La resurrezione di Resident Evil 2

Se ci seguite da un po’ saprete che un gruppo di ragazzi italiani era intento a ricreare il tanto amato Resident Evil 2 regalandogli una veste più moderna, ma che i loro sogni sono stati annichiliti quando Capcom stessa che, rendendosi conto che la cosa stava attirando le attenzioni del pubblico, ha intimato loro di cessare la programmazione per occuparsi direttamente della faccenda. In effetti Capcom non si è passata bene questo ultimo periodo e, oltre al cercare di fare concorrenza a Call of Duty rovinando la sua produzione più remunerativa, ha esplicitato punterà molto sui remake o, peggio ancora, sulle rimasterizzazioni HD. Dopo un Devil May Cry malamente convertito e un Resident Evil Rebirth rispolverato nella sua perfezione, pare ora che le mani siano in pasta su una trasposizione di Resident Evil 6 per la nuova generazione e su misteriosi piani per il celeberrimo Onimusha (probabilmente l’ennesima rimasterizzazione).

Per essere amatoriale, il remake nostrano prometteva bene.
Per essere amatoriale, il remake nostrano prometteva bene.

Vedendo la situazione passata e intercettando il report degli investitori, i fan hanno iniziato a scalpitare rabbiosamente, sofferenti e delusi nello scoprire che la pietra miliare dei videogame zombi avrebbe ricevuto solamente qualche modifica minore e sarebbe stata immessa sul mercato con sterili intenti di mercato. Ebbene, Stuart Turner, responsabile delle relazioni pubbliche di Capcom UK, ha prontamente risposto alla faccenda rassicurando il popolo che il fraintendimento sia nato da una semplice problema di traduzione, ma che gli sviluppatori si stiano impegnando a creare un remake di Resident Evil 2 partendo da zero. Vedremo Capcom, vedremo.