Oggi, giovedì 18 luglio, presso il cinema Jolly di Bologna si terrà l’anteprima del docufilm “Un altro calcio – Bologna in Champions”, con doppia proiezione, alle 20.00 e alle 21.30. Si tratta di un instant-doc scritto e diretto da Emilio Marrese, realizzato da Genoma Films, prodotto da Paolo Rossi Pisu con Cinzia Bomoll, Marta Miniucchi, Marianna Pini, Antonio Pisu e Matteo Salocchi. L’opera narra le gesta di una squadra di calcio che ha vissuto e fatto vivere ai propri tifosi la stagione più esaltante dei suoi ultimi sessant’anni. Una squadra da sempre indistinguibile dalla città che le dà il nome e dai suoi tifosi. Il regista dipana il racconto attraverso immagini di repertorio tra passato e presente con interviste ad atleti, tecnici, dirigenti, personaggi dello spettacolo e della cultura. Terminato il percorso nelle sale, dopo metà agosto il docufilm sarà disponibile su Sky.
Sinossi:
“UN ALTRO CALCIO” è il modello portato al successo dal Bologna di Joey Saputo: un club sano, serio e organizzato che ha imposto uno stile diverso, raggiungendo la Champions League con perseveranza, programmazione e garbo, anche nelle difficoltà.
“UN ALTRO CALCIO” è il modo di vivere questa passione a Bologna, città che non vuole essere metropoli né provincia, ma capitale – qual è – della cultura, del gusto e del bello: una città che non rinuncia mai, neanche allo stadio, al suo spirito critico, ironico e dissacrante.
“UN ALTRO CALCIO” è il sistema di gioco innovativo proposto da Thiago Motta, allenatore e personaggio atipico dalle grandi potenzialità.
Il docufilm narra il felice incontro tra queste anomalie e peculiarità che ha fatto vivere al Bologna la stagione più esaltante degli ultimi sessant’anni.
Il racconto della moderna favola rossoblù è impreziosito dalle interviste esclusive ai protagonisti (Joey Saputo, Claudio Fenucci, Giovanni Sartori, Marco Di Vaio, Riccardo Orsolini, Lewis Ferguson, Riccardo Calafiori, Remo Freuler, Lorenzo De Silvestri e Alexis Saelemaekers ) e dallo sguardo speciale e insolito dei testimoni scelti.
Dal popolare cantante Gianni Morandi che regala alcuni divertenti aneddoti inediti allo psicoanalista di fama mondiale Stefano Bolognini che analizza le specifiche dinamiche del gruppo, dell’allenatore e anche dei tifosi bolognesi; dallo sceneggiatore Fabio Bonifacci che sottolinea gli aspetti “cinematografici” di questa avventura al critico Walter Guadagnini che ne illumina il lato “artistico”; dal musicista Federico Poggipollini al giornalista e attore Giorgio Comaschi, dagli scrittori Marcello Dòmini e Gianluca Morozzi al regista Paolo Muran, dall’assessore Massimo Bugani allo storico Riccardo Brizzi, dallo sceneggiatore Christian Poli al sacerdote Massimo Vacchetti: da questo coro esce infine una narrazione divertente e originale, come il Bologna di Saputo e il gioco di Motta che cercano di indicare strade nuove al calcio italiano.
Note di regia:
“Questo documentario ha l’ambizione di storicizzare la memorabile stagione vissuta dal Bologna, raccontandola al passato con i toni e la coniugazione di un’allegra favola, perché possa andare oltre le fibrillazioni del presente, ma essere fissata, custodita e riletta anche a distanza di molti anni, con ancora maggior gusto dai tifosi del Bologna e da tutti gli appassionati di calcio, ghiotti di belle storie come questa. Quelle che fanno bene allo sport perché rinfocolano l’universale speranza di avventura. Pasolini chiamava “nostalgia del futuro” questo particolare stato d’animo. Il racconto si rivolge ovviamente ai bolognesi, ma anche a chi fuori può essersi sorpreso di una simile esplosione di entusiasmo per un risultato notevole eppure non così straordinario: il Bologna, in fondo, non ha vinto nulla, se non una scommessa con se stesso. Ma gli intervistati riescono a spiegare perché le emozioni provate siano state tanto intense e inebrianti”.
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