Lo State of Play di Sony svoltosi a fine maggio ha riservato una sorpresa anche per i patiti delle fiction interattive a cui Supermassive Games, studio britannico fondato nel 2008 dall’ex collaboratore Psygnosis Pete Samuels, si è dedicata negli ultimi anni: il tanto vociferato rifacimento di Until Dawn, l’avventura horror pubblicata nel 2015 in esclusiva su PlayStation 4, era stato confermato a gennaio e adesso possiede anche una finestra di lancio orientativa, ossia autunno 2024, e qualcosa mi dice che coglieranno l’occasione per rilasciarlo quanto più vicino possibile a Halloween. Gli autori di quell’intrigante connubio tra survival horror e avventura grafica con scelte e finali multipli, che successivamente ha dato il via ad un vero e proprio filone di produzioni simili come la The Dark Pictures Anthology e The Quarry, hanno affidato il compito di rinfrescare l’originale a Ballistic Moon, altra software house inglese che in precedenza ha collaborato con Dambuster Studios per la realizzazione dell’eccellente Dead Island 2. I responsabili si occuperanno di migliorare i contenuti del gioco aggiungendo nuove ambientazioni, dialoghi e collezionabili, mentre Supermassive è attualmente al lavoro su The Casting of Frank Stone, altra esperienza ludica e cinematografica ambientata nel mondo di Dead by Daylight e pervasa dal loro ormai inconfondibile tocco.
Until Dawn: era soltanto uno scherzo
La storia di Until Dawn ruota intorno a un gruppo di ragazzi che ogni inverno si riunisce in una baita fra le montagne per trascorrere una breve vacanza. Quando però una buffonata di cattivo gusto finisce male, due di loro si allontanano dal rifugio per immergersi nella gelida oscurità, facendo perdere le loro tracce. Un anno più tardi, gli altri tornano di nuovo nel medesimo luogo per commemorare la scomparsa degli amici, ma quando iniziano a verificarsi eventi misteriosi e mortali, diventa subito chiaro che qualcuno o qualcosa li ha seguiti ed è assetato di sangue, e che non tutti potrebbero vedere la prossima alba. Il destino di questi inconsapevoli protagonisti risiede completamente nelle mani del giocatore, che con le sue scelte può influenzare in maniera drastica il susseguirsi degli eventi e le reazioni dei giovani, facendosi aiutare da un diario sul quale vengono catalogati tutti i legami tra le azioni e le conseguenze, e da alcuni totem collezionabili che offrono una serie di profezie sulle potenziali ripercussioni delle sue mosse. Il racconto si dirama lungo centinaia di percorsi e finali possibili: ogni personaggio ha la facoltà di uscirne vivo, ma la morte è in agguato per ciascuno di loro ed è probabile che, almeno al primo colpo, ben pochi riusciranno a sopravvivere alla notte e scoprire la verità dietro i sanguinosi avvenimenti.
Il punto di forza di questa riedizione consiste naturalmente nelle svariate migliorie apportate dall’utilizzo dell’Unreal Engine 5, laddove invece Supermassive aveva sfruttato, tanto per l’originale quanto per lo spin-off in VR Rush of Blood, il pur validissimo Decima di Guerrilla Games, che conferisce al titolo illuminazione più dinamica e performance poligonali consistenti, con grande gioia degli utenti PC che potranno trarne i maggiori benefici rispetto alla versione PS5. Per il resto, sembra lo stesso Until Dawn che tutti noi abbiamo amato nel 2015: il trailer pone l’accento su una lunga serie di cruenti spezzoni della storia che mettono in risalto il cast stellare dell’avventura, fra i cui attori annoveriamo Rami Malek (Mr. Robot, Bohemian Rhapsody), Brett Patrick Dalton (Agents of S.H.I.E.L.D., Found) e Hayden Panettiere (Heroes, Nashville), riprodotti con una precisione e una cura per il dettaglio tali da essere quasi indistinguibili dalle controparti reali. Ma il remake non è l’unica novità riguardante Until Dawn in arrivo, poiché è in fase di lavorazione anche un adattamento cinematografico diretto da David F. Sandberg, salito agli onori della cronaca per il suo cortometraggio Lights Out del 2013 che in seguito è diventato un film vero e proprio, e responsabile sia di Annabelle 2: Creation che della duologia di Shazam!. Sony non ha menzionato la pellicola durante la presentazione, tuttavia oltre al regista sappiamo che la sceneggiatura è stata curata da Blair Butler e Gary Bauderman, e che il film verrà prodotto da PlayStation Productions e Screen Gems.
Non puoi restare con noi
Il particolare della qui presente revisione che ha fatto storcere il naso a molti è la necessità di possedere un account PlayStation Network per avviare il gioco anche su personal computer, gioco che ricordo essere esclusivamente per giocatore singolo senza la benché minima ombra di componenti multiplayer, dato che l’originale non possedeva nemmeno una modalità cooperativa in cui due giocatori potevano controllare altrettanti personaggi in parallelo, come accade nei vari episodi di The Dark Pictures Anthology. Del resto, anche la conversione di God of War Ragnarök per PC presenta il medesimo requisito, il che tra le altre cose ne impedisce l’acquisto negli oltre 170 paesi al mondo per i quali il servizio PSN non è disponibile. Tutto ciò sembra davvero una sorta di auto sabotaggio, soprattutto in seguito alla vicenda di Helldivers 2 per il quale la stessa caratteristica è stata prima imposta e poi ritirata a fronte delle proteste di un’ampia fetta di pubblico.
In quell’occasione, Sony ha dichiarato che avrebbe ascoltato i suoi utenti PC e si sarebbe mostrata molto più recettiva alle loro richieste, per comprendere come offrire loro la migliore esperienza possibile con i titoli prodotti e distribuiti da lei. Ma sembra che il messaggio non sia stato recepito, o almeno non del tutto, e simili manovre fanno piuttosto passare le dichiarazioni formulate dai PR come un mero tentativo di aggiustare il tiro nella circostanza specifica e non come concreta intenzione di migliorare da quel punto in avanti. Ironia della sorte, Ghost of Tsushima, recentemente rilasciato su Steam, non richiede tale account per la sua porzione single player, dunque sembra proprio che Sony non abbia una posizione chiara sull’argomento e si limiterà a decidere l’applicazione di questo vincolo caso per caso: resta comunque il fatto che l’obbligo di creazione di un profilo PSN per un’avventura che non prevede modalità multigiocatore, soprattutto se non motivato in alcun modo dalla multinazionale, non può che essere percepito negativamente dallo stesso bacino di utenza che vorrebbe invece fidelizzare.
In bilico tra remaster e remake, questo aggiornamento generazionale di Until Dawn per PC e PlayStation 5 presenta un comparto audiovisivo davvero sontuoso e offre la possibilità di vivere per la prima o per l’ennesima volta l’intera esperienza su macchine decisamente più moderne e performanti. L’ipotesi di un aggiornamento gratuito o a prezzo contenuto per i proprietari della versione PlayStation 4 è fuori discussione poiché, come specificato, il gioco è stato ricostruito da zero con l’ausilio di un motore grafico differente: sta a voi dunque decidere se questo ammirevole lifting poligonale sia sufficiente a giustificare il prezzo del biglietto d’ingresso, mentre gli amanti dell’horror, delle avventure e della narrativa di stampo cinematografico che non si sono mai accostati all’originale possono iniziare a prepararsi per una terrificante sorpresa autunnale.
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