Tra onde di respiri incrociati e lame che danzano, i cacciatori di demoni si preparano a infrangere i limiti per la battaglia finale! Il film Demon Slayer Kimetsu no Yaiba – Verso l’allenamento dei Pilastri (Demon Slayer: Kimetsu No Yaiba – To the Hashira Training) è approdato nelle sale cinematografiche a febbraio, preceduto da un’anteprima il 21 del mese a Orio, all’UCI IMAX. Una dinamica e vorticosa ricapitolazione delle vicende delle precedenti stagioni ci riportano agli atti finali della sanguinosa battaglia tra il protagonista Tanjiro e Hantengu, la quarta Luna Crescente. Durante lo scontro la notte volge al termine e Nezuko rischia di bruciare per effetto del Sole, ma la sorte ha in serbo per lei altri piani. Un destino, avvolto tra misteri, che costringe i membri della Demon Slayer Corps ad iniziare un nuovo durissimo addestramento in vista della battaglia finale contro Kibutsuji Muzan. Il film, diretto da Haruo Sotozaki e realizzato da Ufotable, rispettivamente regista e studio d’animazione anche della serie animata, è prodotto dalla Sony Pictures, con la distribuzione di Eagle Pictures e Aniplex alle quali si aggiunge, per la promozione del tour mondiale, Crunchyroll, la nota piattaforma streaming specializzata in anime. Demon Slayer – Kimetsu no Yaiba è tratto dall’omonimo manga di Koyoharu Gotōge, serializzato sulla rivista Weekly Shōnen Jump di Shūeisha dal 15 febbraio 2016 al 18 maggio 2020. La serie tv è disponibile su Crunchyroll (seconda e terza stagione sia in lingua originale con sottotitoli che doppiata), su Amazon Prime Video (prima e seconda stagione doppiate e la possibilità di noleggiare il precedente lungometraggio Demon Slayer- Il treno Mugen) e su Netflix (unicamente la prima stagione).
Una parziale delusione?
Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba – Verso l’allenamento dei Pilastri è sostanzialmente un meshup dell’ultimo episodio della terza stagione dell’anime, precisamente la puntata n. 11 – I legami che ci uniscono: alba e aurora – dell’ Arco de Il villaggio dei forgiatori di katana, ed uno Sneak Peek della quarta, l’attesissima saga dell’allenamento dei Pilastri, che debutterà nella prossima primavera. In pratica la prima parte è una puntata già vista e la seconda un’anteprima di sequenze che a breve saranno disponibili per il pubblico. Più prosaicamente un tranello per gli spettatori, soprattutto considerando che si tratta di una pellicola dedicata a chi già segue la serie. Se vogliamo essere capziosi, sotto certi aspetti è il secondo inganno ai danni dei fan dei Demon Slayer, in quanto anche il precedente lungometraggio, Demon Slayer – Il treno Mugen (劇場版「鬼滅の刃」 無限列車編, Gekijō-ban Kimetsu no yaiba Mugen Ressha-hen, 2020), era una sintesi/adattamento cinematografico del primo ed omonimo arco della seconda stagione pubblicata nell’anno successivo (2021, n.d.r.). Tuttavia, questo primo film aveva due caratteristiche che giocavano a suo favore nello scongiurare quella sorta di “effetto insidia” percepibile in Demon Slayer – Verso l’allenamento dei Pilastri. In primis è che alla sua uscita nelle sale fosse un contenuto ancora interamente inedito, mentre questa nuova pellicola è nella sua prima parte un episodio della serie già disponibile(e sicuramente visto dagli spettatori). In secondo luogo a fare la differenza è la struttura della trama, che in Demon Slayer – Il Treno Mugen è un intreccio organico ed unitario, con un susseguirsi incalzante e senza pause di momenti ad alta tensione, non pago di colpi di scena ed un epilogo inaspettati (quantomeno per coloro che non hanno letto il manga). Diversamente in Demon Slayer – Verso l’allenamento dei Pilastri abbiamo una narrazione che pur mantenendo il ritmo è decisamente più frammentaria, soprattutto nella seconda parte, la quale rimane carente a livello di azione e con un finale, comprensibilmente aperto, ma al contempo inconcludente. Nondimeno si evidenzia un ulteriore problematica relativa all’architettura della trama che preclude categoricamente la visione del lungometraggio agli spettatori che non seguono l’anime (o il manga). All’inizio della pellicola, infatti, si viene direttamente catapultati nel bel mezzo della cruciale battaglia tra Tanjiro e Hantengu, la quarta Luna Crescente, senza comprensibili riferimenti o spiegazioni delle vicende che hanno portato a quello scontro per coloro che non conoscono la storia di Demon Slayer. La ricapitolazione degli eventi che fa da incipit al lungometraggio è un mero susseguirsi di sequenze, senza audio con sottofondo musicale, delle passate stagioni della serie, la cui corretta contestualizzazione è appannaggio unicamente dei fan. Un aspetto che oltre a limitare il bacino d’utenza di Demon Slayer – Verso l’allenamento dei Pilastri aggrava la delusione in merito ai contenuti dell’opera, che risultano sostanzialmente insensati. Sorgono, quindi, spontanei due amletici quesiti: Il film è completamente da bocciare? Vale la pena andare al cinema? La risposta, in realtà, non è così banale ed univoca. Nonostante pecchi per quanto concerne la profondità drammaturgica, il film, nel complesso, merita una valutazione più che sufficiente per merito primariamente dell’eccellente qualità tecnica, sensorialmente talmente ineccepibile ed inebriante da rendere vagliabile, a titolo puramente personale, la possibilità di goderne appieno attraverso l’esperienza della sala cinematografica.
L’arte di appagare i sensi
Il punto di forza di Demon Slayer Kimetsu no Yaiba – Verso l’allenamento dei Pilastri è, fondamentalmente, l’eccelso livello del comparto visivo e sonoro. Caratteristica per la quale, ad onor del vero, è rinomato l’intero anime di Demon Slayer. La pellicola, come la serie, è realizzata combinando egregiamente la tecnica tradizionale 2D dei disegni a mano con l’uso di effetti digitali, come il 3D e il CGI. I disegni, che ricalcano lo stile del manga, sono curati e dettagliati. Meravigliose le animazioni, incredibilmente fluide, superbamente vertiginose nelle sequenze di azione e combattimento. Il binomio altissima qualità e continuità con la serie animata persegue anche nella colonna sonora, curata dagli stessi autori dell’anime, ovvero Yuki Kajiura, compositrice e produttrice discografica famosa per le OST di diversi film e anime, e Go Shiina, noto musicista per opere videoludiche. Una miscela di generi ben accordati, dal tessuto sonoro avvolgente, capace di catalizzare ed amplificare il pathos e le emozioni delle scene.
Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba – Verso l’allenamento dei Pilastri è film destinato esclusivamente ai fan della serie. Un’opera frutto di una banale fusione di due episodi dell’anime, uno pubblicato l’altro, per ora, inedito, dalla narrazione poco coesa e drammaturgicamente poco sensato. Nonostante ciò, la pellicola raggiunge la sufficienza grazie ad un’altissima qualità tecnica, talmente eccelsa e coinvolgente che per alcuni spettatori potrebbe valere la pena recarsi al cinema solo per apprezzarne al massimo l’esperienza sensoriale.
Clicca sulla copertina per leggere