L’estate, si sa, non è quasi mai periodo di forti uscite. Da sempre, i mesi centrali dell’anno sono dedicati ai piccoli esperimenti o, ancor più di frequente, a preparare il terreno per la successiva stagione autunno/inverno con il reveal di importanti informazioni riguardanti i progetti più grossi in cantiere. È quello che ha fatto Capcom col suo “Next” di inizio luglio. L’edizione 2024 dell’evento è stata più breve delle precedenti, ma ha permesso ai publisher di Street Fighter e Monster Hunter di concentrarsi per bene su tre uscite invero molto vicine come Kunitsu Gami: Path of the Goddess (in arrivo il 19 luglio 2024 e anticipato da una demo gratuita), Resident Evil Village su iOS e Mac, e infine il gioco di cui vi parlerò, Dead Rising Deluxe Remaster, e che andrà idealmente a chiudere il trimestre di uscite estive.
Il progetto, annunciato in via ufficiale solo di recente, sembra più un remake vero e proprio che un semplice lavoro di rimasterizzazione. Quello, a dirla tutta, lo avevamo visto già nel 2016 sulla generazione precedente di console, quando Capcom decise di riproporre primo e secondo capitolo arricchendoli di maggior dettaglio grafico e frame rate migliorato. Dopo l’annuncio di fine giugno, dopo le immagini pubblicate a inizio luglio e, soprattutto, dopo una serie di comunicazioni ufficiali da parte di Capcom, siamo abbastanza certi che dietro le quinte chi di dovere abbia lavorato alacremente per restituire un’esperienza non solo degna dell’originale, ma anche appagante per le esigenze del videogiocatore moderno, sempre più attento ai dettagli. Fa strano pensare però che con questa definizione non concordi Ryosuke Murai, director del progetto. L’uomo chiave dietro questa operazione è convinto che “Remaster” sia la parola giusta. “Considerato il lavoro che c’è dietro”, dice durante il Capcom Next, “non siamo di fronte a un remake”.
Dead Rising Deluxe, ma per davvero!
A tal proposito, Capcom ha ricostruito l’intero mondo di gioco e i personaggi avvalendosi del suo RE Engine, il motore grafico proprietario già utilizzato per i più moderni capitoli di Resident Evil, sia le new entry della serie come 7 e 8, sia i remake fino a RE4, hit del 2023 per il publisher giapponese. Grazie all’impiego del RE Engine, il titolo dovrebbe riuscire a girare a 60fps con risoluzione 4K. I modelli dei personaggi, così come le ambientazioni, sono stati ridisegnati da capo, così da risultare esaltati dalle nuove tecnologie.
Credere, però, che il lavoro svolto dai dev si limiti a questo sarebbe un vero e proprio errore, almeno stando alle informazioni diffuse dal director: il gioco ora supporta 9 lingue per il doppiaggio e 14 in totale per i soli testi. Questo, spiegano da dietro le quinte, sarà un modo per allargare ulteriormente la platea di possibili fan di Frank West. Fan che, a proposito, avevano chiesto anche alcune migliorie considerate veri e propri “accessori di serie” per qualsiasi gioco odierno. Ad esempio, è stata aggiunta la feature dell’autosave, assente nell’originale, sono stati migliorati menù e interfacce per una più facile lettura e, infine, i comandi sono stati resi più intuitivi così da permettere a tutti di potersi immergere immediatamente nell’atmosfera.
Il feel resta lo stesso
Forse è anche per ragioni commerciali che Capcom ha scelto di utilizzare Remaster in luogo di Remake. Quest’ultima parola, come ben potete immaginare, suscita sempre un po’ di ritrosia in una larga fetta di pubblico. Il timore è quello di percepire come modificati, quando non stravolti, elementi e personaggi che abbiamo reso punti cardine del nostro bagaglio culturale. Con Dead Rising sembra che non sarà così.
A giudicare dalle immagini, infatti, siamo di fronte al solito gioco caciarone che ci aveva già catturato nel 2006. Protagonista della vicenda è il fotoreporter Frank West. In cerca di uno scoop, decide di avventurarsi a Willamette, Colorado, dove pare stia succedendo qualcosa di strano. La città è sotto quarantena militare: nessuno può entrare, né uscire. Intenzionato a scoprire che succede, Frank viola la quarantena via elicottero e si mette d’accordo col pilota che deve tornare a prenderlo dopo tre giorni. Sul posto, Frank scopre che la città è invasa dagli zombi. Qui viene il bello: il nostro non solo indagherà sull’accaduto, ma si potrà pure prodigare nell’allegro massacro di ex esseri umani utilizzando praticamente ogni cosa a sua disposizione. Avremo a disposizione esattamente 72 ore per portare a casa il nostro scoop. Scaduto quel tempo, dovremo essere all’eliporto per l’estrazione, in caso contrario… beh, il piacere di scoprire che succederà sta a voi.
Quanta impazienza
Se non lo avete già letto altrove, ecco l’informazione che cercavate: Dead Rising Deluxe Remaster è atteso il 19 settembre in edizione digitale, con una release fisica prevista per novembre 2024. La data non è stata scelta casualmente, il 19 settembre è infatti il giorno del 2006 in cui comincia la storia di Frank West. Ci saremmo aspettati di vedere il progetto in occasione del 20esimo anniversario della serie, nel 2026, ma evidentemente Capcom è stata parecchio impaziente. Tanto meglio per noi, ovviamente.
