Elgato Stream Deck MK2 Recensione: l’evoluzione dell’arte dello streaming

Elgato Stream Deck MK2

Il produttore Elgato ci ha offerto la possibilità di provare il nuovo Elgato Stream Deck MK2, permettendoci via via di completare un setup davvero professionale per quanto riguarda la difficile arte dello streaming. Elgato infatti propone tutti i dispositivi utile per entrare nel difficile mondo dello streaming, accessibile a tutti ma molto selettivo. Per ottenere fama e notorietà non bastano doti naturali, perché anche la qualità (e l’occhio) vogliono la loro parte. Microfoni, webcam, game capture sono solo alcuni dei prodotti basilari che Elgato immette sul mercato per migliorare la qualità di ciò che possono offrire streamer e content creator. Ma lo stream deck quanto può essere utile alla causa?

Questa recensione si basa su nostri test e sulla nostra prima esperienza con uno Stream Deck e da neofiti di questa particolare tipologia di esperienza bisogna dire che l’approccio è stato davvero dei migliori. Ma partiamo dalle basi.

Specifiche Tecniche

DIMENSIONI

118 x 84 x 25 mm / 4,6 x 3,3 x 1,0 in (senza supporto)

PESO

145 g senza supporto / 270 g con supporto

TASTI

15 tasti LCD personalizzabili

INTERFACCIA

USB 2.0

Elgato Stream Deck MK2

Elgato Stream Deck MK2: pronto per le sfilate sulle passerelle

L’Elgato Stream Deck MK2 è la nuova versione del suo omonimo (senza MK2) a 15 tasti e di per sé esegue praticamente lo stesso lavoro. Ci troviamo dunque davanti ad un dispositivo con 15 tasti LCD in gradi di poter fare da spalla a tutti gli streamer dato che lo streaming Deck è compatibile con ogni programma di streaming. Ciò che lo differenzia principalmente dalla sua precedente versione è la possibilità di cambiare il frontalino nero con uno dei tanti proposti da Elgato, permettendovi così di personalizzare il device a vostro piacere. Ogni frontalino ha un prezzo di 9.99 euro. Partiamo dal dirvi che il lavoro che svolge lo Stream Deck di Elgato potrebbe essere svolto anche da un normale tastierino, ma questo sarebbe incredibilmente limitato rispetto al vasto mondo che vi si apre davanti nel momento in cui entrate in possesso di un Elgato Stream Deck.

Ci vuole tanta pazienza, ma resterete soddisfatti

La nostra esperienza iniziale non è stata delle migliori, dato che una volta aperto il software dell’Elgato Stream Deck MK2 ci siamo ritrovati un po’ dispersi e spaesati in mezzo a tutte quelle opzioni, ma dopo aver visto qualche tutorial il tutto si è semplificato in maniera esponenziale. Dopo aver selezionato il programma che utilizziamo per le nostre dirette (in questo caso StreamLabs come detto prima), la mossa successiva è stata quella di impostare ogni azione sui rispettivi tasti. Azioni quali la selezione delle scene, le azioni da compiere, il passaggio da una webcam minuscola a quella a schermo intero o addirittura alzare o abbassare il volume del microfono possono tutte essere impostare su uno dei tasti a nostra disposizione. Ovviamente, va ricordato del limite di 15 tasti di questo modello!

Dopo aver impostato la specifica azione su di un tasto, è possibile selezionare anche l’icona da associare al pulsante (e di rifletto all’azione da compiere mediante la sua pressione). Ciò permetterà a lavoro terminato di avere un pannello formato da diversi tasti LCD con la propria immagine associata, fattore che vi permette anche di ricordare quale azione compirà quello specifico tasto. Non essendo molto pratici, siamo riusciti ad impostare solo alcune semplici azioni (ecco perché ci riserviamo di proporvi la recensione quando avremo più dimestichezza con l’Elgato Stream Deck MK2): andare online e impostare la schermata di attesa, passare alla schermata principale, passare a quella dei saluti, andare offline con la diretta, alzare e abbassare il microfono di giochi eseguiti o del microfono. Tutte queste azioni che prima compivamo utilizzando mouse e programma di streaming sono diventate improvvisamente fulminee e istantanee grazie al nostro Elgato Stream Deck MK2, che nel setup da streaming fa anche la sua bella figura con i tasti LCD illuminati e personalizzati. Con un po’ più di pazienza in realtà è possibile eseguire anche più azioni, come impostare dei tasti macro in grado di eseguire più azioni con una singola pressione, oppure impostare addirittura dei suoni per rendere più simpatiche e professionali le vostre dirette.

Elgato Stream Deck MK2


Nonostante il nostro approccio con l’Elgato Stream Deck MK2 sia stato abbastanza semplicistico, siamo sicuri che il prodotto sia in grado di infiammare i cuori di qualsiasi streamer e contente creator pronto a passare al livello successivo del duro campo dello streaming. Elegante, affascinante e pratico, lo Stream Deck dovrebbe far parte di ogni setup che si rispetti. Al momento Elgato è sicuramente un punto di riferimento per quanto riguarda questo specifico device, dato che sul mercato di rivali ce ne sono praticamente pochi, ma nonostante ciò il produttore è stato bravo ad offrire un prodotto davvero accessibile a tutti, anche se i neofiti potrebbero trovarsi spaesati a primo impatto. Purtroppo, il prezzo di MK2 resta ancora molto alto e dunque, in molti potrebbero optare per soluzioni più dirette ed economiche o decidere di andare avanti senza l’ausilio di uno streaming deck.


 

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