Tales of Kenzera ZAU Recensione: il metroidvania nel nome di un padre

Portare la propria storia all’interno di un videogioco non รจ sicuramente un progetto di facile attuazione, soprattutto per la componente emotiva coinvolta. Abubakar Salim, fondatore e direttore creativo di Surgent Studios, decide di tradurre la sua traumatica esperienza personale e famigliare in un prodotto videoludico, dopo la sua esperienza precedente come voce di Rokhan di World of Warcraft e Bayek di Siwa, il protagonista di Assassin’s Creed Origins. Ora la sua piccola realtร  produttiva, legata a Electronic Arts, si fa portavoce della sua storia portando sulle nostre console Tales Of Kenzera ZAU, il metroidvania di cui era stato recentemente lanciato il trailer pre-lancio con qualche dettaglio in piรน prima della sua uscita definitiva, avvenuta lo scorso 23 aprile. Incantati dalle numerose notizie che ci erano giร  giunte in anteprima, non potevamo esimerci dal buttarci in questa avventura, con tutta l’emozione che ci ha travolto fin dall’inizio. Vi raccontiamo questo viaggio in terre lontane e dal sapore esoterico nella nostra recensione, dopo aver testato questo titolo nella sua versione per PlayStation 5!

La magia รจ una delle componenti principali della storia e del gameplay di Tales Of Kenzera ZAU

Tales Of Kenzera ZAU: due linee temporali, due poteri magici

La storia personale di Salim รจ una vicenda delicata e triste. Dopo aver perso suo padre al termine di una lunga battaglia con il cancro, per tentare di esorcizzare il dolore, il direttore creativo decide di incanalare i suoi sentimenti e la sua elaborazione del lutto in una storia capace di trattare queste difficili tematiche, in maniera delicata e con uno stile e un gusto rari, che consentono a questo titolo di emergere e distinguersi in maniera chiara anche all’interno di un panorama variopinto come quello del mercato videoludico indie. Tales Of Kenzera ZAU racconta dunque una storia suddivisa in due linee temporali: la prima รจ ambientata nella regione di Kenzera del 2089, dove tecnologia, innovazione e progresso sono i padroni di questo mondo, la seconda affonda le sue radici nel suo passato piรน remoto, ai tempi dello sciamanismo, dello spiritismo e delle leggende.

Nella linea temporale del futuro facciamo la conoscenza di Zuberi, un ragazzo che di recente ha perso il suo Baba, suo padre. In un momento di forte disperazione, il ragazzo scopre che il padre stava scrivendo un libro, che avrebbe avuto il compito di accompagnare il figlio lungo un cammino che l’uomo giร  sapeva che sarebbe stato particolarmente difficile per il giovane. La storia narra le gesta di Zau, un Nganga, potente sciamano, vissuto nel passato remoto delle terre di Kenzera. A seguito della dipartita del genitore, decide di fare un patto con Kalunga, il Dio della Morte, per tentare di riportarlo nel regno dei vivi. Un’antica profezia sostiene che chiunque riesca a superare le terribili prove dei Tre Grandi Spiriti della natura e a riportare la pace in loro, riceverebbe in cambio la possibilitร  di esaudire il suo desiderio piรน recondito…

Il potere del sole e della luna costituiranno un’unione fondamentale in questo platform

Tra platform, puzzle e combattimenti

Dopo un’introduzione che non si dilunga nemmeno troppo, cominciamo a guidare il nostro protagonista alla ricerca delle risposte utili per portare a termine una missione che fin da subito sottolinea le sue difficoltร  lungo il percorso, tra nemici e trappole, oltre che puzzle da risolvere. Innanzitutto, i due stilemi principali che riconosciamo sono dettati dal genere platform e battle. Tutto quello che dobbiamo fare รจ saltare, fare scatti e manovre aeree sempre piรน complesse, che chiaramente si sbloccano man mano che procediamo, andando di pari passo con l’apprendimento di nuove tecniche, utili anche per raggiungere aree prima inaccessibili in luoghi giร  visitati. Il mondo di gioco รจ dinamico, le fasi esplorative sono interessanti e tutto รจ caratterizzato dal ritmo mai lento, anzi. Il ragazzo si muove molto rapidamente e la distribuzione di ostacoli nello spazio รจ ben studiata, permettendoci anche di ammirare la bellezza degli ambienti, in primo piano e sullo sfondo. Un aspetto, sul quale torneremo dopo, che rende la maggior parte delle sezioni platform molto godibili.

Se le sezioni platform sono generalmente ben realizzate, non manca comunque qualche neo, dove il gioco dimostra di inciampare piuttosto grossolanamente. L’eroe puรฒ contare su due maschere, legate al sole e alla luna, specializzate rispettivamente nel combattimento corpo a corpo e in quello a distanza. Un albero delle abilitร , nemmeno troppo sviluppato, permette di sbloccare nuove caratteristiche o potenziare quelle esistenti, mentre un indicatore a schermo regola sia le cure che daremo al nostro eroe, sia lโ€™utilizzo delle abilitร  piรน potenti di entrambe le maschere. Per buona parte del tempo, esplorazione e combattimento viaggiano separatamente; รจ piuttosto raro incontrare nemici a complicare i momenti del percorso piรน difficili da superare, mentre si riesce chiaramente a distinguere una stanza progettata per uno scontro quando si sta per entrare al suo interno, ideata come se fosse un’arena vera e propria. E per quanto lโ€™alternanza tra le due maschere sia abbastanza stimolante, e la presenza di nemici deboli agli attacchi di una o lโ€™altra sia concepita per variare l’intero gameplay, i combattimenti affrontati sono molto ripetitivi.

La dimensione platform del gameplay di Tales of Kenzera ZAU vede tanta azione ad alto ritmo

Tante influenze artistiche, ma qualche incertezza nel ritmo

Se da un punto di vista di puro gameplay, Tales of Kenzera: ZAU รจ in larga parte soddisfacente, ma non riesce a fare del suo meglio, Tales of Kenzera ZAU รจ un metroidvania che, dal punto di vista grafico e artistico, non teme di nascondere le proprie fonti di ispirazione, tra le quali รจ ben evidente il calco preso in prestito da altri videogames, il primo dei quali รจ Ori and the Blind Forest, sia nella narrazione, sia nelle scelte stilistiche. La messa in scena complessiva รจ buona, ma a tratti traballante e un poโ€™ rigida, evidenziando quanto possa essere difficile costruire unโ€™esperienza di gioco solida anche quando si hanno giร  tra le mani delle buone idee di partenza. Di certo svolgono un buon lavoro le riprese artistiche dallโ€™arte Ndebele e Zulu, un punto di partenza importante tanto quanto gli stili Maasai, Tswana e altre espressioni artistiche Bantu. Insomma, non รจ un mistero che in questo gioco le riprese esotiche, ed esoteriche al contempo, siano ben evidenti e sottolineate fin dalle sue radici.

Un comparto grafico la cui cura non va di pari passo con quello tecnico. Se il motore di gioco supporta bene o male senza particolari problemi durante l’intera esperienza di gameplay, ci sono alcuni momenti in cui il movimento del nostro eroe deve รจp’c xv essere piรน accelerato, come quelle di inseguimento, in cui Zau deve fuggire da un pericolo imminente costringendolo a superare una serie di ostacoli piรน in fretta che puรฒ. Il susseguirsi di questi elementi non adeguatamente evidenziati, con movimenti di camera incerti o asincroni, o per un eccessivo amalgamarsi degli stessi con lo sfondo, non ci consente di visualizzarli al meglio. Non senza dimenticare alcune imprecisioni nella gestione delle collisioni, o alcune abilitร  che non funzionano davvero nel contesto in cui le vorremmo utilizzare. Imprecisioni che sporcano il risultato complessivo di un gioco che avrebbe meritato ancora piรน attenzione, per evitare sbavature evitabili.


Tales of Kenzera ZAU รจ un gioco che deve puntare tutto sulla narrazione e sulle influenze artistiche determinanti il contesto in cui si ambienta questa storia dai tratti esoterici e magici ben marcati. Lodevole il fatto che uno sviluppatore desideri in qualche modo rendere omaggio al proprio padre attraverso una storia semplice e magica, con un tessuto narrativo chiaro e un altrettanto curato sviluppo in chiave artistica di un’ambientazione davvero interessante, cosรฌ come lo รจ anche il concept design dei personaggi e dei nemici coinvolti in questa storia. Non mancano perรฒ al contempo diversi nei tecnici, tra glitch e qualche bug nelle fasi dal ritmo e dall’azione piรน concitati. Non un ottimo risultato per un gioco che meritava di essere piรน curato nella sua integritร , ma che ci consente comunque di godere di un metroidvania dall’immediata comprensione e che ci regala il piacere di esplorarne i suoi paesaggi. Per buona parte del tempo anche il combattimento rimane un inframezzo quasi necessario, piรน che un frangente necessario e coinvolgente. Un titolo che riesce in ogni caso a farsi notare per l’ottima direzione artistica e impattante, oltre alle motivazioni che stanno dietro la nascita di questa storia videoludica.ย 


 

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