Recensione Farsiders | Prima di iniziare a esprimere le mie opinioni riguardo Farsiders, penso sia necessario identificare di cosa si stia parlando, di che tipo di gioco si tratti, i temi di cui parla e la storia che vuole proporre. Secondo quanto detto dagli sviluppatori, Gambit Ghost Studio, Farsiders รจ un 3D action Hack-n-Slash RPG con visuale isometrica ambientato in un mondo cyberpunk futuristico e stilizzato, nel quale sarร possibile imbarcarsi in un mitico viaggio nel passato insieme a Cassieย per sventare i malefici piani di un gruppo di terroristi. Durante l’intera opera si vedono costanti paragoni e riferimenti al ciclo Arturiano, ma questo punto verrร affrontato piรน avanti nella recensione.
Fatto questo breve incipit, Farsiders si presenta come un gioco simpatico, dalla grafica e dall’ambientazione accattivante ma che, sin dalle prime ore, presenta diversi difetti che vanno a culminare con il boss finale.
Farsiders: Artรน sei tu?
Come giร detto Farsiders mostra costanti riferimenti al ciclo arturiano andando perรฒ a toccarlo solamente in modo superficiale, i vari riferimenti si trovano infatti solamente nei vari nomi dei personaggi e dei luoghi. Durante l’intera storia si vedranno infatti personaggi come Artรน, Lancillotto, Morgana e la terra di Avalon. Il problema รจ che si ferma a questo, non sono presenti riferimenti piรน profondi all’intera storia di artรน e dei cavalieri della tavola rotonda. Come giร letto nella descrizione di Steam, il gioco รจ diviso tra il mondo di Avalon e la cittร di Ostahl, due ambientazioni differenti che non riescono a convivere a pieno, per quanto fosse un’idea che avrebbe potuto portare a molto di piรน. In entrambi i mondi sono inoltre presenti delle statue angeliche, le quali servono come punto di ristoro e salvataggio per Cassie. Riguardo le statue, durante le mie ore di gioco ho notato un problema, probabilmente legato alla programmazione, per il quale indicava come obbiettivo una statua nel ‘mondo reale’ quando era invece necessario dirigersi nelle terre di Avalon.
Il distacco tra il mondo futuristico di Ostahl, caratterizzato da colori freddi e metallici, e l’ambientazione medievale di Avalon, in cui prevalgono colori naturali e riconducibili alla terra, รจ presente e sentito durante l’intera opera. Sono infatti vari i momenti in cui bisogna spostarsi da una zona all’altra. Questa dicotomia sarebbe potuta essere il punto forte di Farsiders, ma risulta invece separata e tenuta sotto compartimenti stagni, in cui elementi di uno non possono mai sfociare nell’altro mondo e viceversa. Ignorando la banalitร della storia narrata dal titolo, questa dissonanza si nota anche nel caso di un personaggio in particolare, il quale รจ presente in entrambi gli scenari in modo continuo. L’estetica del personaggio รจ infatti fortemente diversa nei due periodi, portando anche a mettere in dubbio che siano effettivamente lo stesso personaggio.ย Sempre dal punto di vista estetico, durante i dialoghi รจ presente in sovrapposizione un disegno 2D dei vari personaggi presenti, i quali si illuminano e si spengono in base a chi stia parlando. Sebbene questa sia una tecnica usata molto spesso in vari videogiochi, i disegni non riescono ad amalgamarsi al meglio con l’ambientazione che fa da sfondo ai dialoghi, impedendo ad entrambe le scene di dare il meglio di sรจ.
Vicini ma lontani
Il gameplay di Farsiders รจ una delle cose meglio riuscite dell’opera, molto semplice e interessante, che viene perรฒ macchiato da vari dettagli che circondano il tutto. Cassie avrร a disposizione due armi principali con cui combattere, una spada e una pistola, per effettuare attacchi ravvicinati e a distanza, oltre che a degli incantesimi che possono essere lanciati nei momenti piรน tattici. Le due armi principali sono potenziabili con vari equipaggiamenti che andranno a modificare in maniera abbastanza radicale il gameplay, come donare perforazione o ricochet ai colpi a distanza o diminuire il costo in stamina degli attacchi corpo a corpo. In piรน si puรฒ ‘abbinare’ a ogni arma un incantesimo, il quale andrร a fornire dei buff in base al tipo: Stordimento attraverso gli incantesimi di Luce, Scottatura usando quelli di Fuoco, Rallentamento con quelli di Ghiaccio e cosรฌ via. Come giร accennato, i vari incantesimi sono suddivisi in 6 elementi, i quali sono Luce, Oscuritร , Fuoco, Ghiaccio, Terra e Fulmine. Per ottenere i vari incantesimi si dovrร investire delle risorse, ottenute dai boss o in alcune circostanze particolari, per avere l’opportunitร di pescare tre carte e sceglierne una. Si tratta a tutti gli effetti di un Gatcha, andando ad eliminare perรฒ le microtransazioni. E’ infatti necessario spendere 2 Cristalli di Sangue per avere tre carte appartenenti a elementi casuali, ma se ne possono invece investire 3 per ottenere carte di un solo elemento a scelta. Un altro elemento di potenziamento del personaggio sono i punti statistica, di cui perรฒ si sente poco la necessitร durante l’esperienza di gioco, dando l’impressione di essere stati inseriti unicamente per gusto personale e non per una necessitร di gameplay effettiva. Come menzionato prima oltre che attraverso le uccisioni dei Boss si possono ottenere i Cristalli per gli incantesimi anche con il completamento dei Vault, i quali sono sfide di difficoltร crescente collegate ai vari elementi.
Proprio parlando della difficoltร , รจ necessario fare un appunto a riguardo. Il gioco infatti si presenta come estremamente facile e ripetitivo, in cui i vari nemici normali sono diversi riproposizioni dei primi 3 con leggere modifiche, mentre i boss di gioco risultano fin troppo facili e intuitivi. Questo รจ vero ad eccezione di 2 occasioni: i Vault e il Boss Finale. In queste due occasioni ci si trova davanti ad una difficoltร artificiale e artificiosa, obbligata dal terreno di gioco e non dalle capacitร dell’avversario. Nel caso dei Vault si deve infatti evitare gli attacchi di un nemico statico per un determinato periodo di tempo, la difficoltร รจ stata aggiunta non rendendo piรน intricato il pattern degli attacchi ma impedendo il movimento del giocatore, il quale sarร attirato costantemente verso il centro dell’arena in modo tale che il minimo errore porti alla morte. Per quanto riguarda invece Matias, il boss finale, questo รจ diviso in due parti; nella prima si รจ costretti a difendersi da un’enorme ondata di avversari nel mentre si deve usare lo scudo al momento giusto per respingere i suoi attacchi e renderlo vulnerabile. Nella seconda fase, quella in cui la difficoltร artificiale si rende estremamente piรน evidente, l’intero terreno viene trasformato in ghiaccio, effettivamente impedendo al giocatore di controllare efficacemente il proprio personaggio, nel mentre l’intera arena viene bombardata di attacchi da tutte le direzioni, per cui รจ possibile schivarli solo con movimenti precisi e calcolati.
Farsiders nasce da un’idea forte, con dei riferimenti culturali molto elevati e con una Core Mechanic stabile e funzionante, il problema si ha con tutto ciรฒ che lo circonda, a partire dalla trama banale e intuibile per arrivare alla difficoltร artificiosa presente in alcuni punti del gioco. Forse con piรน tempo e attenzione sarebbe potuto essere prodotta un’opera di alto livello ma, sfortunatamente, questo รจ quello che ci รจ arrivato.
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