Level Zero Extraction Provato: un extraction-shooter sci-fi da tenere d’occhio

Sin da quando sono arrivati sul mercato The Division ed Escape from Tarkov, si è diffuso a macchia d’olio un genere che oggi è uno tra i più giocati dagli utenti: stiamo parlando del genere extraction-shooter. Quest’ultimo, come già detto, si è affermato tra i giocatori grazie specialmente all’ambiente PvPvE offerto dallo shared-world-shooter proposto da Ubisoft che, proprio per merito della Zona Nera, è riuscita ad innovare e creare qualcosa di inaspettato. Stesso discorso vale per Escape from Tarkov: difatti gli sviluppatori, ossia Battlestate Games, hanno dato vita ad una creatura imponente e che è diventata una delle opere videoludiche più giocate negli ultimi anni. Basti pensare ad esempio che il titolo è uno tra i più in voga anche sulla piattaforma di streaming Twitch, il che fa sorgere tante discussioni sulla sua eccelsa qualità. Dove voglio arrivare con ciò? Ebbene, questa anticipazione è strettamente collegata al videogioco di cui parleremo in questa anteprima, ossia Level Zero Extraction. La produzione si presenta come un extraction-shooter sci-fi ma con una peculiarità: si possono scegliere due razze, ossia i classici umani e gli alieni, che ricordano moltissimo gli xenomorfi di Alien. Noi in questi giorni abbiamo potuto testare la closed beta, la quale ci ha permesso di conoscere le effettive potenzialità di Level Zero Extraction. Ma come sarà andata questa prima prova con mano? Scopriamolo insieme!

Level Zero Extraction: inizia la corsa alla sopravvivenza

Level Zero Extraction, come già avevo anticipato nel precedente paragrafo, si presenta con un extraction-shooter, ma piuttosto che prendere spunto da esponenti del genere come Escape from Tarkov (trattandosi di un FPS), sembrerebbe che lo sviluppatore si sia ispirato perlopiù a The Cycle Frontier, titolo targato Yaeger Development e cancellato a settembre del 2023. Ci sono tante similitudini tra i due titoli, come la gestione del proprio inventario, feature di cui parleremo a breve. Innanzitutto, bisogna precisare che a differenza di qualsiasi extraction-shooter già sul mercato, Level Zero Extraction ci pone dinanzi ad un quesito, ossia quale fazione utilizzare. Essendo un gioco ambientato in un mondo sci-fi, c’è ne sono due da scegliere: umani e alieni. Queste fazioni hanno le proprie peculiarità sul campo di battaglia e riescono a soddisfare il giocatore proponendo due stili di gioco completamente differenti tra essi. Insomma, sicuramente il titolo parte già molto bene distinguendosi dagli altri extraction-shooter e creandosi una propria identità ben specifica che riflette senza ombra di dubbio un game design che, seppur presenti qualche criticità (che vedremo tra poco), sicuramente non è affatto male considerando che il titolo è ancora molto lontano dalla sua uscita, prevista tutt’ora entro il 2024.

Parlando del gameplay effettivo del gioco, una volta che saremo approdati nella mappa designata dovremo raccogliere quanto più materiale possibile. La Beta, essendo Chiusa, presentava alcune limitazioni per quanto riguarda la capienza degli oggetti che potevamo portarci per poi estrarli, anche se, come in The Cycle Frontier, c’era la possibilità di poter mettere il proprio loot nella “tasca di salvataggio”, in modo tale che potessimo ottenere degli oggetti ben specifici e recuprarli anche in caso di morte. Parlando delle prime sessioni, diciamo che sono rimasto parecchio spaesato perché c’è da dire che bisogna capire bene il level design delle mappe per poterle sfruttarle al meglio, sia come alieno che come umano. Sicuramente in questo momento vi starete chiedendo: ma qual è lo scopo del gioco? Bisogna fare esattamente le stesse e identiche cose negli altri giochi appratenti al genere? Non esattamente, perché oltre ad estrarre in piena sicurezza, il nostro compito fondamentale sarà quello di recuperare delle informazioni di vitale importanza legate agli esperimenti eseguiti nelle strutture in cui saremo catapultati e scoprire qualcosa in più sugli alieni e cosa sia successo in questi luoghi ignoti. 

Sistema di shooting convincente… a metà

Vi abbiamo già anticipato che avremo gli umani che dovranno combattere contro gli alieni, anche se non è del tutto esatto. Infatti, durante le sessioni abbiamo incontrato dei giocatori che non facevano parte della nostra squadra. In questi casi potrà accadere di aprire il fuoco su quest’ultimi oppure di deporre le armi e andare per la nostra strada. Insomma, gli alieni non saranno l’unica minaccia incombente durante ogni run, ma lo saranno anche i player appartenenti alla stessa fazione. Oltre agli umani, ci saranno sparsi per la mappa anche delle torrette robot che, una volta localizzati i giocatori non ci penseranno due secondi a fare fuoco. Detto ciò, parlando invece degli alieni che, come vi avevo già anticipato precedentemente, parrebbe che la software house si sia ispirata palesemente agli xenomorfi presenti in Alien, pellicola cinematografica realizzata dal noto regista Ridley Scott. Ebbene, scegliendo quest’ultimi avremo una serie di vantaggi non indifferenti rispetto agli umani.

Ad esempio, il giocatore potrà salire nei condotti e muoversi ad una velocità considerevole o generare una scossa EMP capace di dare parecchio filo da torcere ai player umani. Dal punto di vista del bilanciamento però, ho notato una certa discrepanza tra le due fazioni poiché quest’ultima mi è sembrata piuttosto sbilanciata, sebbene ci siano metodi per contrastarla senza alcun problema. Si nota sin da subito che gli alieni hanno diverse marce in più, quindi il team di sviluppo dovrebbe pensare ad optare dei dovuti cambiamenti per garantirgli il giusto bilanciamento affinché l’utente non ricada nel vortice incommensurabile della frustrazione (o peggio, scelga sempre e soltanto la fazione aliena). Parlando invece degli umani, questi potranno mettere a referto attacchi corpo a corpo e sparare anche con le armi da fuoco. Su codeste vorrei focalizzarmi di più.

Il sistema di shooting è abbastanza convincente e funzionale, ma solamente in alcuni frangenti perché ci sono state diverse situazioni in cui il gunplay fa storcere veramente il naso, e di conseguenza reputo tale sistema funzionale solamente a metà. Ad esempio, potremo aprire il fuoco contro alti umani oppure contro i temibili alieni, seppure siano molto deboli quando utilizzeremo la luce attraverso il drone in nostra dotazione, oppure utilizzare dei bengala per fare luce potendoli rincorrere. Espedienti che però potrebbero alla lunga destare molte perplessità!

Level Zero Extraction: come si comporta al livello grafico?

Parlando della grafica di Level Zero Extraction, bisogna ammettere che ci sono tanti elementi che mi hanno colpito. I modelli delle armi sono fatti con estrema cura e i dettagli legati anche all’ambientazione riescono a garantire ansia nel giocatore grazie anche all’atmosfera che trasmette il titolo. Seppur lato grafico il gioco sia molto bello da vedere, il problema purtroppo è legato all’ottimizzazione. Sebbene stiamo parlando pur sempre di un titolo in fase beta, in tutte le ore che abbiamo provato il gioco diciamo che siamo rimasti saldamente a 60 fps, ma abbiamo dovuto disattivare diverse impostazioni e abbassare qualche dettaglio grafico per raggiungere tale “traguardo”.

Questo rappresenta senza alcun dubbio un problema per il team di sviluppo, ma sono convinto che al lancio le prestazioni saranno nettamente superiori, nonostante il gioco utilizzi la tecnologia Lumen, molto difficile da gestire per delle GPU non troppo potenti, ma con una scheda video della serie 30 o 40 di Nvidia non dovremo preoccuparci più di tanto. Dunque, c’è ancora parecchio da lavorare, ma date le premesse siamo sicuri che al lancio avremo tra le mani un titolo divertente, appassionante e che se la giocherà con gli altri esponenti del genere!

Level Zero Extraction si presenta come un extraction-shooter solido, nonostante alcune problematiche riscontrate durante la Closed Beta. Le due fazioni sono estremamente divertenti da giocare, nonostante uno sbilanciamento generale a favore degli alieni da rivedere per non creare troppa frustrazione. Parlando del game design, sembrerebbe che il team di sviluppo abbia optato per delle scelte decisamente interessanti, sebbene non manchino alcune criticità lato gunplay. Insomma, questo Level Zero Extraction ha un potenziale che se verrà espresso al suo massimo potrebbe farlo diventare un nuovo punto di riferimento per gli appassionati del genere e non solo, magari conquistando diversi nuovi giocatori che decideranno di approcciare per la prima volta a questo genere videoludico. Per rispondere ovviamente a questa domanda dovremo aspettare la pubblicazione finale, attesa nel corso del 2024.