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Intel: Il Supercomputer Aurora è più veloce dell’AI

In occasione dell’ISC High Performance 2024, Intel ha annunciato, in collaborazione con Argonne National Laboratory e Hewlett Packard Enterprise (HPE), che il supercomputer Aurora ha infranto la barriera dell’exascale, registrando 1.012 exaflops, ed è il sistema di intelligenza artificiale più veloce al mondo dedicato alla ricerca scientifica, con 10,6 exaflops di AI. Intel ha inoltre evidenziato il ruolo fondamentale degli ecosistemi aperti nel promuovere l’high performance computing (HPC) accelerato dall’intelligenza artificiale. Ogi Brkic, vice president e general manager, Data Center AI Solutions di Intel, ha dichiarato:

Il superamento della barriera exascale da parte del supercomputer Aurora traccia il sentiero verso nuove scoperte scientifiche. Dalla comprensione dei fenomeni climatici a svelare i misteri dell’universo, i supercomputer agiscono da bussola nel guidarci verso la soluzione dei più importanti problemi scientifici”.

Perché è importante: Progettato fin dall’inizio come un sistema incentrato sull’intelligenza artificiale, Aurora consentirà ai ricercatori di sfruttare modelli di AI generativa per accelerare la ricerca scientifica. Sono stati compiuti progressi significativi nelle prime ricerche di Argonne basate sull’intelligenza artificiale. Le pietre miliari includono, tra l’altro, la mappatura degli 80 miliardi di neuroni del cervello umano, la fisica delle particelle ad alta energia potenziata dal deep learning e la progettazione e scoperta di nuovi farmaci grazie al machine learning. Il supercomputer Aurora in dettaglio: Il supercomputer Aurora è un sistema espansivo con 166 rack, 10.624 blade di elaborazione, 21.248 processori Intel® Xeon CPU Max Series e 63.744 unità Intel Data Center GPU Max Series, che lo rendono uno dei cluster di GPU più grandi al mondo. Aurora include anche la più grande interconnessione di supercalcolo aperta basata su Ethernet su un singolo sistema di 84.992 endpoint HPE Slingshot Fabric. Il supercomputer si è classificato secondo nel benchmark high performance di LINPACK (HPL), ma ha infranto la barriera dell’exascale con 1.012 exaflops utilizzando 9.234 nodi, solo l’87% del sistema. Aurora si è inoltre assicurato il terzo posto nel benchmark HPCG (High Performance Conjugate Gradient) con 5.612 teraflop al secondo (TF/s) utilizzando il 39% della macchina. Questo benchmark mira a valutare scenari più realistici fornendo informazioni dettagliate sui modelli di comunicazione e accesso alla memoria, che sono fattori importanti nelle applicazioni HPC del mondo reale. Rappresenta un complemento di benchmark come LINPACK offrendo una visione completa delle capacità di un sistema.

 

Come è ottimizzata l’AI: Il cuore del supercomputer Aurora è Intel Data Center GPU Max Series. L’architettura GPU Intel Xe è alla base della Max Series, caratterizzata da hardware specializzato come blocchi di calcolo a matrice e vettoriale ottimizzati sia per attività AI sia per l’HPC. La progettazione dell’architettura Intel Xe offre prestazioni di calcolo senza precedenti ed è il motivo per cui il supercomputer Aurora si è assicurato il primo posto nel benchmark high performance LINPACK-mixed precision (HPL-MxP), che evidenzia l’importanza dei carichi di lavoro AI nell’HPC. Le capacità di elaborazione parallela dell’architettura Xe eccellono nella gestione delle complesse operazioni matrice-vettore legate al calcolo AI nelle reti neurali. Questi core di calcolo sono fondamentali per accelerare le operazioni di matrice cruciali per i modelli di deep learning. Completata dalla suite di tool di software Intel, tra cui il compilatore Intel oneAPI DPC++/C++, da un ricco set di librerie di prestazioni e da framework e strumenti AI ottimizzati, l’architettura Xe promuove un ecosistema aperto per gli sviluppatori caratterizzato da flessibilità e scalabilità su diversi dispositivi e formati.

 Avanzamenti nell’Accelerated Computing grazie al software aperto e alla capacità di calcolo: Nella sua sessione speciale all’ISC 2024, Andrew Richards, CEO di Codeplay, una società Intel, tratterà della crescente domanda di soluzioni accelerate informatica e software in HPC e AI. Sottolineerà l’importanza di oneAPI che offre un modello di programmazione unificato su diverse architetture. Basato su standard aperti, oneAPI consente agli sviluppatori di creare codice software che funziona perfettamente su diverse piattaforme hardware senza modifiche estese o vincoli al fornitore. Questo è anche l’obiettivo della Unified Acceleration Foundation (UXL) della Linux Foundation, nell’ambito della quale Arm, Google, Intel, Qualcomm e altri stanno sviluppando un ecosistema aperto per tutti gli acceleratori e un calcolo eterogeneo unificato su standard aperti per rompere il lock-in proprietario. La Fondazione UXL sta aggiungendo altri membri alla sua coalizione.

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