degli amici, passando poi a momenti action adrenalinici fino ai mini-games, parte integrante dellโ€™esperienza. Un ottimo titolo per trascorrere questi ultimi momenti estivi con un titolo interessante e meritevole di attenzione.