Black Desert Online: l’anteprima di Vmag

Ormai è passata poco più di una settimana dalla conclusione della closed beta di Black Desert Online e ciò che ci ha lasciato è, certamente, tanta attesa e tante aspettative per un titolo che, a conti fatti, vale la pena di giocare. Devo essere sincero, mi aspettavo che Black Desert Online mi avrebbe “sconvolto positivamente” in modo più accentuato di quanto, in realtà, ha fatto. Andiamo però con ordine e cerchiamo di carpire gli aspetti positivi e negativi di questo nuovo e tanto atteso MMO. La prima cosa che salta all’occhio, come in ogni MMO che si rispetti, è la creazione del proprio personaggio: sebbene la scelta degli outfit non sia così vasta (circa una quindicina di capigliature per intenderci) la possibilità di cambiare ogni minima parte del nostro corpo è assolutamente curata fin troppo bene, tanto che banalmente ho perso circa un paio d’ore nella creazione del mio personaggio. A conferma di quanto detto, ecco di seguito il video della nostra bravissima Graphic Designer Camilla Maccagnano che ci mostra per filo e per segno come spendere al meglio tempo e fantasia nella creazione del nostro alter ego digitale.

Ciò che mi ha colpito è la narrazione di fondo del gioco. Si sa, negli MMO non ci si concentra sulla storia nella maggior parte dei casi, ma quella di Black Desert si segue molto agevolmente grazie anche alle cut scene molto ben rese. La nostra avventura inizia con l’arrivo di uno spirito che sveglierà il nostro personaggio privo di sensi e lo spingerà ad aiutarlo per riacquisire la sua forma originale; egli, infatti, non è altro che una creatura molto antica che ha perso la sua forza e la sua forma originale. Lo spirito sarà anche una delle fonti da cui prenderemo le missioni da svolgere e, in media, sono anche quelle più difficili. Le missioni rispecchiano molto la natura koreana del gioco poiché spenderemo molto tempo ad uccidere e uccidere ( e uccidere) mostri per salire di livello e per continuare la nostra avventura. Se avete molto tempo a disposizione e siete amanti degli MMO e del farming, questo è il vostro gioco.

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Ecco lo spirito nella sua non più smagliante delle forme.

Ed eccoci arrivati al punto critico. Le meccaniche di combattimento e le classi dei personaggi. Un punto più che positivo su cui voglio soffermarmi è la possibilità di combinare veramente tantissime abilità tra di loro, creando una catena di attacchi che sono tanto efficaci quanto spettacolari da vedere. L’albero delle abilità inoltre è estremamente vario e comprende sia abilità attive che passive; queste ultime vanno ad aumentare le caratteristiche base del personaggio che stiamo usando, ossia vita massima, potenza di attacco o capacità di difesa. Tutti i personaggi hanno una barra della stamina che viene consumata, più o meno velocemente, quando si fa uno scatto o delle azioni “acrobatiche” (salto, scalata, ecc.).

Durante la beta mi sono focalizzato sull’utilizzo di diverse classi, ma in particolar modo ho sperimentato la classe del guerriero: quest’ultimo è “bloccato” solo per i personaggi di sesso maschile e, come da tradizione, è armato di spada e scudo o di spadone a due mani. Le abilità sono per lo più ad area e con le giuste combinazioni si riesce anche a radunare ed uccidere decine e decine di mostri. Il guerriero è una classe ben bilanciata sia dal punto di vista offensivo che difensivo e per utilizzare le sue abilità consuma la “barra di azione” che sta a sostituire quella del mana.

Divertente è anche la maga (il cui aspetto standard ricorda molto Yennefer di TW3), la quale però è piuttosto sbilanciata sulla potenza di attacco, a discapito della resistenza e degli HP (Health Points) massimi. La maga ha una mobilità notevole e molti dei suoi attacchi sono corpo a corpo, tra cui l’attacco di base. Lo stregone è la nemesi maschile della maga e anch’egli ha una potenza di attacco elevata ma poca vita massima. Il berseker è la classe che più si concentra sul disabilitare il nemico e ad attaccarlo grazie alle sue doppie asce, mentre la sua vita lo rendono un semi-tank di tutto rispetto.

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“La volontà degli antichi” ci guiderà.

Devo essere sincero, però, su un punto: sarà che il mio personaggio era molto simile a Geralt di Rivia (maledetto fanboy), ma, come ho scritto anche precedentemente, l’ambientazione di gioco mi ricordava non poco quella di The Witcher 3. Dai paesaggi ai mostri da uccidere, dalle città alle atmosfere date dai fenomeni atmosferici. Probabilmente è un caso, ma per chi si è imbattuto nell’ultimo titolo firmato CD Projekt può effettivamente notare la somiglianza. L’unica cosa non in sintonia con ciò che ho appena detto è che i tratti orientaleggianti dei personaggi stonano un po’ con l’ambiente circostante che, a mio avviso, è molto più vicino al mondo occidentale.

In fine, possiamo dire con certezza che Black Desert Online è un gioco che va provato e approfondito in tutti i suoi aspetti, dal PvE al PvP che purtroppo non ho potuto ben analizzare. Se volete pre-ordinare il gioco potete farlo cliccando qui. Preparatevi ad immergervi in un lungo viaggio.