Dopo il successo incredibile di un prodotto sostanzialmente di nicchia come Kingdom Come: Deliverance e i suoi numerosi DLC, del team ceco di Warhorse Studios non si erano avute piรน notizie, ma ora sappiamo che, coperti da una coltre di segretezza, erano occupati sul seguito del loro titolo di debutto. Nonostante lโapprezzamento di critica e pubblico, non era scontato pensare che Warhorse rimettesse le mani su una IP che in definitiva รจ un piccolo miracolo, ma per nostra costituzione e forma mentis non possiamo che essere contenti della cosa. Inoltre ci riteniamo fortunati perchรฉ, poco prima della pubblicazione del trailer di annuncio, il distributore del gioco, Plaion, ci ha invitato a partecipare ad una call internazionale con il responsabile delle pubbliche relazioni di Warhorse Studios, Tobias Stolz-Zwilling, il quale ci ha mostrato in una esclusiva anteprima a porte chiuse il video, ora di dominio pubblico. Un simile privilegio ci รจ perรฒ costato un patto di sangue per il quale ci siamo trovati a dover mantenere la segretezza, ma ora che tutti finalmente sanno, possiamo finalmente condividere con voi le nostre primissime impressioni.
Kingdom Come: Deliverance II: un annuncio atipico
Il trailer presentato da Warhorse Studios offre ben pochi contenuti narrativi, un degli elementi piรน apprezzati del primo capitolo, concentrandosi sullโatmosfera rimasta intatta e le meccaniche di massima. Il team di sviluppo ha piuttosto avuto un approccio diverso, presentando al fianco del video un mini-documentario che alterna le scene videoludiche ad alcuni intriganti dietro le quinte. Per garantire lโefficacia della poetica, Warhorse Studios ha coinvolto alcuni degli attori che hanno prestato voci e fattezze ai personaggi fondamentali della saga videoludica. La scena si apre con Luke Dale, noto per il ruolo di Hans Capon nel videogioco, che canta un ritornello che preannuncia lโentrata in scena (ovviamente a cavallo) di Tom โHenryโ McKay, lโinterprete dellโamato protagonista di entrambi i capitoli. Insieme, i due, riuniti in scena, assumono il ruolo di guide per lo spettatore, conducendolo attraverso le pittoresche ambientazioni del Regno di Boemia. Successivamente il lungo video, dopo aver mostrato il vero e proprio teaser, continua ad alternare membri del team dello sviluppo e interpreti, per analizzare tanti diversi aspetta di quella che sarร lโofferta ludica di questo sequel.
Il regno di Boemia
In generale, lโimpressione รจ che Kingdom Come: Deliverance II parta dagli stessi presupposti qualitativi del primo episodio, orientandosi perรฒ verso traguardi narrativi e tecnici ancora piรน ampi e ambiziosi. Nuove armi, nuovi equipaggiamenti e abilitร aggiuntive. In particolare, la rivisitazione del mondo di gioco include lโintroduzione della cittร ceca di Kutna Hora, la quale svolgerร un ruolo centrale nelle nuove avventure di Henry. Vale la pena notare che, non a caso, le riprese live-action presenti nel teaser sono state realizzate proprio allโinterno della maestosa cattedrale di Kutna Hora, rimarcando per vie traverse lโimportanza di una simile location. Kutna Hora rappresenta simbolicamente la portata del ridimensionamento degli obiettivi da parte degli sviluppatori di Warhorse Studios. A differenza dei fangosi villaggi e delle compatte fortezze rurali presenti nel gioco originale, il capoluogo boemo si prospetta infatti come un ambiente estremamente vasto e articolato. โAnche troppoโ, ha fatto notare a mezza bocca Stolz-Zwilling.
Ciรฒ che ci aspettiamo, anzi, che pretendiamo, รจ certamente che vengano risolti molti dei bug che hanno afflitto lโesperienza originale, mentre per il resto ci auspichiamo che Warhorse Studios non sia incappata in quella banalitร virulenta che da vita a sequel che sono estremamente e inutilmente vasti senza apportare nulla di realmente significativo a quanto era giร consolidato nellโesperienza passata. Una cosa รจ perรฒ certa: il team di sviluppo ha manifestato la volontร di mantenere gli elevati standard di profonditร dโinterazione con lโambiente di gioco che la saga aveva giร dimostrato in passato. In tal senso, Tobias Stolz-Zwilling ci ha proposto un esempio molto specifico. Non solo ci ha confessato che ubriacarsi e gironzolare mezzi nudi per la cittadina desterร lo sdegno degli abitanti, ma anche che Henry potrร reagire ai rimproveri in vario modo. Starร al giocatore decidere se sia il caso di farfugliare timidamente delle scuse o se sbraitare unโoffesa tanto viscerale da tacitare le moralistiche osservazioni del popolo. Per avere un paragone, in Kingdom Come: Deliverance i personaggi non giocanti si ponevano in modo diverso a seconda di quanto fosse sporco e trasandato il protagonista.
Kingdom Come: Deliverance II: le incognite di una storia giร scritta
L’Henry che abbiamo avuto modo di vedere nelle immagini รจ infatti un Henry piรน maturo, molto diverso dal giovane di umili origini accecato dalla vendetta. Ora, il ragazzo รจ un noto cavaliere, acculturato, estremamente bravo in combattimento e tattica militare, caratterizzato da unโevidente aura di prestigio e cura personale. Nel primo episodio della saga, la situazione era molto diversa, il nostro protagonista si presentava come il semplice figlio di un fabbro, privo di istruzione e con una propensione verso la pigrizia, incarnando di fatto lโarchetipo del villano medievale. Lโattacco brutale delle truppe del re dโUngheria, Sigismondo, gli ha cambiato la vita e lo ha spinto verso quel cammino di avventure, vendetta e crescita personale che lo hanno radicalmente cambiato, finendo per avvicinarlo alla piรน classica figura dellโeroe/cavaliere.ย
Dal punto di vista strettamente narrativo, Kingdom Come: Deliverance II riprende grosso modo lร dove lโavevamo lasciata: Henry si trova ancora coinvolto fino al collo in una guerra volta a salvare Venceslao, nuovo re di Boemia. In sostanza, il gioco originale ha svolto la funzione di preludio ad unโepopea storica di vasta portata, la quale ha a malapena iniziato a dipanarsi. Inoltre, lโuomo che ha distrutto la vita di Henry, sir Markvart von Aulitz, non รจ mai stato sconfitto e quindi non sorprende scoprire che sarร ancora lui al centro della narrazione di questo secondo capitolo. Il presunto epilogo di Kingdom Come: Deliverance (che vero e proprio epilogo non era) si chiudeva con un crudele cliffhanger che conduceva ad un nulla di fatto: la nostra vendetta รจ infatti lungi dallโessere compiuta ma in compenso la nostra nuova vita di cavaliere comporta sfide di gran lunga piรน complesse. Ma come si potrebbe riproporre il lento sviluppo del mondo intimista di Henry allโinterno di uno schema narrativo cosรฌ ampio come quello di questo secondo capitolo, che si muove in direzione di battaglie ancora piรน grandi e intrighi politici ben piรน alti? Mai avremmo dunque immaginato che gli sviluppatori avrebbero intrapreso la sfida di sviluppare il brand nel modo in cui si propongono di fare, nรฉ riusciamo a prevedere se lโesperienza di gioco ne verrร stravolta al punto di trovarsi snaturata. Vi รจ una parte del nostro inconscio che si preoccupa della possibilitร che la nuova direzione possa compromettere le peculiari e alienanti bizzarrie che, in qualche modo, facevano di Kingdom Come: Deliverance unโopera piรน unica che rara.ย
Il gioco da sempre sognato
Pur non rispondendo ai numerosi dubbi rimasti dopo la proiezione del teaser, Stolz-Zwilling ha tuttavia rimarcato con decisione che il prossimo capitolo videoludico della saga sarร volto a realizzare gli ambiziosi obiettivi che Warhorse Studios aveva originariamente immaginato, ma che per ristrettezze di mezzi non era riuscita a concretizzare. Secondo quanto comunicato nel documentario da Brian Blessed, altro attore coinvolto nel progetto che si รจ prestato per recitare nel documentario, il team di sviluppo originale contava appena sei membri al momento del lancio di Kingdom Come. Questi soggetti, consapevoli delle sfide e delle limitazioni, hanno dovuto ridimensionare considerevolmente i propri sogni al fine di riuscire a portare a compimento unโopera che in qualche modo potesse valorizzare quanto passava per le loro teste. Per il sequel, il team si รจ notevolmente ingrandito, superando le 100 unitร . Nascosta agli occhi del mondo, questa nuova armata ha impegnato il suo bacino di talenti e sforzi per un periodo di circa sei anni, ricavando un gioco che non solo si distinguerร dal suo predecessore per la vastitร della sua trama, ma anche per il miglioramento consistente del suo apparato tecnico.
Kingdom Come: Deliverance II ha davanti a sรฉ una sfida mastodontica: deve introdurre un numero sufficiente di novitร da giustificare la sua stessa esistenza, ma deve evitare di eccedere, altrimenti rischia di incattivirsi i fan di vecchia data. La strada รจ in salita, ma giร in passato i Warhorse Studios hanno sovvertito con il loro talento le nostre preoccupazioni. Per ora non possiamo che ancorarci al teaser, il quale non spiega molto, ma crea unโatmosfera calda e accogliente che ci fa sentire come se avessimo appena reincontrato un caro amico che non vedevamo da molti anni. In altre parole, non vediamo lโora di riabbracciare Henry e di farci raccontare le avventure che ha vissuto mentre era via. ย
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