Tra i vari prodotti rilasciati da Konami che hanno accompagnato il 25° Anniversario del TCG di Yu-Gi-Oh!, la prima iterazione della Collezione Rarità ha rappresentato una sorta di “unicum”, qualcosa di mai avvenuto prima per quanto riguarda il processo di trasposizione del prodotto tra il mercato OCG e quello Americano/Europeo. Tramite la ristampa in ben 7 rarità differenti, carte come Barone dei Fiori, Goccioline Proibite, Fulmine Tempesta, Scontro ad Armi Pari o Talento Tattiche Triple – tutte carte molto popolari all’interno del circuito competitivo – sono finalmente diventate molto più accessibili e abbordabili per qualsiasi tipo di giocatore. Un anno dopo l’uscita di quello che può essere considerato come il set più venduto e ristampato nella storia moderna del gioco, Konami è alla ricerca di un ambizioso bis con la Collezione Rarità II, un nuovo set questa volta esclusivo del TCG che punta a replicare il successo del suo predecessore con un nuovo pool di carte appartenenti al passato del gioco e pronte a dare quella giusta dose di glitter ai vostri mazzi! E dopo aver assistito ai primi unboxing da parte dei Pro Player e degli Influencers appassionati, siamo stati invitati da Konami per partecipare ad una presentazione speciale dedicata a questo nuovo set. Ecco a voi un breve resoconto su ciò che ha da offrire.
Yu-Gi-Oh! Collezione Rarità II: Doppia sorpresa luccicosa!
Prima di entrare nel dettaglio di ciò che questa Collezione Rarità II contiene e il suo impatto nei confronti del TCG di Yu-Gi-Oh!, riepiloghiamo in prima battuta la struttura del set e le rarità incluse al suo interno. Come per il suo prequel, questa nuova collezione contiene ben 79 carte da gioco, presenti in ben 7 rarità differenti: Super, Ultra, Secret, Quarter Century, Platinum Secret, Prismatic Collector e Prismatic Ultimate. Oltre alle classiche rarità ormai onnipresenti in ogni set tradizionale uscito durante gli ultimi anni e la Platinum Rare introdotta esclusivamente nei Mega Tin del 2015, le ultime due in versione prismatica – caratterizzate da diversi layer olografici e in grado di esaltare diverse parti degli artwork – sono una fedele trasposizione delle rarità più rinomate della versione asiatica del gioco. Ma a differenza della prima collezione, ogni pacchetto della Collezione Rarità II avrà al suo interno ben 9 carte: 3 Super Rare, 4 Ultra Rare con 1 possibilità su 6 di essere Prismatic Collector o Ultimate e 2 Carte Rare Segrete con 1 possibilità su 4 di uscire come Platinum o Quarter Century. Questo non solo fa oscillare il numero di carte disponibili all’incredibile cifra di 553, ma aumenta retroattivamente le possibilità di ottenere ulteriore valore all’interno di ogni singolo pacchetto rendendolo ogni volta una possibile sorpresa. Ma sicuramente, il valore più grande di questo set risiede nel fatto di interfacciarsi con diversi tipi di utenti: i collezionisti più accaniti e i duellanti alla ricerca del deck più sbrilluccicoso potranno aumentare la luminosità delle loro carte, mentre i giocatori che si approcciano al competitivo senza particolari pretese estetiche e con un budget limitato potranno ottenere più facilmente alcune delle staple più importanti e recenti.
Amore per il passato, celebrazione per il presente e buoni propositi per il futuro
Ma quali sono le carte che la Collezione Rarità II re-introduce? Da questo punto di vista possiamo dividere il tutto in ben 3 categorie: staple generiche per il competitivo, carte d’archetipo e carte per alcuni formati alternativi. La prima categoria è piuttosto semplice da inquadrare, parliamo infatti di quelle carte che possono essere inserite in (quasi) ogni archetipo attualmente giocabile all’interno del TCG di Yu-Gi-Oh! e che vanno a rafforzare e/o dare supporto alla strategia principale del proprio mazzo. Quindi abbiamo alcune delle handtrap più utili come Fantasmay Drago Fantastico, Droll & Uccello Serratura, Orco Fantasma & Coniglio della Neve, ma anche magie e trappole come Designatore del Depennamento, Giudizio Solenne e Risucchia Abilità, alcune tra le carte più utilizzate tra i tavoli quando si tratta di ottenere ulteriori interazioni con il proprio avversario, caratteristica ormai diventata mandatoria per poter quanto meno competere nei tornei locali del fine settimana.
E parlando di staple, non possiamo non menzionare la presenza di carte generiche con le quali rimpolpare il proprio Extra Deck e appartenenti alle principali tipologie di evocazione provenienti da questa specifica parte del terreno di gioco: abbiamo quindi supporti Fusione generici come Garura, Ali della Vita Risonante e Chimera Guardiana, entrambe carte che funzionano in sinergia con la terrificante Super Polimerizzazione; Synchro generici e dagli effetti devastanti come Drago Synchro Ala Cristallo, Psi-Strutturasignore Omega e T.G. Iper Bibliotecario; Xyz versatili come Abitante dell’Abisso, Numero 60: Dugares il Senzatempo e Numero 38: Drago Titanico Galattico Annunciatore di Speranza; e soprattutto tantissimi link ricercati come per esempio Dea del Mondo Sotterraneo del Mondo Chiuso, I:P Masquerena e Accesscodificatore Trasmittente. Ma facendo un piccolo passo in avanti e saltando alla terza categoria, vorrei includere in questo discorso anche le carte appartenenti al formato Time Wizard, un formato alternativo dedicato ai giocatori alla ricerca di un’esperienza più datata e “retrocompatible” con alcune banlist del passato. In questo caso, la Collezione Rarità II offre diverse carte compatibili con il metagame “Edison” di Marzo 2010. Per questo motivo, il set include carte come Cacciatore del Chaos, Criceto Gigante Super Agile, Sarcofago d’Oro e Carica della Brigata della Luce. Insomma, da qualunque parte la si guardi – anche se con qualche pesante assenza di carte veramente popolari come Spinta Tattiche Triple o S:P Piccolo Cavaliere – a livello di carte generiche e utili per il metagame attuale questo set ha davvero tanto da offrire.
L’ultima categoria degli gli archetipi è un po’ una summa delle varie epoche di Yu-Gi-Oh! che questo set vuole supportare, offrendo non solo alcune carte in grado di supportare gli ultimi archetipi rilasciati in Eredità della Distruzione come per esempio i già citati Fedeli della Luce e Voce Muta, ma anche strategie popolari come Branded e Dispia. Inoltre, un po’ come teaser finale per chiudere il pacchetto, la Collezione Rarità II include anche delle interessanti ristampe dedicate a tematiche che riceveranno nuovi supporti nell’immediato e nel prossimo futuro. Per esempio Trishula, Drago della Barriera di Ghiaccio non è solo un ottimo mostro synchro generico, ma è anche un’opportunità per i giocatori di questo specifico archetipo per ottenere una copia in rarità superiore nell’attesa di scoprire quali saranno le novità a loro dedicate con l’uscita di Battaglie della Leggenda: Vendetta Terminale in arrivo a giugno. Dall’altra parte, le ristampe di carte dedicate al Drago Bianco Occhi Blu come Macchina Tombola Vai e Drago Bianco Alternativo Occhi Blu saranno l’apripista per l’inevitabile arrivo nel TCG del prossimo Structure Deck: Advent of the Eyes of Blue annunciato negli ultimi giorni in Giappone e completamente dedicato al dragone più amato e ambito della serie. Che cosa volete di più da un set come questo?
La Yu-Gi-Oh! Collezione Rarità II raccoglie sicuramente l’eredità del suo predecessore, puntando a mettere un potente punto esclamativo su una celebrazione che negli ultimi mesi ha visto la comparsa di tanti nuovi prodotti indirizzati a ogni genere di pubblico: dal collezionista al fan della prima ora che è interessato ad entrare nel mondo creato ormai più di 25 anni fa da Kazuki Takahashi. Potenzialmente una collezione come questa sarà in grado di smuovere lievemente il pregiudizio secondo cui un gioco come questo abbia bisogno di budget stellari per essere apprezzato al meglio, oltre che a rappresentare due ere distinte e non poi così troppo lontane del TCG moderno. Il tutto, con una spruzzata di glitter e foil che non fanno mai male.
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