Fallout e gli altri: 10 serie post-apocalittiche da vedere prima della fine del mondo

Siete tra i milioni di abbonati alla piattaforma di streaming Amazon Prime Video che sono stati conquistati da una delle serie del momento, ovvero Fallout? Se l’adattamento del popolare videogioco ha conquistato i vostri gusti, in questo articolo vi proponiamo diverse produzioni similari che potrebbero fare al caso vostro, ambientate in futuri più o meno prossimi o in realtà alternative, con lo spettro post-apocalittico o sovrannaturale a trainare le storie dei personaggi.

Sweet Tooth

Unendo un affascinante mondo distopico e notevoli dosi di fantasia, Sweet Tooth è già diventata una serie di grande successo nel corso delle sue prime due stagioni (la terza e ultima stagione è in arrivo tra qualche settimana). Il suo mondo post-apocalittico ha luogo 10 anni dopo che una misteriosa malattia ha causato il crollo della società, mentre, nello stesso periodo, sono nati bambini con strane mutazioni che li fanno assomigliare a degli animali.
Mentre il mondo si interroga se questi mutanti siano all’origine del morbo che ha decimato il mondo, gli ibridi sono temuti e persino cacciati. Il racconto si concentra su Gus (Christian Convery), un ibrido bambino-cervo di 10 anni, e Tommy (Nonso Anozie), un cacciatore che ha deciso di proteggerlo. Un dramma fantasy divertente con un forte nucleo emozionale, Sweet Tooth ha un approccio young-adult, ma può attrarre qualsiasi tipo di pubblico.

The Walking Dead

Basata sui fumetti di Robert Kirkman, The Walking Dead è ormai un classico della moderna serialità. Racconta la storia di Rick Grimes (Andrew Lincoln), che si sveglia da un coma in un letto d’ospedale soltanto per scoprire di ritrovarsi nel bel mezzo di un’apocalisse zombie. Si imbarca quindi in un viaggio per ritrovare sua moglie e suo figlio e lungo il cammino si unisce e guida molti altri sopravvissuti.
Un classico del piccolo schermo contemporaneo, oggetto di culto, tanto da dar vita a numerosi spin-off come Fear the Walking Dead e The Walking Dead: Daryl Dixon. The Walking Dead è stata caratterizzata dalla sua carica drammatica e dagli ottimi effetti speciali, riuscendo a portare gli zombie al grande pubblico come mai prima di allora.

Silo

Una serie del 2023 che è diventata immediatamente un successo, Silo si è distinta come original di Apple TV+. La storia è ambientata in un silo sotterraneo in un mondo futuro, dove le persone vivono e muoiono nel rifugio poiché l’aria esterna è diventata tossica. Rebecca Ferguson interpreta Juliette Nichols, un’ingegnere che diventa lo sceriffo della comunità, e comincia a indagare su ciò che ha sempre sospettato, ovvero che sia stata nascosta loro la verità per lungo tempo.
Oltre all’avvincente mistero fantascientifico, adattamento della saga di romanzi di Hugh Howey, Silo vanta anche un incredibile design di produzione, una sceneggiatura brillante e interpretazioni di rilievo da parte di un cast solido e magnetico che oltre alla già citata Ferguson può contare su Rashida Jones, David Oyelowo, Common e Tim Robbins.

12 Monkeys

Basata sul cult di Terry Gilliam con protagonista Bruce Willis, la serie televisiva 12 Monkeys si concentra su James Cole (Aaron Stanford), un viaggiatore nel tempo del 2043 che deve tornare indietro fino al 2015 per impedire il rilascio di un virus mortale da parte del cosiddetto Esercito delle 12 Scimmie. Per salvare l’umanità da questa piaga, deve collaborare con la dottoressa Cassandra Railly (Amanda Schull), una virologa che potrebbe essere la sua sola speranza per fermare il virus.
Un altro show televisivo perfetto per gli appassionati di atmosfere post-apocalittiche, 12 Monkeys ha superato una prima stagione poco convincente e si è evoluto nel corso delle quattro stagioni totali dello show. Pur seguendo il concetto alla base dell’opera originale, la sceneggiatura apporta numerosi cambiamenti per mantenere sempre alta la tensione, tra colpi di scena e paradossi che giocano con alcuni topoi classici della fantascienza.

The Last of Us

La serie basata sull’omonimo popolare videogioco, The Last of Us vede per protagonisti contrabbandiere dal cuore duro Joel (Pedro Pascal), che ha l’arduo compito di accompagnare e proteggere una ragazza adolescente di nome Ellie (Bella Ramsey), che potrebbe racchiudere in sé la chiave per salvare l’umanità, vittima di una devastante, annichilente, epidemia. I due intraprendono un viaggio straziante attraverso un’America post-apocalittica, evitando i feroci zombie fungini e altri sopravvissuti, in una società ormai allo sfascio.
Dopo aver segnato nuovi record di visualizzazioni per HBO, The Last of Us è stata rinnovata per una seconda stagione, che seguirà nuovamente la trama dei popolari videogiochi originali. Un raro esempio di perfetto adattamento di un videogioco in forma live-action, fattore che la accomuna proprio al recente Fallout, già impostasi come una delle migliori serie distopiche di tutti i tempi.

Into the Badlands

Una serie che ha adottato un approccio diverso per raccontare la fine del mondo è stata Into The Badlands. La storia è ambientata 500 anni nel futuro, con l’umanità che è sopravvissuta all’apocalisse ma non certo indenne. Diversamente dal solito, invece di usare armi da fuoco ci si impegna in combattimenti corpo a corpo nella disperata lotta per la sopravvivenza.
I creatori della serie, Alfred Gough e Miles Millar, avevano precedentemente reinventato il mito di Superman con Smallville, quindi l’idea di una serie di arti marziali post-apocalittica era un grande richiamo per AMC – specialmente dopo il successo di The Walking Dead. E mentre la lore della serie è diventata a tratti fin troppo complicata, le coreografie hanno mantenuto costante il livello d’eccellenza, anche grazie al fatto che la maggior parte del cast, incluso il protagonista Daniel Wu, fossero artisti marziali addestrati.

Snowpiercer

Ispirata all’omonimo film di Bong Joon-ho, a sua volta tratto da una graphic novel di culto, la serie Snowpiercer si concentra sulle divisioni di classe a bordo del treno dove si trovano gli ultimi superstiti dell’umanità, decimata da un inverno glaciale. E lo fa attraverso gli occhi dei suoi protagonisti Melanie Cavill (Jennifer Connelly) e Andre Layton (Daveed Diggs). Entrambi rivelano avere profondità nascoste: Melanie lavora per mantenere in funzione il Snowpiercer mentre Andre incita una rivoluzione e finisce per prendere il controllo del treno – così come della sua comunità.
Conclusasi con la quarta stagione, questa nuova versione della storia si pone come prequel a quanto narrato nella pellicola del 2013, con Sean Bean come guest star a vestire il ruolo che era stato di Ed Harris nella suddetta versione cinematografica. Un approccio originale a un concept affascinante e ricco di sfumature.

Fallout

Non potevamo naturalmente non parlare della serie del momento, che ha dato anche il via a questo articolo. Creata nel 1997, la serie di videogiochi di Fallout è ambientata in un mondo post-apocalittico in cui i sopravvissuti lasciano i loro rifugi e si ritrovano nel mondo che è rimasto, devastato e popolato da inquietanti creature.
L’adattamento di Prime Video conta firme d’eccellenza, a partire dai primi tre episodi della serie diretti dal co-creatore di Westworld Jonathan Nolan. Apprezzata dalla critica e capace di conquistare il pubblico con record di visualizzazioni, Fallout racconta la storia di un abitante del Vault, Lucy (Ella Purnell), che esce in questo mondo misterioso per la prima volta e si ritrova a vagare nelle rovine di ciò che era conosciuta una volta come Los Angeles. Un sacco di storia e mondo da scoprire nell’universo di Fallout, che hanno trovato il giusto tocco visionario, tra ironia e toni più cupi, in questa ispirata versione live-action.

The Last Man on Earth

Tra le rare interpretazioni umoristiche dell’apocalisse, The Last Man on Earth vede protagonista l’ex interprete del Saturday Night Live Will Forte nel ruolo del solo personaggio principale, o almeno così crede. Dopo che un virus mortale ha sterminato la pressoché totalità della popolazione mondiale, Phil (Forte) trascorre anni nella più completa solitudine fino a quando non incontra un’altra sopravvissuta di nome Carol (Kristen Schaal). I due credono di avere il compito di ripopolare la Terra, ma Carol insiste affinché si sposino prima. Poco dopo, la coppia incontra altri quattro sopravvissuti e Phil si rende conto di aver agito con precipitazione.
The Last Man on Earth segue il viaggio di Phil e degli altri sopravvissuti che incontra sul suo cammino, la diversità di opinioni tra personaggi eccentrici – complementari e antitetici al contempo – e l’ironia che deriva da queste situazioni, mentre la banda di spaesati superstiti cerca di comprendere come riportare il mondo agli albori di un tempo.

The Leftlovers

Un dramma soprannaturale parzialmente sottovalutato, The Leftovers inizia anni dopo un evento apocalittico noto come la Partenza Improvvisa, che ha portato alla misteriosa scomparsa del 2% della popolazione mondiale. Le persone rimaste sono conosciute come i “leftovers”, e la serie segue la loro lotta per sopravvivere in mezzo a tanta confusione e senso di perdita. La vicenda si concentra in particolare sulla piccola comunità di Mapleton, dove sono svaniti nel nulla oltre un centinaio di abitanti.
The Leftovers esamina la condizione umana e la necessità di ritrovare un equilibrio dopo la perdita, con l’emergere di diversi culti e il declino della religione mainstream. La minaccia più grande è rappresentata da un nuovo guru, Guilty Remnant, e da un uomo chiamato Holy Wayne (Paterson Joseph) che crede di rappresentare il secondo avvento di Gesù Cristo sulla Terra. Una storia che affascina, emoziona e inquieta, secondo la miglior tradizione del genere.

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