Hard West: la recensione di VMAG

Quanto amiamo Devolver Digital? Tanto. Capace di portare alla luce segreti tesori indipendenti ci fa divertire ormai da anni con titoli fuori dalle righe, adulti e assolutamente solidi tecnicamente. Sia che si parli di Luftrausers che di Hotline Miami 2, passando per The Talos Principle. E’ praticamente una Rockstar in 2D. Una gioia per noi target 24-35!

Siamo di nuovo qui a recensire un prodotto marchiato doppia D, quell’Hard West che a me e il buon Benny stupì tanto alla presentazione alla GamesCom 2015 da lasciarci il ricordo vivido in testa fino a fine manifestazione, con la voglia di metterci le mani sopra quanto prima. Da fan di XCom non abbiamo saputo resistere ad una rivisitazione in chiave western delle meccaniche che hanno fatto grande lo strategico a tema alieni, individuando subito e in maniera netta la firma dello stile Devolver. Hard West non è solo l’XCom dei gran canyon, è una storia western di lotta per la sopravvivenza intrisa di violenza, sangue e misticismo. Una caratterizzazione che ci ha conquistato.

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Nella campagna tutte le storyline hanno un complesso intreccio…

Il West è terra di conquista per i nuovi americani, una terra inesplorata colma d’oro, e l’oro si sa, porta all’odio. Le cittadine sorte come funghi un po’ ovunque sono abitate sia da gente onesta che cerca di tirare avanti, sia da banditi col grilletto facile pronti a farci la pelle per due spicci. In tutto questo marasma, storie di culti a divinità oscure serpeggiano tra la sabbia e nella mente dei più deboli… In tutto ciò vivremo le storie di diversi protagonisti che da una parte all’altra dell’Ovest degli Stati Uniti compiono il loro percorso e le loro scelte, intersecandosi prima o poi inevitabilmente. Hard West si differenzia dal principale riferimento di XCom non proponendo una campagna molto generica e personalizzabile dal menu iniziale ma la incastra in una trama ben definita e più malleabile nelle scelte una volta inoltratisi a fondo, tramite scelte di gameplay che si ripercuotono in maniera effettiva sulla trama e il comportamento dei protagonisti. Spoilerarvi qualcosa? Col cacchio. Al massimo posso dirvi come inizia la campagna per darvi un’idea del grado di maturità della trama del primo protagonista: vostra madre viene rapita da spietati banditi e con vostro padre ritroverete la sua testa in un baule.

Proseguire nella storia di Hard West vuol dire muoversi nella mappa di gioco esplorando i luoghi che scopriremo man mano, che siano cittadine di poveracci o miniere d’oro da esplorare, incappando sicuramente in qualche battaglia con i perfidi banditi per un motivo o per l’altro. Sarà possibile incontrare stranieri e nuovi personaggi, e acquistare elementi utili agli scontri, tutti dal sapore tipicamente western. Il punto debole del gioco si palesa fin da subito ai nostri occhi: anche se le cutscene con illustrazioni animate fanno il loro sporco dovere (spesso è la Morte a raccontarvi cosa accade…), grazie anche ad un comparto sonoro non eccelso ma perfettamente adeguato al contesto, dover seguire la narrazione tramite poche righe di testo risulta troppo poco emozionante, dato che anche eventi molto importanti si snoccioleranno in una piccola finestra con qualche frase e bel disegno. E’ questa la grande pecca che dobbiamo sopportare giocando ad Hard West, che possiamo si giustificare dati i natali del titolo tramite il crowdfunding di Kickstarter, per poi arrivare sui lidi di Devolver, ma è innegabile che la natura del gameplay ne risenta e con esso l’immersione e il divertimento.

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Muovendo il cursore ci sposteremo di luogo in luogo

Passando all’azione vera e propria, quella strategica, a turni e ricca di abilità, le soddisfazioni non mancano di certo. Se avete amato XCom o simili qui vi sentirete subito a vostro agio e pronti a sfruttare tutte le varianti offerte dal titolo rispetto alla formula più conosciuta. Il movimento sulla zona di battaglia si compone dei classici fase 1 e fase 2 in cui dopo la prima possiamo anche effettuare un’azione mentre nella seconda solo compiere uno spostamento più lontano. Non è possibile mettersi in guardia, sparando ai nemici che si spostano all’interno della nostra visuale, ma è stato sostituito da un’area circolare intorno al giocatore o al nemico dove si viene automaticamente attaccati. Rende le cose un po’ più difficili, ed è questo che vorrete se sceglierete di giocare ad Hard West. Bella la possibilità di interagire con elementi dello scenario per creare coperture, come alzare lo sportello di una cantina, ma sono ben pochi numericamente e sa un po’ di spreco pensando a quanto invece potesse essere sfruttato a favore di un gameplay ancor più divertente e profondo in tattica. La parte del leone la fanno però le abilità speciali dei personaggi: come detto il sovrannaturale è cosa comune in questa versione del selvaggio West, e vedere i nostri che fanno uso di tecniche che vanno oltre il reale è la marcia in più che regala azioni imprevedibili e conclusioni mai troppo scontate, oltre che un’atmosfera davvero speciale a tutto il titolo. Ne giovano anche gli ambienti di gioco che spesso ci faranno avventurare in lugubri luoghi di morte o strane stanze adibite a camere rituali. E tanto altro ancora. Ancor prima della battaglia avrà luogo la preparazione dei vostri “soldati” e il potenziamento tramite la scelta di design che più ho apprezzato: il poker! Avete mai visto un deserto con case di legno, banditi armati, vacche e sceriffi senza carte da poker? No, ovviamente e anche in Hard West c’è spazio per giocare con cuori, quadri, fiori e picche. Ad ogni carta corrisponde un’abilità unica attribuibile al vostro personaggio che potrà avvantaggiarsene in battaglia (iconica ormai “Ricochet” che permette di far rimbalzare un proiettile sul metallo e colpire di sponda un nemico), ma non è finita qui: combinando le carte con i punteggi del poker reale, le abilità si potenzieranno ulteriormente, aggiungendo una nuova dimensione nel pensare a come approntare l’uno o l’altro protagonista. Pensate ad esempio a voler assegnare l’abilità di colpo letale al quello più preciso, ma la stessa carta potrebbe far chiudere un tris ad un altro per avere altri potenziamenti… questo è solo un esempio su come vi divertirete a sfruttare combinazioni e statistiche. Semplice e geniale.

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Togliete gli assi dalle maniche… in Hard West non si bara!

In conclusione possiamo dire che Hard West è un degno titolo strategico che può regalare tante e tante ore di divertimento e di sfida anche ai giocatori più navigati del genere, che troveranno elementi innovativi e appassionanti con cui definire una tattica perfetta e superare anche le difficoltà più ardue (muore un personaggio chiave e dovete ricominciare tutto da capo? C’è anche quello). Anche chi non ha mai giocato un titolo di questo tipo può approcciarsi  alle semplici ma efficaci meccaniche che si apprendono in poco tempo in una curva di difficoltà amica. Per meno di 20€ su Steam e con i saldi appena cominciati… sarebbe un peccato non approfittarne per vivere una nuova avventura tra sabbia, pistole, sangue e spiriti maligni.

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