In quasi 50 anni di Star Wars, i fan del mondo creato dalla LucasArts di George Lucas ne hanno viste, videoludicamente parlando, di tutti i colori. Tra titoli action, racing, sparatutto in multiplayer, scenari alternativi e crossover con i mattoncini più iconici del nostro tempo, la saga cinematografica è stata ripescata e attaccata a un pad in qualsiasi salsa e forma, tranne una in particolare. Ebbene, finalmente il prossimo 30 agosto 2024, anche il mondo di Star Wars “aprirà” i propri orizzonti a nuove storie e nuovi modi per interagire con la galassia lontana lontana. Durante lo scorso Ubisoft Forward sono stati presentati gli ultimi dettagli di Star Wars Outlaws, il cui arrivo imminente promette di catapultare i giocatori in un’esperienza open world mai vista prima. Scopriamo insieme i primi dettagli.
Star Wars Outlaws: tutta una questione di reputazione
L’idea di base di Star Wars Outlaws è quella di offrire un modello di gioco non molto dissimile da quello di un RPG, in cui il giocatore può plasmare il cammino della giovane pirata spaziale Kay Vess e del suo compagno animale Nyx. Il duo è infatti in continua fuga in giro per la galassia, scalando i ranghi della vita da criminale interstellare. Per la prima volta nella storia ludica del brand, quindi, non vestiremo i panni di uno Jedi o di un Sith, ma vivremo piuttosto seguendo il credo di personaggi sulla falsariga di Han Solo durante il primo film della trilogia: mai fidarsi di nessuno, sfrutta chiunque per arrivare al tuo obiettivo. Quest’ultimo particolare è accentuato dalla meccanica di progressione principale del gioco, ovvero la “reputazione”. Prendendo parte alle missioni e quest secondarie che ci verranno presentate durante l’avventura, bisognerà tenere in conto i propri rapporti con i boss più pericolosi della malavita galattica. Per esempio, nel trailer di gameplay dell’Ubisoft Forward ci si è spostati verso l’iconico pianeta Tatooine, territorio controllato dagli Hutt, che non vedono di buon occhio chi cerca di insediarsi all’interno dei loro confini. Buttarsi a capofitto all’interno del pianeta desertico ci metterà quindi sotto una pessima luce nei loro confronti, aumentando quindi le possibilità di incappare in una sparatoria fulminea. Inoltre, un ottimo rapporto comporterà all’ottenimento di benefici unici, come la possibilità di ricevere materiali rari oppure offerte di contrabbando esclusive. Sarà curioso vedere come questo tipo di interazione con il mondo di gioco verrà approfondito pad alla mano, e se soprattutto sarà possibile “giocare di ruolo” e variare il numero di alleanze che si potranno fare durante ogni partita.
Tra stealth, azione e scontri spaziali
Al di là delle fasi esplorative del gioco, di cui parleremo in chiusura, l’azione di gioco in Star Wars Outlaws è scandita dal rapporto tra la propria reputazione e le quest interagibili, e con l’esplorazione libera a terra strutturata seguendo il modello di un third person shooter in cui ci si alterna tra sezioni stealth e sparatorie a tutto spiano. In entrambi i casi, l’esserino alieno Nyx ci aiuterà a risolvere le situazioni più intricate, accecando i nemici oppure effettuando scannerizzazioni ad ultrasuoni per individuare nemici nascosti nell’ombra. Ma non solo: Star Wars Outlaws sarà pieno di attività secondarie che varieranno in tipologia e durata, prendendo parte a vari minigiochi diegetici all’azione come per esempio sessioni di hacking e lockpicking interattive per superare barriere informatiche o ottenere informazioni nascoste, oppure giochi un po’ più tranquilli come il Sabacc, il gioco di carte reso iconico da Lando Calrissian, o come i cabinati arcade disponibili all’interno dei vari locali visitabili. Ma, ovviamente, il piatto forte dell’azione di gioco arriva nel momento in cui ci si mette al comando di un veicolo o di una navicella spaziale in grado di viaggiare nell’iperspazio. E se negli scontri e inseguimenti da terra Kay Vess potrà utilizzare uno scooter volante per fuggire da altri pirati o ancora peggio dalle forze imperiali, durante l’esplorazione delle stelle la giovane avrà la possibilità di prendere parte a scontri spaziali di ogni tipo, entrando in soccorso di altri viaggiatori in pericolo oppure prendendo l’iniziativa e iniziando ad attaccare chiunque si trovi davanti. Queste azioni, ovviamente, andranno a migliorare o peggiorare il rapporto con le varie fazioni presenti nella galassia di Star Wars, aprendo o chiudendo le porte ad altre opportunità o ricompense.
Star Wars Outlaws: Most Wanted
Trattandosi di un gioco in cui la personalizzazione della propria esperienza è una delle sue componenti più fondamentali, in Star Wars Outlaws sarà possibile incontrare e prendere spunto da alcuni dei criminali più rinomati e pericolosi di tutta la galassia. Questi “esperti” dovranno però essere rintracciati e riconosciuti, e proprio a questo scopo Kay Vess è dotata di una fitta rete di informatori in giro per tutta la galassia, e che le invieranno report su eventuali avvistamenti e indizi sull’aspetto di questi maestri dell’arte dello scasso e non solo. Tra le varie abilità ottenibili infatti, troviamo diverse “classi” di abilità come per esempio lo scassinatore, il meccanico, o il pistolero, ampliando il raggio di mosse effettuabili e adattarsi a qualsiasi tipo di situazione. Una volta instaurato un rapporto con gli esperti, non si dovrà fare altro che superare degli specifici obiettivi di gameplay per poter finalmente accedere a questi potenziamenti. La principale curiosità legata a questa ricontestualizzazione della classica skill tree, struttura che abbiamo negli anni imparato ad amare e odiare nei confronti della sua onnipresenza, risiede nell’eventuale possibilità che quest’ultima possa interagire o meno con il sistema di reputazione menzionato in precedenza. Benché al momento non sia stata mostrata alcuna interazione tra Kay e questi esperti, non possiamo non escludere la possibilità di “tradirli” o effettuare su di loro scelte di roleplay di particolare malizia, portando quindi a possibili conseguenze.
Una galassia non più così “lontana lontana”
Ma come detto durante l’introduzione, l’elemento più interessante di Star Wars Outlaws risiede nel suo Open World e il modo in cui quest’ultimo si aprirà con il progredire del gioco. Stando a quanto rivelato dal Creative Director Julian Gerighty, l’avventura di Kay Vee inizierà all’interno di uno scenario lineare e limitato, una sorta di prologo in grado di istruire i giocatori sulle meccaniche principali del titolo in modo naturale e progressivo, per poi catapultarli nel vasto universo di Star Wars, una volta raggiunto l’hub centrale di Achra, uno dei tanti punti nevralgici dell’attività criminale in cui pirati e malviventi si scambiano informazioni e non solo. Occupata dopo la sconfitta della Resistenza, adesso questa stazione spaziale funge da punto di attracco e partenza per tutti coloro che sono alla ricerca di missioni spericolate e loschi affari, come appunto Kay Vess. Da qui sarà poi possibile imbarcarsi all’avventura all’interno della nave spaziale EML 850 “Trailblazer”, e iniziare i preparativi per il prossimo viaggio. Da lì in avanti, l’esplorazione sarà completamente in mano al giocatore, che potrà decidere la propria destinazione, scegliendo sia tra le mete più iconiche e conosciute della saga come per l’appunto Tatooine, oppure nuove località mai viste prima come Toshara, proponendo anche ai fan più grandicelli la possibilità di allargare i propri orizzonti ed esplorare nuovi angoli della galassia, con nuove civiltà caratterizzate da moltitudini di dialetti e modi di parlare diversi. Una volta raggiunta la destinazione, ci si troverà davanti a zone sconfinate e, sempre stando alle affermazioni di Gerighty, dalla grandezza che varierà, a seconda del pianeta, superando anche le dimensioni delle ambientazioni di un capitolo di Assassin’s Creed. Chiaramente non stiamo parlando di un titolo dall’ampiezza pari a quella di un No Man’s Land o di uno Starfield, ma, da tutto quello che è stato rivelato fino ad oggi, Star Wars Outlaws si prospetta come un titolo in cui l’esplorazione e le attività secondarie prenderanno molto tempo per essere snocciolate a dovere. Non ci resta che aspettare la fine di questa torrida estate per dissipare ogni dubbio e chiarire finalmente di che pasta sia fatto questo nuovo lavoro di Ubisoft.
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