A novembre i fan della storica saga targata Ubisoft potranno finalmente dilettarsi con il nuovo capitolo ufficiale, Assassin’s Creed Shadows. Annunciato negli scorsi mesi con un breve filmato, che svelava i primi dettagli, in modalità cinematografica, su protagonisti ed epoca storica di riferimento, Ubisoft è tornata a mostrare il gioco vero e proprio in occasione del recentissimo Ubisoft Forward. Grazie a un nuovo filmato di approfondimento – questa volta dalla durata di circa venti minuti – abbiamo potuto ammirare Assassin’s Creed Shadows in azione, conoscendo finalmente come “apparirà” nel motore di gioco utilizzato per lo svilupppo; in che modo saranno gestiti i due protagonisti principali (cosa che andrà poi chiarita, ovviamente, in sede di recensione); quanto e come è cambiato il rapporto tra combattimento e fasi stealth, nodo cruciale su cui si è sviluppata la saga negli ultimi dieci anni. Siamo qui, dunque, per raccontarvi il tutto in una nuova anteprima: l’incontro con il Giappone feudale, infatti, è più vicino che mai.
Bellezza giapponese: l’esplorazione di Assassin’s Creed Shadows
Il filmato introduttivo dell’Ubisoft Forward comincia con uno dei due protagonisti, Yasuke, che esplora a cavallo il territorio circostante l’insediamento di Fukichiyama. Il villaggio sembra infatti trovarsi in una soluzione molto delicata, perché il signore locale – ormai diventato un corrotto – non guida più il centro all’insegna dell’equità e della giustizia, ma approfitta della propria situazione di potere per vessare la popolazione. La giustizia, nelle vesti di Yasuke, e più tardi della sua comprimaria, non tarda ad arrivare. I primi minuti sono dedicati a uno degli aspetti centrali di ogni Assassin’s Creed che si rispetti: l’esplorazione di un mondo credibile e affascinante, ricostruitio con dovizia di dettagli e particolari che da soli costituiscono un buon 50% dell’intera offerta proposta dagli sviluppatori.
Già in questi primi momenti, benché Ubisoft ci tenga a sottolineare che non ci troviamo alle prese con la versione definitiva del titolo, abbiamo a disposizione tutta una serie di dettagli, contenuti e spunti che ritroveremo nel prodotto finale, e che mostrano ancora una volta la meticolosità – arcinota – del franchise. Non solo il Giappone è (storicamente) credibilissimo nella sua ricostruzione, ma la dovizia di dettagli è tale da lasciare piacevolmente sorpresi, dalle animazioni di animali, persone ed elementi vegetali all’interazione degli stessi con l’ambiente circostante. Naturalmente molto è stato “riciclato dal passato”, per esempio la reazione dei semplici NPC al comparire di Yasuke o al suo spostarsi nel centro cittadino; ma vi sono anche elementi nettamente migliorati, quali ad esempio la cura per le espressioni facciali e le animazioni durante il combattimento, almeno per quanto abbiamo visto finora (e sì, naturalmente teniamo a mente che il video mostrato presentava gameplay registrato su PC).
Il combattimento: la via della forza, la via del samurai
La scelta di presentare i primi momenti di gioco nei panni di Yasuke è contestuale alla valorizzazione di un doppio sistema di combattimento, il primo basato su armi pesanti, il secondo sul combattimento più leggero ed elegante dei samurai. Qui abbiamo notato dei significativi miglioramenti, anche semplicemente visivi e nel feedback delle armi, rispetto al passato: la differenza tra i due momenti è davvero rilevante, e si avverte la “pesantezza” del primo stile di lotta (per ora basato esclusivamente su una gigantesca mazza a due mani) contro la rapidità ed eleganza della sottile katana. Cambia anche la gestione dei tempi di recupero e di attacco, per verificare con dovizia di particolare i quali, tuttavia, dovremo necessariamente attendere di provare con mano Assassin’s Creed Shadows. Sarebbe interessante anche poter dare una prima occhiata in assoluto all’inventario, per avere un’idea di quante armi saranno in generale disponibili, come cambieranno l’approccio agli scontri all’arma bianca, e in che modo agirà la personalizzazione “giapponese” (che potrebbe, per ovvi motivi, essere più profonda rispetto a quanto visto in passato).
L’eredità di For Honor, altro titolo targato Ubisoft, è ben presente in queste fasi, e i rimandi all’altro titolo (bistrattato) di casa Ubisoft ci sembrano più che scoperti. Resta il fatto che, anche così, Assassin’s Creed Shadows non sembri un titolo più tecnico dei precedenti: torna il sistema di mosse speciali e abilità da attivare, indicate in basso a destra sullo schermo; e si gestisce il tutto, ancora una volta, con attacchi leggeri, pesanti, parate e una barra della resistenza/destrezza immediatamente sottostante a quella della salute (in giallo). Insomma, innovazione sì, ma “contenuta”, almeno per quello che si vede finora – e non necessariamente questo deve essere un male, perché stravolgere completamente il gameplay di un franchise simile, specificamente da questi punti di vista più immediati, non avrebbe granché senso.
Naoe scende in campo: la scelta tra protagonisti
Si arriva così alla terza e ultima parte del trailer, in cui l’elemento originale prende il sopravvento: dal momento in cui Yasuke incontra, nel territorio oggetto delle pressioni di potere, la nota Naoe, al giocatore spetta il compito di effettuare una scelta importante. Posto che sia necessario eliminare Fujioka, il Samurai corrotto locale, bisogna scegliere se procedere vestendo i panni di Yasuke, oppure della ragazza – e qui cambia l’evolversi della vicenda, perché il primo attaccherà a testa bassa passando per la porta principale, mentre Naoe agirà nell’ombra (“per servire la luce!”), riportando in vita tutte le atmosfere e le tattiche legate, storicamente, al franchise di Assassin’s Creed. Proprio vestendo i panni di Naoe è possibile godere di tutta una serie di nuovi strumenti che non ci saremmo mai sognati di vedere, tutti in una volta, in un singolo trailer. Va bene, restano i soliti “trucchetti” degli Assassini (od Occulti): nascondersi nell’ombra, fischiare, spostarsi senza farsi vedere, silenziosamente, arrampicarsi, e via dicendo). Ma c’è anche molto di più.
Per esempio un rampino con cui raggiungere i tetti più elevati e spioventi; un laccio con cui “acchiappare” da dietro le guardie ignare, per poi portarle da noi, decidendo infine se stordirle o ucciderle (e qui ci domandiamo: ma perché non introdurre finalmente un sistema di karma che modifichi il nostro rapporto con i semplici abitanti?); e ancora, oltre alle armi (e chissà quante dovremo ancora scoprirne) una piccola canna di bambù che ci permette di introdurci all’interno di uno stagno, completamente sommersi dall’acqua, per non farci scoprire dai presenti armati. Tutto questo senza contare che, all’occasione, Naoe sa rivelarsi letale tanto quanto il compagno forzuto: difatti, sorpresa dalle guardie subito dopo l’eliminazione di Fujioka, eccola impugnare l’ennesima arma nipponica, uncinata, che roteando colpisce tutti i presenti senza soluzione di continuità, per poi darsi agevolmente alla fuga. Insomma, c’è tanta carne al fuoco, e per ora ci ha convinto di più quella in dotazione a Naoe, senza nulla togliere a Yasuke.
Il primo trailer legato al gameplay di Assassin’s Creed Shadows ci ha convinto del fatto che quest’ultima avventura non sia semplicemente un “more of the same”, in cui a cambiare sia l’ambientazione e basta. Le novità di Ubisoft iniziano a convincere, e sono molteplici: il sistema di doppia gestione dei personaggi, del quale abbiamo necessariamente bisogno di saperne di più (come saranno alternati, infatti, al di fuori delle missioni pricipali?); l’analogo doppio sistema di combattimento, sia tra Yasuke e Naoe (fisico vs stealth) che interno allo stesso personaggio preso singolarmente (Yasuke con la mazza e la katana, Naoe con lo stealth e il combattimento ravvicinato letale). Sono solo alcuni esempi, ma è certo che Assassin’s Creed Shadows abbia ancora tantissimo da dire; e noi ci saremo, in attesa del lancio previsto per il prossimo novembre 2024.