Once Human Recensione: oltre l’Apocalissi e non solo

Once Human

Palword, nella fagocitata e vivacissima industria dei videogiochi, รจ stata la sorpresa dellโ€™anno scorso. Once Human, un videogioco ben diverso dai tipici titoli cui siamo abituati, invece segue un altro tipo di approccio, conducendo il giocatore in luoghi lontani e rarefatti, in cui dellโ€™umanitร  รจ rimasto ben poco. Ora, quanti di voi non possono fare a meno di videogiochi survival? In quanti con Rust e millemila produzioni sono rimasti incantati, coinvolgendosi a tal punto da non riuscire piรน a uscirne, divenendo quasi dipendenti dagli stilemi e dagli approcci ludici di tante opere sul mercato? Once Human, in tal senso, espande questo concetto ludico e abbraccia uno stile del tutto nuovo, coinvolgendo, anche in modo preciso, tutte le ottime qualitร  che contraddistinguono produzioni di questo tenore. Lo si comprende al meglio quando si avvia il titolo, superando lโ€™intuitivo tutorial per poi gettarsi a capofitto in un racconto particolareggiato e unico, sorretto da ottime idee e da un game design che preferisce essere essenziale ed essere in realtร  piรน vicino a un single player, invece che a un multigiocatore.

Eppure, Once Human rientra tra i titoli multiplayer che in molti, anche noi, non possiamo fare a meno di consigliare. รˆ strano iniziare una recensione in questo modo, considerando che spesso partiamo in quarta nel raccontare tutto il resto, ma era da tempo che sul mercato non compariva un titolo che, sottolineiamo, non รจ neanche pagare per vincere. Questa รจ probabilmente lโ€™elemento cardine e migliore dellโ€™intero titolo, poichรฉ permette, inoltre, di poter gettarsi a capofitto nellโ€™avventura senza avere dellโ€™equipaggiamento diverso o in piรน rispetto a quello che si sceglie di mettersi addosso. Abbiamo dunque optato su giocare, giocare e giocare finchรฉ ne abbiamo avuto la possibilitร , riuscendo a farci un ottimo personaggio, chiamato Fieroberto, in unโ€™avventura che รจ nata allโ€™interno di un luogo angusto per poi aprirsi improvvisamente, offrendo un videogioco di elevatissima caratura. Quindi, ci siamo immersi talmente tanto a fondo che, per una settimana, non abbiamo giocato ad altro, toccando con mano le sue particolaritร  e, soprattutto, un approccio ludico unico nel suo genere. Cโ€™era davvero bisogno di un titolo in grado di coinvolgere in questo modo, capace di non risultare scontato.

Attraverso il suo game design abbiamo compreso, pur dovendo passare al setaccio informazioni che avremmo preferito di gran lunga tenere per noi โ€“ cosa realmente critica, dal punto di vista etico e morale โ€“ ci siamo gettati a capofitto, non perdendo lโ€™occasione di vantare di un ottimo contesto storico e narrativo che ci ha colpito incredibilmente. E allora abbiamo viaggiato, ci siamo innamorati e non ne abbiamo potuto fare a meno, entrando allโ€™interno di un titolo che, oltre a farci sentire come dei Rick Grimes alla scoperta di un mondo in bilico, ci ha permesso di affrontare il tutto con la pazienza necessaria, dandoci gli strumenti giusti in base alla situazione. Sia chiaro, potrebbe essere scontato, ma da diverso tempo nessun videogioco ha mai effettivamente rispettato i tempi del giocatore in questo modo. Cโ€™รจ da dire che lo abbiamo apprezzato fin troppo, in questa ghiotta occasione.

Non sarร  semplice da sconfiggere, anzi…

Il mondo post-apocalittico di Once Human

Cโ€™era una volta lโ€™umanitร , che aveva usato tutte le risorse della Terra e le aveva esaurite. Ora, niente Death Stranding ma solo una brutale apocalissi che ha portato il mondo intero alla corruzione, costringendo i sopravvissuti a fuggire per non rischiare di morire tra atroci sofferenze. รˆ cosรฌ che parte lโ€™avventura, da un luogo isolato e dalla ovvia creazione del personaggio, cui impiegato almeno unโ€™ora per tesserne le lodi e la fisionomia. Elargiti i classici riti dโ€™iniziazione e le raccomandazioni, lโ€™ho in seguito gettato nel server a mondo aperto del titolo, volando con lโ€™ausilio di unโ€™aquila come un Link qualsiasi della porta accanto, per poi perdermi completamente nella vegetazione. Se da una parte cโ€™รจ un mondo effettivamente selvaggio e imprevedibile, dallโ€™altra cโ€™รจ una realtร  corrotta e brutale. Ci siamo immersi al suo interno adagio, cercando di non farci beccare in modo palese dal resto delle creature esistenti al suo interno. Bisogna dunque fare attenzione a come muoversi, specie quando si compiono i primi passi. Ma procediamo con ordine, da un lore che, comunque, viene al momento raccontata piano piano. Non si tratta intanto di un mondo costruito come gli altri. Esso si genera e si rigenera prendendo la forza dallโ€™essenza della terra, mentre ne consuma la bellezza, e me ne sono reso conto quando ho compiuto le varie missioni al suo interno. Esattamente, quindi, come un MMO della porta accanto, Once Human รจ un videogioco che fa delle dimostrazioni il suo assoluto punto di forza. Ciรฒ si denota sin dalle prime ore, quando ci si approccia alle missioni โ€“ diverse e sempre entusiasmanti โ€“ mentre si deve scoprire un mondo in costante evoluzione.

Partiamo col dire che, proprio un mondo di questo genere, รจ cosa rede affascinante lโ€™intero titolo. Ci siamo persi a esplorare luoghi disabitati, a optare per un approccio contro i nemici in base alle situazioni e a cosa avevamo equipaggiato, mentre cercavamo di non disperdere le energie ma concentrarci unicamente sullโ€™obiettivo del momento. Come accennavo prima, le missioni che si vivono sono sempre diverse e con approcci che vanno compresi. Ci vuole del tempo prima che tutto quanto, anche la cosa piรน piccola, venga appresa a dovere. รˆ cosa abbiamo provato sulla nostra pelle quando abbiamo usato per la prima volta unโ€™arma contundente, consapevoli che da lรฌ a poco la violenza sarebbe stata totale. รˆ tutto partito cosรฌ, infatti: dalla necessitร  di essere letali e di essere migliori. E quanto sangue abbiamo versato per rendercene conto, mentre esploravamo rovine di qualunque genere, non capendo esattamente cosa stessimo facendo. In tal senso, qualche spiegazione in piรน sarebbe stata utilissima per capire al meglio cosa fosse raccontato, ma non possiamo in ogni caso lamentarci: il titolo va dritto al sodo, dettaglia con bravura un mondo in perenne conflitto ed esplora dettagli che non credevamo possibili. รˆ arricchito di tanti elementi che potrebbero piacere a coloro che generano lore anche da una foglia posata in un giardino, in procinto di colorare il mondo.

Con qualche amico รจ meglio!

Costruire, vivere e sparare (o sperare)

Once Human รจ un videogioco free-to-play concentrato unicamente sulla sopravvivenza, la scoperta, lโ€™esplorazione e il crafting. รˆ un tipico survival che, oltre a offrire diversi approcci, predilige offrire al giocatore tutte le carte necessarie per proseguire, spiegando ogni elemento allโ€™apparenza contorto. Costruire una casa per sopravvivere e continuare a fare guai รจ alla base di tutto, poichรฉ permette di immagazzinare risorse da adoperare in seguito, mentre si esplora il mondo complesso e ricco del titolo. Per armarsi con armi da fuoco, reale punto di svolta allโ€™interno del titolo, ci vorrร  un poโ€™. Tuttavia, quando si costruisce qualcosa servirร  attendere del tempo prima di proseguire. Non si tratta di tempistiche esageratamente lunghe, ma Starry Studio รจ stato in grado anche in questo caso di rispettare le tempistiche del giocatore, spingendo al suo massimo nel game design, che รจ davvero di assoluta caratura.

Esso sโ€™incastra tra il TPS, il survival e il gioco dโ€™avventura, ma il tutto รจ concentrato allโ€™interno di un MMO che favorisce anche la cooperazione tra giocatori, in cui la competizione, per quanto necessaria, non prende mai effettivamente il sopravvento sullโ€™essenza lucida del titolo: affrontare il maggior numero di missioni e portare la vittoria a casa, pur rischiando di prendersele. รˆ innegabile, tuttavia, che il gioco non abbia dei problemi, soprattutto dal punto di vista tecnico, anche se questo lo vediamo dopo. Cosa riesce senza esagerare รจ proporre una struttura di gioco che funziona e incuriosisce, permeata peraltro da un sistema ludico appassionante e preciso, a sua volta unito da un contesto che riesce sempre a mantenere alta lโ€™asticella qualitativa, che รจ la reale punta di forza al suo interno. รˆ un videogioco che porta via interi pomeriggi, da quanto รจ appassionante e travolgente, anche se alcune attivitร , superate le prime venti ore, potrebbero cominciare un pochino a far storcere il naso poichรฉ troppo simili. Un problema che, sia chiaro, puรฒ essere comunque affrontato optando per missioni diverse da quelle che esistono.

Dโ€™altronde, lo stesso titolo invita a sperimentare per creare un personaggio capace di affrontare cosa cโ€™รจ al suo interno. Le creature da battere non mancano, cosรฌ come i boss, caratterizzati bene ma, in qualche caso, purtroppo riciclati. Avremmo preferito, in tal senso, una maggiore varietร  degli stessi, ma non potevamo mica aspettarci dal titolo la complessitร  ludica di Remnant II. Va bene lo stesso, citando un grande presentatore italiano.

Farร  molto male. Meglio essere ben preparati a tutto.

Di GPU e temperature

Il nostro PC, configurato a dovere, ha spinto il titolo di Starry Studio al suo massimo, anche se lo stesso, ancora impreciso dal punto di vista tecnico, ha lasciato in alcuni frangenti molto a desiderare. Sia chiaro, la direzione artistica รจ ottima, ma sono presenti in ogni caso delle sbavature. Intanto, anche con una configurazione prestante, Once Human non garantisce i sessanta fotogrammi al secondo, oscillando tra i trenta e i quarantacinque. Complici a volte i rallentamenti dei server, nonchรฉ della mole di aggiornamenti per risolvere qualche bug, il titolo pesa comunque parecchio per la GPU di un qualsiasi PC, sia di fascia alta che di bassa.

Le temperature, che abbiamo controllato con il programma Speecy, arrivano addirittura a toccare i picchi dei settanta gradi. Cioรจ, un numero che, comunque, non รจ troppo considerato il peso invadente di Baldurโ€™s Gate 3 e di opere analoghe. In ogni caso, รจ un videogioco che consigliamo di giocare con settaggi bassi in base alle necessitร , per non rischiare cosรฌ di avere un videogioco esageratamente problematico sulla scheda madre. รˆ dunque meglio far spingere una scheda grafica (meglio se della famiglia delle 3000 o delle 4000) per avere una manovra maggiore in fatto di prestazioni.


Denso, particolareggiato ed entusiasmante dal punto di vista ludico, Once Human รจ un free-to-play che arriva sul mercato presentando un bel game design e un grande insieme di elementi ludici ben incastrati nella sua struttura di gioco. A non esaltare molto รจ ancora il lato tecnico, da rivedere accuratamente e con attenzione anche nel futuro, quando arriverร  il momento di rilasciare delle patch per espandere e migliorare ancora di piรน l’esperienza. Di sicuro, รจ uno dei videogiochi che vanno assolutamente tenuti d’occhio nell’immediato futuro.


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