Microsoft ha risposto alla Federal Trade Commission (FTC) degli Stati Uniti, che ha recentemente dichiarato pubblicamente che il recente aumento di prezzo e le modifiche ai livelli di Xbox Game Pass avrebbero inflitto “danni ai consumatori”.
In un nuovo documento (via The Verge), Microsoft afferma che la lettera della FTC è “fuorviante” e fornisce un “resoconto extra-record dei fatti. È sbagliato definire questo [Xbox Game Pass Standard] una versione “degradata” dell’offerta Game Pass per console”, afferma Microsoft.
“Il prodotto non offriva la funzionalità multiplayer, che doveva essere acquistata separatamente per un costo aggiuntivo di 9,99 dollari al mese (per un totale di 20,98 dollari al mese). Mentre il prezzo di Game Pass Ultimate aumenterà da 16,99 a 19,99 dollari al mese, e il servizio offrirà più valore grazie a molti nuovi giochi disponibili “giorno per giorno”. Tra questi c’è l’imminente uscita di Call of Duty, che finora non è mai stato disponibile su abbonamento giorno-per-giorno”.
La lettera di aggiunge che la FTC ha “a malapena accennato” al processo relativo all’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft. Il focus del processo, da parte della FTC, era che Microsoft potesse tenere Call of Duty fuori dalle console PlayStation. Secondo la stessa Microsoft, questo non ha nulla a che fare con le modifiche ai prezzi e ai livelli di Game Pass.
“Sebbene la FTC abbia ora cercato di spostare l’attenzione sul presunto mercato degli abbonamenti, la sua lettera non corrisponde alle argomentazioni addotte”, continua Microsoft. “A parte il fatto che è normale che le aziende cambino l’offerta di servizi nel corso del tempo, l’argomentazione della FTC in tutti i suoi presunti mercati si è sempre basata sulla preclusione verticale, cioè sul fatto che Microsoft avrebbe impedito l’accesso a Call of Duty ai rivali e quindi avrebbe danneggiato la concorrenza. Ma anche nel presunto mercato degli abbonamenti, Call of Duty non viene negato a chi lo vuole“.
