Anche nell’ambiente videoludico c’è chi sale e chi scende. A fronte di titoli partiti con scarse premesse per poi rivelarsi dei successi commerciali, ce ne sono altri che, nonostante i nomi coinvolti, hanno poi ottenuto basse vendite. Partiamo da Final Fantasy XVI e Final Fantasy VII Rebirth (secondo capitolo della trilogia/remake dello storico titolo del 1997), i cui numeri di vendita sembrano ben lontani da quanto previsto da Square Enix. Al punto che l’azienda giapponese sta pensando di migliorare la situazione in due modi: aumentando ulteriormente la qualità dei suoi titoli e, come dichiarato dal suo presidente Takashi Kiryu, allargando la distribuzione anche ad altre piattaforme. A questo bisogna aggiungere la perdita, per Square, di 22 miliardi di yen (140 milioni di dollari) causata dalla decisione di cancellare lo sviluppo di vari titoli. Passiamo poi per Foamstars di Toylogic, esclusiva per console Sony (disponibile dal Day One sul Plus) che, in mezzo a varie difficoltà, fatica a sfiorare le previsioni di vendita e ha persino perso metà dei giocatori in due settimane. Non stiamo parlando di veri e propri flop, ma di prodotti che, vista la fama dei franchise di riferimento, non hanno soddisfatto le previsioni degli sviluppatori. Secondo Kiryu, il problema sta proprio nelle aspettative di vendita troppo alte, che, se non raggiunte, convincono le aziende di aver fatto fiasco. Come dicevamo: c’è chi va giù, ma c’è anche chi va su. E nemmeno poco. Helldivers 2, sparatutto co-op di Arrowhead Game Studios, ha superato i 12 milioni di copie vendute in tre mesi, battendo, da questo punto di vista, persino un tripla A come God Of War: Ragnarok e migliorando le entrate economiche di Sony nell’ultimo anno fiscale. Numeri, questi dell’azienda svedese, che sono stati sovrastati da Monster Hunter Rise. Il titolo, ultimo episodio di una saga iniziata nel 2004, ha venduto più di 15 milioni di copie, superando le speranze di Capcom (l’intera saga, in totale, ha raggiunto i 100 milioni di unità). È andata bene anche per l’espansione Sunbreak, che ha raggiunto quota 8 milioni. A contribuire al successo commerciale è stata anche la decisione di distribuire sia il titolo base, sia l’espansione su quasi tutte le piattaforme in commercio, incluse quelle della precedente generazione. Una strategia che, come accennato, ha intenzione di adottare anche Square Enix.
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