Tales of the Shire

Tales of the Shire: A The Lord of The Rings Game Anteprima V mensile

Quando si parla di fornire ad amici e parenti la definizione di “immaginario fantasy”, spesso non possiamo fare altro che indicare il Signore degli Anelli come prima risposta. Attraverso una vastissima quantità di libri e trasposizioni multimediali di ogni genere, che siano film, serie tv, audiolibri, colonne sonore oppure giochi, il mondo creato da J. J. R. Tolkien è ormai diventato una parte indissolubile della nostra cultura, soprattutto se parliamo delle storie che coinvolgono la Compagnia dell’Anello, Frodo, Gandalf e tutti i personaggi che abitano la Terra di Mezzo. Tuttavia non vi siete mai chiesti cosa fanno nella quotidianità gli abitanti più umili di questo splendido mondo fantasy? Nel caso la risposta fosse negativa, non preoccupatevi, perché tanto c’è già chi ci ha pensato e sta per varcare il mercato videoludico con un nuovo prodotto leggermente atipico per la licenza de Il Signore degli Anelli, ma che con molta probabilità riuscirà a ritagliarsi un posto all’interno di una delle fandom più grandi del mondo. Ecco a voi la prima anteprima per Tales of the Shire.

Tales of the Shire
Il nostro compito è aiutare Lungacque a diventare il più grande villaggio di Hobbiville, investendo tempo e denaro nella comunità.

Tales of the Shire A The Lord of The Rings Game: una nuova era nella Terra di Mezzo

Prima di addentrarci nel racconto del primissimo trailer di presentazione per Tales of the Shire, non posso non citare la nuova software house che si occuperà della realizzazione e dello sviluppo del titolo, soprattutto quando si parla di una realtà che ha un grande familiarità con la Terra di Mezzo. Fondato nel 1980 da Richard Taylor e Tania Rogers, Wētā Workshop è un rinomato studio creativo specializzato nella creazione di prop cinematografici destinati alle più grandi produzioni hollywoodiane. Dune, Star Wars, Godzilla, Marvel e ovviamente la trilogia de Il Signore degli Anelli sono solo alcune delle innumerevoli proprietà intellettuali che hanno sfruttato le pregevoli mani d’oro di questo gruppo di creativi per la produzione di concept, robot, armature, calchi, statue da collezione e molto altro. E, dopo ben oltre 40 anni di attività all’interno della settima arte, Wētā Workshop adesso cerca di esplorare nuove frontiere all’interno del gaming. E quale modo migliore se non farlo attraverso una partnership con Private Division, che si occuperà della pubblicazione, e attraverso una delle IP con le quali sono più a loro agio? La risposta è prevedibile, però invece di cimentarsi in una cosa già vista, navigando a caso tra le numerosissime trasposizione videoludiche dell’universo Tolkieniano, Wētā sceglie di farlo attraverso uno stilema meno tradizionale ma di gran moda nel mercato videoludico.

Tales of the Shire
Lo stile semplice ma pastelloso punta a rendere Tales of Shire un’avventura cozy accessibile a tutti.

La storia di una Compagnia

Di solito, quando si tratta di un prodotto basato su una licenza cinematografica di spicco, il modus operandi di una software house è quello di trovare un genere in grado di ricreare l’atmosfera e l’epicità di quanto visto sul grande schermo. Nel caso del Signore degli Anelli, sia Electronic Arts che Monolith Productions e Behaviour Interactive hanno donato alla saga una “vita interattiva” attraverso il genere Action RPG tramite produzioni tie-in o titoli del tutto originali come L’Ombra di Mordor e il suo sequel L’Ombra della Guerra. Forse è proprio per questo, e anche per la voglia di mettersi alla prova, che Wētā Workshop ha deciso di discostarsi dagli action per cimentarsi in un genere molto più tranquillo e inusuale per la Terra di Mezzo: i cozy game gestionali. Tales of The Shire infatti si propone come un titolo dal gameplay molto più vicino a giochi come l’Animal Crossing di Nintendo, lo Stardew Valley di ConcernedApe e lo Story of Seasons di Marvelous e XSeed. Tales of the Shire infatti darà al giocatore la possibilità di vestire i panni di un Hobbit e vivere giornate tranquille all’interno di Lungacque, villaggio natale di Frodo, Sam, Merry e Pippin, ma in un periodo storico antecedente alle vicende della trilogia, permettendoci di partecipare quindi alla crescita esponenziale di questo piccolo paese.

Tales of the Shire
Sarà interessante capire se sarà possibile scambiare o regalare ai vicini i prodotti ottenuti dal giardinaggio.

Le giornate a Lungacque saranno scandite dalla moltitudine di attività possibili: prendersi cura del proprio giardino, pescare tra gli stagni, cercare nuove risorse e pietanze e molto altro. Ma che vita da Hobbit sarebbe senza una casa eccentrica e una compagnia con cui condividerla? E infatti aspettatevi centinaia di opzioni per abbellire la propria dimora con mobili, accessori e una disposizione senza griglia completamente libera, che permetterà a tutti di creare una casa degna d’essere chiamata tale e in grado di non sfigurare durante le cene con i propri vicini. Ma come sappiamo la vita di un Hobbit può anche prevedere grandi avventure alla ricerca di tesori di inestimabile valore e nuove amicizie da stringere. Uscendo dal villaggio sarà infatti possibile esplorare gli spazi aperti attorno a Lungacque, incoraggiando i giocatori ad addentrarsi nelle radure e caverne segrete nascoste nel mezzo della Contea. A seconda della stagione e delle condizioni atmosferiche, aspettatevi sorprese dietro l’angolo e innumerevoli combinazioni. Collaborando con le associazioni del villaggio sarà possibile non solo prendere parte a piccole e grandi commissioni con in palio ancora più “teSSori” da ottenere, ma anche incontrare personaggi irriverenti tra new entry originali e vecchie conoscenze. Insomma, un po’ come quando si sfoglia per la prima volta un libro, il primo trailer di Tales of the Shire ci ha dato molto su cui fantasticare e non vediamo l’ora di scoprire ulteriori dettagli in futuro. 

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Game Designer e scrittore, alla fine si è deciso ad aggiornare la propria bio dopo 50 anni di muffa. Perché va bene l'essere "cresciuti a pane e Tekken 2", ma a una certa arriva il momento di "voltare pagina". Non chiedetegli quale sia il suo Final Fantasy o gioco Mega Ten preferito: non ne uscireste vivi!