Suicide Squad Isekai è il nuovo anime prodotto dalla congiunzione di WIT studio (Attack on Titan, Vinland Saga) e di Warner Bros. Japan, che insieme hanno dato origine a un progetto che unisce il fumetto occidentale alla tradizione animata orientale. Fino a dieci anni fa, la distinzione tra fumetto e manga, anime e cartone, era così netta che chiunque osasse creare confusione tra questi differenti mondi veniva giudicato dai Saggi indiscussi del mondo nerd. Insomma, la pena per chi osasse pronunciare sacrileghe parole? La gogna mediatica, nella maggior parte dei casi.
Ironia a parte: per quanto sia vero che in passato le distinzioni erano più sentite, ormai siamo nel 2024, questi problemi sembrano non esistere più, e i media possono finalmente convergere tra loro, e proprio in questo contesto si colloca Suicide Squad Isekai. Tra nuovi cartoni orientali e anime occidentali, quindi, in questo speciale cercheremo di capire il contesto che accoglie questo nuovo progetto.
Suicide Squad Isekai: il progetto
Suicide Squad Isekai è una serie televisiva anime basata sul team Suicide Squad dei fumetti DC Comics. La serie sarà prodotta da WIT Studio, presentata da Warner Bros. Japan e diretta da Eri Osada. Nel team di produzione, sono presenti diverse personalità conosciute nel mondo degli anime giapponesi. Il progetto arriverà nel 2024, non abbiamo ancora una data precisa per il momento ma soltanto un trailer, che vede la task force d’élite, composta da Harley Quinn, Deadshot, Peacemaker, Clayface e King Shark alle prese con una nuova missione in Isekai, ovvero Altro Mondo. Dal trailer non è ancora piuttosto chiara la trama, ma sembra che i nostri protagonisti affronteranno un nuovo compito per proteggere la pace, all’interno di un altro mondo dalle sfumature fantasy stando alle brevi sequenze viste nel trailer, ma non abbiamo ancora notizie ufficiali a riguardo.
Nella serie Suicide Squad Isekai, vedremo Anna Nagase (Ushio in Summer Time Rendering) interpretare il ruolo della Dottoressa Harleen Quinzel, meglio conosciuta come Harley Quinn. Nagase è una rinomata doppiatrice giapponese, nota per i suoi ruoli all’interno di diversi anime, tra cui A Silent Voice e Your Lie in April. Yūichirō Umehara (Goblin Slayer), veterano del doppiaggio giapponese, sarà il temibile Joker. Reigo Yamaguchi (The Eminence in Shadow) interpreterà Deadshot, mentre Takehito Koyasu (Dio in JoJo’s Bizarre Adventure) sarà Peacemaker. Nel cast anche Jun Fukuyama (Blue Exorcist) sarà Clayface, e Subaru Kimura (Jujutsu Kaisen) darà voce a King Shark. Non sappiamo se magari nel cast inglese e internazionale ci sarà qualche nome conosciuto nell’universo DC, per quanto sia piuttosto improbabile vedere gli attori originali del film uscito nel 2016. Tuttavia, il progetto sembra portare già da adesso le firme di nomi importanti, e forse qualche piccola speranza c’è.
I nuovi anime occidentali
Negli ultimi anni abbiamo assistito a una crescente occidentalizzazione degli anime, con sempre più produzioni giapponesi che si rivolgono a un pubblico globale, compreso quello occidentale. Piattaforme di streaming come Netflix hanno svolto un ruolo significativo in questo processo. Titoli come Castlevania, Blood of Zeus e The Witcher: Nightmare of the Wolf sono esempi lampanti di come gli anime abbiano influenzato e ispirato le produzioni occidentali, lavorando insieme per ottenere uno stile originale che accoglie entrambe le tradizioni. La crescente presenza di progetti come Scott Pilgrim, originariamente concepito come un manga occidentale, e Blue Eye Samurai, che trasporta tematiche orientali nell’animazione occidentale, evidenzia la tendenza alla globalizzazione e all’interconnessione culturale nel mondo dell’animazione.
Questi esempi dimostrano che le influenze culturali non sono più limitate ai confini nazionali, ma si mescolano liberamente, creando un terreno fertile per la creazione di opere transnazionali che riflettono la diversità e la ricchezza delle culture del mondo. In questo contesto, l’arrivo di Suicide Squad Isekai rappresenta un ulteriore passo avanti, evidenziando come gli anime si stiano evolvendo in un medium che supera le barriere geografiche e culturali, abbracciando e amalgamando influenze provenienti da tutto il mondo.