Path of Exile Settlers of Kalguur è l’attesissima nuova espansione dedicata all’ormai leggendario Path of Exile, gioco sviluppato da Grinding Gear Games che, da ormai oltre dieci anni, è un punto di riferimento per gli amanti del genere ARPG su Personal Computer e su console. Si, perché mentre tutti gli occhi sono puntati sull’imminente sequel Path of Exile 2.0, in uscita nel corso di quest’anno, ma che già ha fatto capolino in Early Access, Grinding Gear Games stupisce i giocatori fedeli al primo episodio con un aggiornamento decisamente corposo che allunga notevolmente la vita ludica del predecessore. L’espansione Settlers of Kalguur è stata recentemente presentata alla stampa nel corso di un evento chiamato GGG Live, in cui sono state svelate le feature salienti dell’attesissimo settimo expansion pack ufficiale, e che abbiamo seguito per voi.
Un nuovo entusiasmante tassello arricchisce l’universo di Path of Exile
L’appuntamento con Path of Exile Settlers of Kalguur, che ha il codice di produzione Exp update 3.25, è imminente, e vedrà la luce il prossimo 26 luglio su piattaforme di nuova e vecchia generazione, per accontentare un pubblico più amplio possibile. Il Personal Computer in prima fila, ovviamente, che si rivela sempre la sede più confortevole per il titolo, ma anche con pieno supporto a SteamDeck, se amate il gioco da passeggio, oltre che PlayStation 5 ed Xbox Series X|S, le cui versioni, ci assicurano gli sviluppatori del titolo, sono decisamente ottimizzate. Il moderno hardware dei due attuali sistemi Sony e Microsoft è ora pienamente sfruttato, con notevoli novità messe sul campo. Dai tempi di caricamento, notevolmente ridotti e ora molto veloci, fino al perfezionamento delle texture ad alta risoluzione, con assenza di pop-up e nuovi effetti visivi, tra cui spiccano quelli acquatici. Tutto questo grazie ad un nuovo algoritmo specifico dedicato all’upscaling, questa interessante caratteristica rende parecchio a livello visivo, dobbiamo ammetterlo, con un forte miglioramento della risoluzione dinamica, ora molto più nitida ala vista, oltre che ottimizzata in sede di anti-aliasing, un lavoro di raffinazione notevole, che porta avanti un discorso decennale di miglioramento progressivo del codice originale di base. Presentato durante il GGG Live, come abbiamo detto in questa pagina, il nuovo Exp Pack mette sul piatto contenuti notevoli, in attesa del secondo capitolo, costituendo un vero e proprio ponte tra passato e futuro.
Anche le ormai anziane (ma grintose) Xbox One e PlayStation 4 riceveranno però la loro versione, con tanto di supporto specifico per PS4 Pro. Come da tradizione, purtroppo, sono esclusi dai giochi i lidi Nintendo. Come sappiamo, pur ormai sul mercato dal lontano 2013, Path of Exile è rimasto sulla cresta dell’onda per oltre dieci anni, non solo per le sue oggettive qualità ludiche e l’ottima realizzazione tecnica, ma anche grazie alle numerose ed appassionanti espansioni distribuite nel corso degli anni, che hanno aggiunto notevoli contenuti ai primi tre atti della storia narrati da titolo base. Fino ad oggi le sei espansioni uscite hanno regalato ore ed ore di divertimento aggiuntivo ai giocatori del titolo. Sacrifice of the Vaal (2014), basata sulla Regina dei Vaal Atziri, Forsaken Masters (2014), con nuovi contenuti per i Maestri, l’enorme The Awakening (2015), un vero e proprio quarto atto aggiuntivo, Ascendancy (2015), che introduce le sette nuove classi ascendenti, Atlas of Worlds, che presenta l’atlante del mondo oltre che profezie ed essenze, ed infine l’eccezionale The Fall of Oriath, che comprende gli atti dal sesto al decimo, ampliando parecchio la trama. L’attesa per la settima espansione Settlers of Kalguur, quindi, è decisamente forte da parte di tutti i fan dell’universo PoE.
Gli eroici pionieri di Kalguur sono intenti a costruire la città di Kingsmarch e tocca a noi dar loro una mano!
Path of Exile Settlers of Kalguur basa la sua trama principale sulla cosiddetta “Challenge League”, in cui noi giocatori siamo chiamati in causa per dare un aiuto diretto ai Settlers, che come sappiamo sono gli eroici pionieri di Kalguur che hanno il difficile compito di dover costruire e gestire, ormai esuli, un insediamento del tutto nuovo. Si tratta della città di Kingsmarch, sulla quale istituzione si baserà in seguito il complesso tessuto economico del commercio tra Wraeclast e la patria originale, possibile grazie alla realizzazione del porto commerciale. Partendo da un solo edificio, una piccola taverna per disperati situata ai confini del nulla, un compito, quindi, non certo facile! Per fare ciò è necessario impadronirsi pienamente delle tecniche di estrazione di tutte le risorse esotiche, che è possibile trovare in specifici filoni da estrazione, come Oricalco, Bismuto e Ferro Cremisi, ovviamente in location sempre zeppe di nemici. Le attività estrattive e costruttive includono anche l’arruolamento di forza lavoro specifica, tra operai semplici e risorse altamente qualificate, per la costruzione, con conseguente difesa militare della città . La stazione di estrazione mineraria, come il porto del resto, richiede personale, e molta attenzione va dedicata, come facile intuire, alla continua fornitura di cibo per sfamare le unità , disponibile grazie agli slot di campi coltivabili, gestiti dalla contadina Sonya, specifico PNG addetto alle coltivazioni. Un popolo sazio è un popolo pronto ad ogni evenienza.
Le dinamiche di import-export e gestione finanziaria sono appassionanti, e si basano su vendita ed acquisto di valute correnti ed oggetti capitalizzabili, nell’apposito Currency Trade Market, che permette oltretutto di creare ed assemblare tra loro armi ed oggetti speciali, grazie allo specifico Runesmithing Table, con tanto di nuovi tipi di scalpello. Il laboratorio del fabbro Dannig è capace, tra le altre cose, di produrre utilissime rune. La fase gestionale è ottimizzata ed automatizzata in molte delle sue funzioni, con loop specifici auto gestiti dalla IA del gioco, non si preoccupino quindi i meno esperti del genere! La combinazione di oggetti apparentemente diversi può dare vita a nuove ed inusitate armi di difesa ed attacco, starà a noi poter sperimentare al meglio le tante possibilità offerte dal crafting design del gioco. Ovviamente con l’aiuto di PNG specializzati come l’ingegnere Isla o l’esperto di commerci illegali Faustus, sempre pronto a procurarci “sottobanco” cose strane ed impossibili. Ovviamente maggiormente è rara la risorsa, più sarà richiesta una quantità di oro per acquisirla, quindi è bene tirare fuori il capitalista che è in noi.
Path of Exile a massima curvatura, alla ricerca dei suoi limiti ludici in attesa del secondo capitolo
La settima espansione non si limita però alla costruzione della città ed alle ghiotte componenti gestionali, introducendo anche notevoli novità in fase di bilanciamento, con Base Type inediti, nuove Abilità da Mischia, Blocco, Furia, Grida di Guerra, Impalamento, Sanguinamento, Vessilli e Stendardi, un nuovo slot mappa, e nuove Probabilità di Colpo Critico delle Armi, inediti contenuti per l’end-game, oltre a mille piccole e ghiotte novità che vi lasciamo scoprire da soli. Otre alla notevole fase gestionale, infatti, ci sono anche elementi classici combat che richiamano pienamente allo spirito originale del titolo del 2013, sia chiaro. Mischia e combattimento corpo a corpo tra le unità militari sono all’ordine del giorno, ed hanno anche una impostazione, se vogliamo, persino più aggressiva che in passato. Wraeclast non è solo un potenziale partner commerciale, ma resta una minaccia militare molto potente. Qua e là troviamo molte novità introdotte sia in fase di campagna, che in gestione dei dungeon, piccole migliorie, sia ludiche che tecniche, e tanta voglia di sperimentare, rispetto al canovaccio classico dell’opera originale. Davvero un buon lavoro.
Moltissime cose sono variate nella fase di combattimento, e si nota prima di tutte la rimozione del Totem, ad esempio, un sistema di mappe più complesso ed ampliato, oltre che tre nuovi e coriacei boss pronti a renderci la vita difficile. Ma più di tutti si fa notare un PNG malvagio che potrà davvero fare la differenza, ovvero un bandito di nome Sasan che ama assaltare i nostri insediamenti durante la notte, per sottrarre risorse fondamentali, incluso il rapimento di alcuni abitanti degli stessi. Sta a noi decidere se combatterlo con armi bianche, pagare il riscatto richiesto per la liberazione degli ostaggi o lasciarli al loro destino se si tratta di unità “minori” per importanza. Quasi una scelta morale, diremmo. Non mancano le spettacolari abilità speciali, tra cui spicca la possibilità di scatenare una stupefacente tempesta di fulmini sui nemici, che illumina a pieno giorno lo schermo, facendoci restare a bocca aperta. Una espansione notevole, che guarda al passato ma anche al futuro, facendo da ponte tra quello che è stato Path of Exile e quello che sarà . Assolutamente imperdibile per chi ama l’eccezionale universo fantasy di PoE, ovviamente.
Tutte le complesse dinamiche di Path of Exile Settlers of Kalguur introdotte ne fanno, sicuramente, l’espansione più sperimentale mai tentata da Grinding Gear Games, che sta sondando nuovi orizzonti mai tentati prima. Molti elementi proposti dalla settima espansione saranno inclusi come feature salienti del secondo imminente capitolo, caratterizzando questo Expansion Pack come un vero e proprio ponte tra i due giochi. Se siete amanti dell’universo Path of Exile non potete perdere questa espansione che strizza l’occhio ai giochi gestionali, ma che ha al suo interno anche l’immutato spirito originale del titolo. Appuntamento a tra pochissimo, ovvero il 26 luglio prossimo, non solo su PC, ma anche e soprattutto su console di vecchia e nuova generazione, con delle versioni specifiche notevolmente ottimizzate per PS5 ed Xbox Series X|S.Â