Ultimamente il panorama degli FPS multiplayer si sta saturando sempre di più con l’arrivo di titoli molto simili tra loro. Dunque, Distinguersi dalla massa è ormai assai difficile! Ovviamente ci sono giochi che sono ancora molto popolari sia tra i giovani che tra i veterani: stiamo parlando di videogiochi come Apex Legends, Valorant, Call of Duty e Rainbow Six Siege, i quali si sono costruiti un saldo impero nel panorama degli sparatutto dalla forte componente online. Ispirandosi proprio a Call of Duty, Ubisoft ha creato un videogioco che dovrebbe apparentemente essere la risposta contro la produzione di Activision-Blizzard: parliamo di XDefiant. Annunciato nel 2021, il titolo è stato protagonista di diverse fasi di testing e in egual modo di rinvii, i quali hanno permesso alla stessa compagnia di rifinire le ultime feature della produzione francese. Il titolo è stato subito definito da alcuni giocatori come il vero “COD Killer”, ma ora ci poniamo solamente una domanda: saranno riusciti gli sviluppatori di Ubisoft San Francisco a consegnare uno sparatutto che in qualche modo possa realmente competere con lo storico sparatutto di Activision? Oppure è stata una totale occasione sprecata? Scopriamolo insieme nella nostra recensione.
XDefiant: il gioco si può definire l’anti-cod?
Sin dalle prime fasi di gioco, XDefiant presenta sicuramente un game design che si ricollega a Call of Duty, specialmente quelli storici come Black Ops 2. Infatti, sin dal primo match possiamo avvertire molte caratteristiche simili al titolo citato prima, ed è proprio questo uno dei punti di forza del prodotto. La libertà di movimento della produzione francese si avvicina ai vari capitoli di Call of Duty, con l’azione che si propone molto veloce e frenetica. Ci sono anche delle meccaniche molto simili, come lo Slide Cancel, anche se in questo caso sarebbe meglio definirlo Jump Cancel grazie al suo movimento ancora più ottimizzato. Insomma, ci sono davvero diverse caratteristiche “ispirate” a Call of Duty, così come tutto quello che riguarda la balistica delle armi da fuoco. Infatti, quest’ultime sono molto divertenti da usare e non ci vuole troppo tempo affinché il player possa padroneggiarle in poco tempo. Ciò che non mi ha convinto particolarmente risiede però nel feedback dei colpi o, per meglio dire, di quando si effettuano delle uccisioni. Mi duole ammetterlo, ma fin troppo spesso quando si uccide un player non si avverte quella sensazione di appagamento come succede in moltissimi altri giochi. Un’altra cosa che potrebbe far storcere il naso è la progressione del gioco: infatti su XDefiant, così come succede dagli ultimi capitoli di Call of Duty, è presente un sistema di levelling per ogni bocca da fuoco disponibile.
Quindi, in poche parole, volete usare un M4 o MP7? Per avere tutti gli accessori disponibili dovete progredire per ogni singola bocca da fuoco, ma la differenza con Call of Duty è che qui tale sistema si presenta in maniera più ampia e frustrante, seppur ci siano modi per velocizzare tutto il processo tramite monete. Detto ciò, il sistema di XDefiant è troppo uguale a quello proposto da Call of Duty e non offre molte novità di sorta, presentandosi come un sistema che, seppur ricorda gli sparatutto della casa di Activision-Blizzard, non riesce a distogliere l’attenzione dell’utenza da COD Warzone, la gallina dalle uova d’oro della stessa azienda. Questa analisi mi ha portato a definire XDefiant una copia poca coraggiosa di Call of Duty. Dunque, COD Killer? Assolutamente no, perché mancano alcune fondamenta allo sparatutto per riuscire a stare sullo stesso livello e questo si esprime attraverso il level design di cui vi parleremo a breve.
Un level design non proprio convincente
Per quanto riguarda le mappe presenti su XDefiant, uno degli aspetti che non mi ha proprio convinto è il level design. Sappiamo che in XDefiant ci sono numerose mappe provenienti da The Division, Splinter Cell, Far Cry e molto presto se ne aggiungeranno altro. Il problema di quest’ultime è che che porzioni di mappa basate su un gioco come The Division, che ha un impianto ludico da sparatutto in terza persona, risultano estremamente difficili da ottimizzare per uno sparatutto in prima persona. Insomma, le mappe di XDefiant non mi sono sembrate proprio ben congeniate, con lo studio di sviluppo che si è limitato a “prestare” le mappe senza renderle più accessibili per un FPS. Ritornando a parlare del gameplay, dato che si tratta di un gioco cross-over tra i gli universi videoludici di Ubisoft, XDefiant ci propone diversi eroi da poter utilizzare ad ogni match, ed è questo uno dei punti di forza del prodotto della compagnia francese. Potremo utilizzare diversi personaggi e altri ancora sicuramente arriveranno nello shooter targato Ubisoft. I giocatori potranno impersonare ad esempio i Purificatori per fare danni ingenti contro i propri nemici grazie alle loro abilità distruttive a disposizione, mentre i Third Echelon potranno mimetizzarsi nell’area circostante e fare fuoco grazie ad una pistola silenziata. Sicuramente però il bilanciamento non è tra i migliori, ma questo senza ombra di dubbio dovrebbe bastare per rendere lo shooter competitivo molto interessante, oltre che degno rappresentante degli hero-shooter.
Per quanto riguarda le modalità di gioco, ce ne sono in totale 5, le quali si suddividono in Scorta, dove il gioco divide i giocatori in squadre offensive e difensive. In Scorta, la squadra offensiva dovrà scortare un carico utile all’estremità opposta della mappa, mentre la squadra difensiva dovrà collaborare per ostacolare il proprio avanzamento. Tuttavia, la squadra che difende può prendere il controllo del carico se viene lasciato incustodito per troppo tempo. In Dominio invece ci sono sono tre zone statiche attorno alla mappa. Lavorando in squadra, i giocatori dovranno catturare queste zone, guadagnando sempre più punti quanto più a lungo una delle zone rimane sotto il controllo della propria squadra. L’obiettivo è accumulare il maggior numero di punti difendendo con successo queste zone dai tuoi nemici, oppure prendere il controllo delle zone dalle squadre avversarie. Occupazione, come nel caso di Dominio, è una modalità di gioco incentrata sul controllo del territorio. La differenza fondamentale con Dominio è che c’è un’unica zona che deve essere controllata e la sua posizione cambia di partita in partita (per fortuna). Ciò significa che ogni round inizierà con una corsa verso la nuova zona, con entrambe le squadre in lotta per il controllo. Abbiamo poi Fenomeno, con i giocatori eliminati che lasceranno cadere delle taglie, con la squadra avversaria che potrà raccoglierle per accumulare punti. Il giocatore con il maggior numero di taglie viene poi definito l’Hot Shot, proponendo una serie di bonus speciali. Tuttavia, la posizione dell’Hot Shot sarà contrassegnata sulla mappa, consentendo ai nemici di rintracciarlo con più facilità. Al termine della partita, la squadra con più punti verrà dichiarata vincitrice. Controllo di Zona infine vede le squadre combattere per controllare varie zone sulla mappa (un po’ come accade in Dominio e Occupazione). La differenza fondamentale è che questa modalità adotta un approccio “tutto o niente”. In sintesi, la squadra vincente è quella che al termine del match presenta il maggior numero di zone sotto il proprio controllo. Ciò significa che un push dell’ultimo secondo può essere il fattore decisivo tra vincere e perdere.
Dunque, parliamo di modalità di gioco già viste e riviste in altri FPS o TPS. Nulla di innovativo insomma, ma allo stesso tempo la possibilità di scegliere il proprio personaggio tra i vari personaggi dei franchise di Ubisoft garantisce comunque quel fattore di novità che può far pendere la bilancia dalla parte di XDefiant, a patto ovviamente che Ubisoft San Francisco continui a supportare il suo gioco con nuovi personaggi, nuove mappe, nuove modalità e altri contenuti.
XDefiant poteva e doveva osare molto di più per non essere considerato solamente quel “compitino” fatto sì bene, ma con pochissima identità propria. XDefiant è un videogioco che sicuramente non farà storcere il naso a tutti coloro che si aspettano di trovarsi un Call of Duty hero-shooter con il medesimo sistema di progressione. Ma proprio per questo motivo sono rimasto un po’ deluso dalle poche novità rispetto alle produzioni targate Activision-Blizzard, poiché nonostante in verità ci sia qualcosa di innovativo, come la presenza dei vari personaggi presi dai diversi universi videoludici Ubisoft (e ciò è molto interessante) uniti in un unico titolo multiplayer competitivo, le aspettative sul gioco erano assai superiori. Nonostante un gameplay comunque apprezzabile, al momento XDefiant rimane “soltanto” un buon gioco: spetterà ad Ubisoft rendere l’esperienza sempre migliore supportando il suo sparatutto nei prossimi mesi, che a nostro dire risulteranno già cruciali per il futuro di XDefiant!