Killer Klowns from Outer Space The Game Recensione: ridi, pagliaccio!

Il mese scorso gli sviluppatori di Illfonic ci offrirono la possibilità di provare in anteprima Killer Klowns from Outer Space The Game, titolo che fin dal nome dichiara spassionatamente il filo diretto con il film di culto dei tardi anni Ottanta. A suo tempo avanzammo alcune perplessità, a fronte tuttavia di una serie di elementi molto convincenti; la recensione che state leggendo pone (per il momento) un punto sulla vicenda, salvo eventuali aggiornamenti futuri che comunque immaginiamo possano modificare solo marginalmente le carte in tavola. Vi anticipiamo già (come fatto anche nell’anteprima mensile) che Killer Klowns from Outer Space The Game non è praticamente cambiato di una virgola dalla nostra sessione di prova, e che si riconferma un prodotto più che indicato per gli amanti degli orror e per i multiplayer asimmetrici online. Se poi vi piacciono anche i clown, beh… avete appena trovato il gioco della vostra vita. Leggere per credere (e per avere paura).

Clown dallo spazio profondo

Arrivano i clown dallo spazio e vogliono mangiare gli umani – novelli vampiri, sulla scia anche di diverse “visioni” raccontate da Stephen King. Sembra il risultato di un delirio febbrile, e invece è la trama di Killer Klowns from Outer Space, film che certamente viene ricordato come “cult” anche e soprattutto in virtù della sua bruttezza (e va bene così). Illfonic, sviluppatore più che esperto nella filosofia dei multiplayer asimmetrici online, ha scelto proprio la pellicola degli anni Ottanta come “volto” (e pure “sostanza”) del suo nuovo videogioco; ed ecco qui Killer Klowns from Outer Space The Space, che riparte da atmosfere, personaggi e spunti del film, puntando a un gameplay il più possibile fresco e immediato, al di là delle ovvie necessità conservative – poiché tutto si può innovare, ma il confine tra innovare e snaturare spesso rischia di diventare molto labile.

La divisione netta in buoni e cattivi, nonché l’atmosfera di riferimento, si rivelano gli aspetti principali che potevano essere ereditati da Killer Klowns from Outer Space The Game senza soluzioni brusche. Difatti i giocatori possono impersonare o i clown o i semplici esseri umani (ragazzini di entrambi i sessi); i protagonisti, a prescindere dalla fazione, si ritrovano ad utilizzare le armi viste nel film, o comunque un arsenale che attinge a piene mani dall’immaginario di quello specifico contesto narrativo; da ultimo, le ambientazioni sono proprio quelle, e comunque tutte caricaturalmente, grottescamente “clownesce” – come ci si aspetta sin dalla copertina. Prima di ogni altra cosa, e prima ancora del film in sé, Killer Klowns from Outer Space The Game è un videogioco sulla paura dei clown e dei parchi di divertimento, già affrontata in innumerevoli franchise. A prescindere che vi piaccia la pellicola o meno, già questi spunti potrebbero attrarvi.

Il gameplay di Killer Klowns from Outer Space The Game

Killer Klowns from Outer Space The Game è un titolo multiplayer online di tipo asimmetrico: in ogni partita si scontrano casualmente sette giocatori (gli esseri umani) contro altri tre (i clown). Esattamente come in “guardie e ladri”, il compito degli esseri umani è quello di riuscire a sfuggire da una delle cinque di mappe di gioco predisposte da Illfonic; quello dei tre clown è, invece, di impedirglielo. Ognuna delle sue fazioni ricorrerà, per riuscire nell’intento, a tutti gli oggetti utili disponibili sulla mappa di gioco; a strategie personali e attuate in sinergia con i compagni; alla conformazione della mappa stessa, che partita dopo partita verrà memorizzata nelle sue possibilità e potenzialità. Non è quindi possibile giocare offline o da soli, anche se, in caso di mancanza di giocatori, sono stati predisposti dei bot per “completare” i match online. A onor del vero, l’intelligenza artificiale – stando a quanto visto fino ad oggi – non brilla particolarmente, e permette subito il riconoscimento della natura del partecipante.

Come in tutti i giochi di questo tipo, le possibilità legate al gameplay non sono equilibrate (e non potrebbe essere altrimenti). I ragazzi sono semplici esseri umani: possono utilizzare armi, raccogliere strumenti utili, curarsi, mangiare, correre; ma sono pur sempre umani. I clown, invece, costituiscono la fazione “con i poteri”. Innanzitutto non possono morire, ma al più finire storditi; e anche dopo tre stordimenti di seguito, la loro “eliminazione” necessita di un minuto di cooldown per permettere il ritorno in campo. Oltre all’immortalità, i clown dispongono di gadget incredibilmente sofisticati (e fuori di testa) utili a individuare gli esseri umani, stordirli, catturarli e trasformarli in bozzoli di zucchero filato, per poi assorbirne l’energia vitale. Come se non bastasse, ognuno di essi – perché si suddividono in classi – possiede capacità e abilità specifiche, che rendono la squadra di clown letteralmente letale se gestita con consapevolezza da parte dei giocatori. Anche gli umani sono divisi in classe, ma le differenze appaiono in questo caso molto secondarie (più salute, più danni, maggiore velocità).

Potenziale e limiti

Killer Klowns from Outer Space The Game è un titolo divertente, immediato e molto strategico – oltre che, nei limiti, anche angosciante. Restiamo convinti che possieda un potenziale enorme, sia nella gestione interna delle varie classi (umani e clown), sia nella competizione tra le stesse. Nulla può davvero essere dato per certo in una partita: le vie di fuga degli umani, ad esempio, possono bloccarsi dopo tre evasioni, costringendo tutti gli altri a trovare un’altra via; i clown diventano ogni minuto più forti, sbloccando abilità secondarie; e su tutto e tutti regna la possibilità della clownapocalisse finale, che segna il game over per gli umani allo scadere del timer. Anche le mappe sono state pensate in modo molto intelligente, dal punto di vista di nascondigli, oggetti, punti di rigenerazione e di fuga. Da ultimo, i mini-giochi per gli umani sono una vera e propria chicca: una volta eliminati, è possibile continuare a supportare chi è ancora in partita, tramite il completamento di mini-game a tema circo.

Allora, potreste logicamente dire voi, dov’è il problema? “I problemi”, sono fondamentalmente due. Innanzitutto il divertimento offerto è polarizzato sulla componente clown, c’è poco da fare. Giocare nei panni di un clown è molto più appagante e ricco di possibilità sfiziose, rispetto ai semplici umani; non che questi ultimi non facciano sempre le stesse cose come i clown, semplicemente la loro gestione è molto più standardizzata rispetto ai nemici venuti dallo spazio (e ha senso, tenendo conto della “follia” alla base del titolo). Il secondo problema è invece legato al materiale offerto: con una sola modalità di gioco e appena cinque mappe, già dopo le prime 10-12 ore di gioco Killer Klowns from Outer Space The Game sembra che abbia mostrato tutto ciò che aveva a disposizione da mostrare. Ed è onestamente un peccato, perché lavorando sui contenuti in modo costante – e soprattutto offrendo una progressione degna di questo nome – il titolo di Illfonic potrebbe intrattenere per un numero spropositato di ore.

Killer Klowns from Outer Space The Game è un buon multiplayer asimmetrico online, che farà la felicità soprattutto degli amanti degli horror, dei clown e dell’omonimo film cult degli anni Ottanta. Se in passato vi hanno convinto produzioni come Friday the 13th The Game e Ghostbusters Spirits Unleashed, non c’è davvero ragione per dubitare della stessa filosofia applicata all’ennesimo “nome importante”. Certo, il divertimento per ora è “localizzato”, e riguarda principalmente il gameplay dei clown: ma in futuro, anche con l’aggiunta di contenuti inediti e di un buon sistema di progressione, le cose potrebbero cambiare. Terremo d’occhio l’ultimo prodotto Illfonic per voi: ora come ora convince, ma può dare molto di più.