Oramai disponibile da oltre un mese su Steam ed Epic Games Store, la versione Director’s Cut di Ghost of Tsushima ci ha sorpresi! Ne avevamo già parlato nella nostra recensione, elogiando l’ottimo lavoro di Nixxes Software a livello tecnico, che era riuscita (pur sacrificando alcune feature come il Ray tracing) a creare un vero e proprio piccolo gioiellino tecnico. Non che sia ovviamente un compito difficile, considerando che la versione originale del titolo girava su PlayStation 4, ma in un’epoca in cui la maggior parte dei giochi per Steam ed Epic Games non riescono a centrare l’obiettivo di uscire senza un’ottimizzazione adeguata, era già stato un traguardo.
Post patch correttive, però, è tempo di tornare all’analisi del gioco vero e proprio. E dunque, armati di due PC e due configurazioni differenti, abbiamo deciso di effettuare qualche benchmark eseguendo alcune catture per riuscire a capire effettivamente quali siano i limiti tecnici e i risultati di Ghost of Tsushima su PC. Ecco dunque le nostre prime analisi, post patch di Nixxes Software.
Come abbiamo eseguito i test
Per permetterci di eseguire i test, ci siamo serviti di una copia originale di Ghost of Tsushima Director’s Cut, fornitaci dall’editore in fase di recensione. Abbiamo successivamente condiviso l’account Steam e abbiamo utilizzato due PC differenti: il primo è la build utilizzata per la recensione, che si colloca tra un PC di fascia media e uno di fascia alta. Il secondo, invece, è un PC high-end, più performante rispetto al primo. Si è trattato di un processo necessario, per riuscire a capire esattamente come potesse girare il gioco su due configurazioni diverse ma che condividono più o meno lo stesso obiettivo, ovvero quello di regalarci un’esperienza di gioco performante e soddisfacente.
Una volta effettuata la condivisione della libreria, abbiamo utilizzato alcuni strumenti e programmi che ci ha permesso di eseguire delle catture per l’analisi del frame rate. Abbiamo dunque effettuato tre test differenti su tre/quattro parametri diversi. Nel caso specifico di Ghost of Tsushima, ci siamo concentri sui preset medio, alti e super, con l’impostazione del DLSS tra qualità e prestazioni. Ogni singola cattura è stata poi effettuata per tre volte, per essere sicuri di azzerare qualsiasi tipo di possibilità di errore e i test sono stati effettuati solamente con i giochi in background e ignorando qualsiasi altro tipo di applicazione.
Ghost of Tsushima Director’s Cut: il test su una build medio/alta
Il primo test di Ghost of Tsushima è stato effettuato sulla stessa build utilizzata per la recensione della versione PC. Di seguito le specifiche tecniche:
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CPU: Intel Core i5-10400F
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GPU: NVIDIA GeForce RTX 3060 Ti
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RAM: 16GB DDR4
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SSD: NvmE Kingston 1TB M.2
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Monitor: Samsung Odysessy G50A QHD
Come primo test, abbiamo lanciato il gioco sfruttando il DLSS e lasciando le varie impostazioni su settaggi preimpostati in Alto e preset medio. I risultati sono stati decisamente soddisfacenti.
Come è possibile vedere dall’immagine delle nostre capture, sulla build indicata poco sopra abbiamo riscontrato degli ottimi risultati, mantenendoci su una media di circa 100 frame al secondo impostando il DLSS su Qualità e i present su Alto e Medio. I risultati variano ovviamente in base all’area e alla zona (zone più tranquille o zone con presenza di più elementi/nemici), ma in generale il gioco è riuscito a rendere decisamente bene.
Ghost of Tsushima, il test sulla build alta
Il secondo test di Ghost of Tsushima è avvenuto su una build che presenta componenti di fascia molto più alta, di cui elenchiamo la configurazione poco più in basso. Si tratta di una build dotata di una nuova GPU GeForce RTX 4070 di ultima generazione, equipaggiata con 16GB di RAM DDR4 e una nuova CPU Intel 13600-K. Di seguito la configurazione completa:
- CPU: Intel 13600K
- GPU: NVIDIA GeForce RTX 4070
- RAM: 16GB DDR4
- SSD: Nvme Gen 4 M.2 5000MB
- Monitor: ASUS VG27B 2K
Come è possibile vedere dall’immagine sottostante, il primo preset si riferisce al gioco avviato in qualità Super con DLSS impostato su qualità. Con un average di 191 frame al secondo (91 fps in più rispetto alla build precedente), il titolo risulta ovviamente molto stabile. La seconda e la terza cattura, invece, mantengono sempre lo stesso preset ma con il DLSS impostato su bilanciato e su qualità. Un lavoro decisamente egregio, che ci permette di godere di Ghost of Tsushima nella sua totale bellezza. A permetterci di raggiungere questi risultati è stato il DLSS, che ci ha consentito di poter modellare l’esperienza di gioco con i preset più importanti ed esosi a livello di risorse.
Questi benchmark dimostrano che la versione PC di Ghost of Tsushima è decisamente un capolavoro. Si tratta probabilmente non solo di una delle migliori conversioni tecniche mai viste da parte di Sony, ma anche di uno dei migliori prodotti del 2024 che ha debuttato su PC. Un’ottima notizia per tutti coloro che attendevano di poter giocare l’avventura di Sucker Punch in quella che potrebbe essere, a tutti gli effetti, la versione migliore, anche sopra a quella PlayStation 5. Peccato solo per l’assenza del Ray tracing, che avrebbe potuto regalarci scorci ancora più mozzafiato. Resta comunque un’esperienza decisamente solida, segno che Nixxes Software è riuscita nel suo intento, ovvero quello di realizzare un’ottima conversione. Potete giocarlo tranquillamente.