AMD afferma che la natura competitiva delle sue GPU Instinct ha fatto sì che NVIDIA si impegnasse a fondo con la propria roadmap AI, ma il team rosso non ha intenzione di andarci piano in futuro. I dettagli provengono da un’intervista di CRN a Forrest Norrod, Executive Vice President e General Manager del Data Center Solutions Business Group di AMD, il quale afferma che sono stati AMD e la sua roadmap di GPU Instinct a far sì che NVIDIA spingesse forte il pedale dell’acceleratore sulla sua roadmap di AI per Data Center, che ora è passata a una cadenza annuale. Non solo NVIDIA, ma anche AMD e Intel hanno deciso di adottare una cadenza annuale e di salire sul carrozzone dell’intelligenza artificiale, senza fermare lo slancio iniziato nel 2023.
Forrest afferma che il segmento dell’intelligenza artificiale continua a evolversi a ritmo sostenuto e che, grazie all’impegno di Lisa nel segmento dell’intelligenza artificiale, l’azienda si sta assicurando di soddisfare la domanda dei clienti attraverso continue innovazioni sia sul fronte del silicio che su quello del software. L’azienda ha messo a punto la sua solida suite di software ROCm per i data center e i consumatori e di recente ha presentato un vasto portafoglio di acceleratori Instinct AI che saranno disponibili fino al 2024-2026 sotto forma di serie MI325, MI350 e MI400.
Il commento più interessante di Forrest riguarda la recente spinta di NVIDIA, che accelererà la propria roadmap con Blackwell quest’anno, Blackwell Ultra l’anno prossimo e gli acceleratori Rubin di nuova generazione e il loro seguito Ultra rispettivamente nel 2026 e nel 2027. Forrest afferma che NVIDIA ha premuto il pedale dell’acceleratore dopo il momento “Holy Crap” rappresentato dal lancio di Instinct MI300 di AMD. Afferma che NVIDIA ha “deliberatamente” premuto sull’acceleratore, cercando di bloccare loro e tutti gli altri dal segmento dell’intelligenza artificiale, ma la lotta è in corso e AMD non si tirerà indietro tanto presto.
