ASUS ROG Ally X Provato: una console sinonimo di potenza

ROG Ally X Provato

Siamo agli albori di una nuova era per il mercato delle console portatili, e nel mentre Nintendo inizia i preparativi per introdurre il suo nuovo gioiellino, i costruttori di PC portatili cercano di giocare d’anticipo proponendo nuove revisioni delle loro bestie da gioco in comodità. Tra le tante, ASUS e nello specifico ROG hanno da poco presentato, sotto le luci del palco del Computex 2024, la nuova versione del loro pezzo da 90: ROG Ally X promette infatti di migliorare la propria offerta seguendo i feedback ricevuti dalla community di appassionati, proponendo una nuova versione della console potenziata in (quasi) tutte le sue caratteristiche. E dopo l’annuncio in quel di Taiwan, siamo stati invitati nel Quartiere Ripamonti di Milano per provare in anteprima la console e farci qualche piccola prima impressione sul prodotto.

La nuova Rog Ally X e la sua scatola viste da vicino!

ROG Ally X: un upgrade più che Premium… di lusso!

Prima ancora di poter mettere mani su ROG Ally X, abbiamo assistito assieme ad altri membri della stampa ad una presentazione dedicata all’introduzione del prodotto nelle sue generalità, per poi passare ad una comparazione con tanto di dati e caratteristiche alla mano tra i modelli precedenti di ROG Ally e questa nuova bestia. In generale, con ROG Ally X ASUS ha preso conto di tutti le critiche e criticità della sua prima versione, espresse non solo dal pubblico ma anche dalla critica specializzata. A cominciare dal nuovo design della scocca in nero e ora adatto a qualsiasi grip e tipo di mano, senza il bisogno di investire ulteriori fondi in cover o supporti di terze parti. A questo si aggiungono delle importanti revisioni al DPad, ora dotato di un design a 8 direzioni, e alle levette analogiche, adesso ancora più longeve e in grado di superare i 5 milioni di cicli senza presentare casi o situazioni di drifting. Stessa filosofia di pensiero anche in termini di I/O all’interno della scheda madre, ora dotata di ben 2 prese USB Type-C 4.0 e Thunderbolt a 10Gbps, permettendo quindi l’utilizzo di ROG Ally X anche come un secondo o terzo PC d’emergenza nel caso lo si collegasse a un monitor compatibile. L’unica cosa, in termini di design che non è cambiata è lo schermo touchscreen IPS da 7 pollici in 1080p dalla frequenza massima di 120Hz, in totale controtendenza verso le alternative della concorrenza che negli ultimi mesi si è spostata verso pannelli OLED più performanti, ma che forse avrebbero inciso ancora di più sul prezzo finale della macchina.

Ma è oltre il lato estetico che ROG Ally X nasconde i magheggi fatti da ASUS nel potenziare le prestazioni in modo significativo e in grado di far valere il prezzo dell’upgrade all’utente finale. Al netto di un processore AMD Ryzen Z1 Extreme che rimane anche in questo caso la scelta top di gamma di ASUS, i maggiori upgrade risiedono nel nuovo banco di RAM da 24GB LPDDR5X-7500 e nella memoria da 1TB PCIe 4.0 NVMe, garantendo sulla carta alte prestazioni e la massima velocità di trasferimento dei file, senza scendere a compromessi dal punto di vista grafico anche sui titoli più moderni. A concludere il pacchetto troviamo un comparto audio rinnovato, con casse stereo più chiassose e dotate di tecnologia Dolby Atmos, e una batteria da 80Wh, garantendo quindi una durata totale delle attività di ROG Ally X doppia rispetto al suo predecessore.

Rog Ally X
La console accesa, con tanto di LED!

Prime impressioni stellari

Nella seconda parte della nostra visita in quel di Milano siamo passati a una prova pratica di ROG Ally X e del suo potenziale, sia in termini di prestazioni dell’hardware, sia per quanto riguarda l’ergonomia generale del computer all’interno di diversi titoli. Il primo di questi è stato The Rogue Prince of Persia, il nuovo metroidvania roguelike ispirato alla famosa IP Ubisoft e sviluppato in versione early access da Evil Empire. Ovviamente non stiamo parlando di un titolo in grado di spingere al massimo le prestazioni di ROG Ally X, ma ci è comunque servito come banco di prova per testare il layout di controlli durante una sessione di gioco su un titolo che richiede input precisi e veloci e che quindi trae molto vantaggio dal grip della nuova impugnatura. Stessa cosa su Guilty Gear Strive, con la levetta analogica che si è dimostrata comoda e funzionale nell’uso sia per quanto riguarda le azioni di neutral game e footsies, ma anche per quanto riguarda l’inserimento di input specifico come la mezzaluna + scatto in avanti per scatenare la mossa speciale “Ventania” di Giovanna durante i match in Modalità Arcade più concitati.

Ma ovviamente il vero stress test è arrivato nel momento in cui abbiamo avvitato le demo di titoli come The Crew: Motorfest e Forza Horizon 4, permettendo a ROG Ally X di scaldare tutti i suoi motori e soprattutto raffredarli in completa efficienza. Grazie infatti al nuovo e rinnovato sistema Zero Gravity Cooling System, non abbiamo percepito problemi o scottature nelle parti più importanti della scocca, le condizioni ideali per sessioni di gioco lunghe e comode anche con titoli esosi in termini di risorse. Sarà interessante invece constatare, in fase di review, se questi presupposti si ripeteranno anche con titoli più impegnativi come Baldur’s Gate 3, Cyberpunk 2077, Hellblade 2 o i vari emulatori molto esigenti come Xenia o RPCS3, che negli ultimi anni dominano i video di prova più popolari sui social. E sebbene non abbiamo avuto modo di poter effettuare particolari benchmark, la sensazione avuta durante la prova di cui vi parleremo nelle prossime righe è quella di trovarci davanti a un dispositivo in grado di far valere ogni centesimo dei 899 euro del suo prezzo consigliato.


Al termine della prova siamo stati molto riluttanti dal separarci dall’ASUS ROG Ally X, un po’ perché tra il gioco, le discussioni, le battute e gli scambi con i colleghi e membri dello staff di ROG, abbiamo passato due orette molto divertenti, e un po’ perché la prima impressione su questo nuovo dispositivo mostra le potenzialità di una console interessante. Partendo dalle fondamenta del modello originale rilasciato lo scorso anno, ASUS ha fatto tesoro dei feedback dell’utenza e sembra averli saputi sfruttare per rivedere un attimo la struttura complessiva di questo PC portatile. Una scocca ergonomica e meno rigida, upgrade sistematici alla dotazione hardware e delle prestazioni da capogiro sono gli ingredienti principali di un prodotto che come upgrade mid-gen di questa nuova era del “PC Gaming in comodità” punta ad ergersi sul trono più alto di tutti e a un prezzo che – guardando le caratteristiche – risulta competitivo e molto improntato a durare per un bel po’ di anni.


 

Game Designer e scrittore, alla fine si è deciso ad aggiornare la propria bio dopo 50 anni di muffa. Perché va bene l'essere "cresciuti a pane e Tekken 2", ma a una certa arriva il momento di "voltare pagina". Non chiedeteli quale sia il suo Final Fantasy o gioco Mega Ten preferito: non ne uscireste vivi!