Karate Survivor

Karate Survivor: come in un film di Jackie Chan

A volte basta un guizzo rielaborativo per creare qualcosa di sorprendentemente funzionale. Karate Survivor di Alawar รจ nato cosรฌ: recupera il concept del picchiaduro a scorrimento, con una grafica pixel art in visuale isometrica, andando a riprendere non solo i classici del genere come Double Dragon, ma tutto l’immaginario cinematografico degli action movie anni ’80 (e ’90), in particolare quelli con protagonista Jackie Chan, innegabile fonte di ispirazione.

Da quel che si nota ammirando il breve trailer di presentazione, scopriamo che l’obiettivo del gioco รจ farsi strada in varie ambientazioni (tetti, cantieri, pub malfamati, addirittura supermercati!) affrontando frotte di nemici a suon di sganassoni: il bello, perรฒ, รจ che non saremo limitati alle classiche mosse da corpo a corpo, ma potremo (e dovremo) industriarci per utilizzare tutto quel che abbiamo attorno trasformandolo in unโ€™arma o un corpo contundente improprio. Le armi improvvisate comprenderanno spazzoloni per le pulizie, fenicotteri di gomma, martelli giocattolo, ma letteralmente ogni elemento di scenario ha qualche interazione possibile: dal classico lancio di secchi e altri oggetti alla spinta di carrelli della spesa, fino ad azioni piรน coreografiche come aprire lo sportello di un frigorifero in faccia a un avversario. Naturalmente, ogni location vanta particolaritร  proprie, cosรฌ come avversari unici: non mancheranno manigoldi piรน duri da abbattere e veri e propri boss di fine livello, da approcciare in maniera strategica.

L’interazione ambientale รจ molto accentuata: come potete vedere dalle condizioni del pavimento del supermercato, le tracce del nostro passaggio saranno variegate.

Come Rush Hour

Il sistema di combattimento รจ pensato per offrire la piรน grande varietร  possibile, con letteralmente centinaia di mosse possibili e concatenabili in combo fino a sei colpi su bersagli multipli. L’effetto cinematografico รจ garantito dall’imprevedibilitร  e dall’elemento sorpresa: vi ritroverete spesso a improvvisare con quello che avete a disposizione nelle vostre prossimitร  e questo renderร  l’azione sempre diversa. Non รจ ancora ben chiaro se la struttura sarร  quella โ€œfissaโ€ di un picchiaduro a scorrimento classico alla Final Fight o proporrร  una qualche sorta di meccanica roguelite, magari con una proceduralitร  nella distribuzione degli oggetti e del mobilio nei quadri: รจ stato ad ogni modo accertato che sarร  presente una progressione delle abilitร  del personaggio, che raccoglierร  punti esperienza al fine di sbloccare e padroneggiare sempre nuove abilitร  e, di conseguenza, nuovi strumenti d’offesa e difesa del suo arsenale.

Lo stile generale รจ tutt’altro che serio, ad ogni modo: a meno che la storia non presenti elementi particolarmente drammatici ancora tutti da scoprire, siamo dalle parti delle action comedy alla Rush Hour, con situazioni bizzarre e brutti ceffi molto stilizzati nel loro essere minacciosi. A livello grafico, tutto ciรฒ si concretizza in maniera puntuale e distintiva, quindi siamo molto curiosi di vedere il risultato finale.

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