Una spia dai mille volti, l’assassina più temuta, una bambina telepate ed un cane che prevede il futuro…la famiglia Forger vi aspetta con la sua nuova avventura in SPY x FAMILY CODE White, nelle sale italiane dal 24 aprile 2024. Si tratta del primo lungometraggio dell’anime SPY x FAMILY, adattamento dell’omonimo manga di Tetsuya Endo, serializzato su Shonen Jump+ della Shueisha. Realizzato sempre da Wit Studio e ClowerWorks con la regia di Takashi Katagiri, è prodotto dalla Sony Picture Entertainment e distribuito dalla nota piattaforma streaming Crunchyroll con la Eagle Pictures. La serie animata è attualmente disponibile su Crunchyroll e Netflix(solo la prima stagione). I Forger sembrano una famiglia come tante, ma è risaputo che le apparenze ingannano. Una competizione scolastica della piccola Anya diventa un buon pretesto per organizzare una breve vacanza fuori confine. Durante il viaggio, però, Anya viene accidentalmente coinvolta in una rete di spionaggio che mina la fragile tregua fra gli stati di Westalis e Ostania. Sull’orlo di una nuova guerra, tra subbugli ed equivoci, riusciranno i nostri eroi a salvare la pace del mondo senza svelare la loro identità?

SPY x FAMILY Code White: una Mission ad hoc per il cinema
SPY x FAMILY CODE White si presenta come un lungo episodio filler, ma da considerarsi assolutamente canonico. La sceneggiatura di Ichiro Okouchi, infatti, si basa su una storia originale scritta dallo stesso Tetsuya Endo, autore del manga originale, che ha partecipato al film in veste di supervisore, curando direttamente anche il character design. Un’avventura del tutto inedita per la famiglia Forger, caratteristica lodevole, considerando che alcuni film anime sono spesso un montaggio di episodi della serie, alcuni peraltro già pubblicati. Altro aspetto positivo è la corposa introduzione iniziale, che sebbene un po’ prolissa per chi segue l’anime, permette anche agli spettatori che non conoscono la serie di seguire e comprendere il film. Una storia, quindi, letteralmente adatta a tutti, dal target universale non solo per quanto concerne l’età.
CODE White riprende fedelmente lo stile che contraddistingue il brand di SPY x FAMILY, anche sotto il profilo tecnico, proponendoci una “Mission” originale un po’ più intraprendente del solito. La pellicola è stata realizzata con l’usuale miscela di tecnica tradizionale e CGI, sia 2D che 3D, che caratterizza le attuali produzioni anime. Si distingue, tuttavia, per una maggiore qualità e complessità visiva rispetto la serie, un vero e proprio upgrade per il grande schermo. Ottime le animazioni, la cui massima espressione si raggiunge nelle spettacolari e mirabolanti scene di azione. Il film è distribuito in versione doppiata, con lo stesso cast vocale della serie, che ci regala una pregevole performance che non ci fa rimpiangere i Seiyū della versione nipponica.

Parola d’ordine: Umorismo!
La trama di SPY x FAMILY: CODE White è piuttosto lineare, dalla narrazione un po’ dilatata nella sua parte centrale, ma che sorprendentemente non rende il lungometraggio noioso o particolarmente lento. Questo per merito della regia di Katagiri e del sapiente mix di generi che caratterizza l’opera. La serie, infatti, è una combinazione ed una rivisitazione vincente di commedia, azione e spionaggio. Categorie per loro natura non discordi, ma che nell’opera di Tetsuya Endo ritroviamo rinnovate e decostruite in modo alquanto originale e … surreale. Tutto grazie all’umorismo, che, onnipresente e brioso, rappresenta indiscutibilmente la chiave del successo di SPY x FAMILY, che ritroviamo puntuale in CODE White. Anche nel film, l’ironia si fa motore e legante di una bislacca fusione creativa, dilettando lo spettatore con la sua eterogeneità di registro circostanze, che aggiunge un certo quid di resonanza emotiva. Situazioni paradossali, equivoci e twist sul genere spionistico permettono di passare facilmente da toni più maturi e sofisticati, che offrono sottili commenti su politica, società e relazioni umane, a quelli più demenziali ed infantili. Giustificatamente tali, data l’età della protagonista Anya, anni sei (dichiarati), per la quale accettiamo, con puerile spasso, la sua gag scatologica. Scenetta un po’ triviale, ma nel complesso garbata, che peraltro, vanta l’accortezza espressiva di differenziare la particolare sequenza con una grafica diversa, dalla linea (e contenuto) più bambineschi e sognanti! Per la cronaca, la comicità assurda è anche la ragione che ci consente di sorvolare(entro certi limiti) sull’eccessiva irrealtà di molte scene e frangenti, specie di combattimento, che altri contesti risulterebbero talmente esagerate ed impossibili da rompere il “sacro” patto della sospensione di incredulità dello spettatore.

L’assurdità come specchio della realtà
Ricca e ben sviluppata la caratterizzazione dei personaggi, che offrono interessanti e molteplici prospettive d’analisi. In particolare Anya, la quale nonostante il suo potere, è un esempio di rappresentazione ben calibrata e realistica di una bambina della sua età. La sua curiosità, spontaneità ed innocenza sono tratteggiate in modo autentico, senza esagerazioni o artifici. Questo la rende estremamente credibile e coinvolgente, evitando gli stereotipi spesso presenti nelle rappresentazioni fittizie che dipingono i più giovani con tratti eccessivamente maturi. Altrettanto adorabile Bond, controparte della piccola Anya con la quale forma una coppia a dir poco esilarante. Non meno interessanti i “genitori” Lyod e Yor, le cui doppia identità si dipana in un gioco spassoso di contrasti e contraddizioni. Piani antitetici si intrecciano in modo intrigante, creando una dinamica familiare unica e coinvolgente, nella quale si radicano inaspettati sentimenti.
Le relazioni umane sono il tema cardine su cui si basa SPY x FAMILY, che propone una visione progressista sul concetto di famiglia, dalla prospettiva moderna basata sull’importanza dei legami emotivi rispetto ai vincoli di sangue. La pellicola, come la serie, affronta l’argomento e rivisita il concetto di favola contemporanea, trattando tematiche serie in modo semplice, spesso ironico, ma profondo. Argomenti estremamente attuali, che non a caso, sono sapientemente inseriti nell’ambientazione retrò e distopica della guerra fredda, opportunamente selezionata per il contesto storico e geopolitico. Lapalissiana, infatti, la critica della guerra e la denuncia delle sue conseguenze, con un importante disamina sulla scienza dei governi, ragion di stato e diplomazia. La doppia vita dei protagonisti diventa inoltre motivo di ponderazione sul concetto di identità, che mutevole e sfaccettato, si rivela assai più complesso delle apparenze. Tali contenuti si sviluppano ulteriormente in sottotemi affini e collaterali, affrontati sempre con il medesimo approccio scanzonato, ma al contempo incisivo, equilibrando ponderatamente intrattenimento e riflessione.
SPY x FAMILY: CODE White è un film piacevole, che cattura l’essenza della spassosa commedia spionistica di Tetsuya Endo. L’avventura invernale della famiglia Forger rispetta i topoi più assurdi e spiritosi dell’opera principale, mantenendo un equilibrio perfetto tra azione, momenti toccanti e comicità incredibilmente sciocca (in senso buono). Con la sua irresistibile miscela di suspense e umorismo, il primo lungometraggio della serie SPY x FAMILY è un’occasione imperdibile in primis per i fan della serie, ma anche per coloro che vogliono godersi 110 minuti di puro divertimento.
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