Versione PC
Suicide Squad: Kill the Justice League è un titolo realizzato da Rocksteady Studios, conosciuti in passato per la saga di Batman, e disponibile su PS5, Xbox Series X|S e PC (Steam). Il gioco, molto criticato dei fan per il suo modello GaaS (Game as a Service), ha annunciato, fin dall’uscita di numerosi aggiornamenti gratuiti futuri che arricchiranno l’esperienza con nuovi eventi e personaggi. Ecco la nostra recensione!
Una missione impossibile
Ci ritroviamo 5 anni dopo gli eventi di Batman Arkham Knight in una città completamente differente, infatti ci troveremo a Metropolis, un luogo quasi totalmente distrutto e sottomesso dall’esercito di Brainiac dove il giocatore interpreterà la Task Froce X la cosidetta Suicide Squad componente Harley Quinn, Capitan Boomerang, Deadshot e King Shark incaricati (Obbligatoriamente) a lavorare insieme per salvare il mondo sotto gli ordini di Amanda Waller leader dell’esercito ARGUS. Il loro lavoro sarà principalmente il reclutamento di altri personaggi, l’annientamento dell’esercito di Brainiac e l’uccisione di ogni membro della Justice League, facile no?
Essendo abituati alla vecchia Ghotam un giocatore appassionato potrebbe ritrovarsi spaesato nei primi minuti di esplorazione colmato dal fatto che la nuova città anche dopo lunghe ore di gioco non riesce ad ingranare nella stessa maniera che faceva con i vecchi titoli, rimanendo perlopiù generica e poco ispirata.
La storia e colmata con intervalli comici che per alcune persone potrebbero rovinare l’atmosfera post-apocalittica anche se personalmente riescono ad alleviare il peso della narrazione, questo perche i nostri antieroi sono caratterizzati con una grossa ispirazione hai film già esistenti della squadra suicida che per chi ha già visto i film si ritroverà un senso di familiarità in essi.
Ad aiutarci saranno altri famosi personaggi famosi dell’universo DC che prenderanno un ruolo di supporto passivo per la squadra principale, ci sarà il Pinguino che fornirà armi sempre più potenti, Poison Ivy in formato miniatura che ci darà la possibilità di utilizzare le alterazioni, il giocattolaio e Lex Luthor ci permetteranno di potenziare le armi e Gizmo ci consegnerà dei veicoli. Ogni personaggio sarà caratterizzato in modo riconoscibile con un certo peso sopratutto durante il gameplay e nella personalizzazione. Nota dolente saranno i membri della Justice League che invece saranno solo luride marionette al controllo del Coluniano.
Durante le varie missioni brillano dei filmati molto ben realizzati e con una incredibile espressività , un enorme peccato non vederlo sfruttato al meglio includendo anche i suddetti personaggi prima menzionati rimanendo unicamente importanti solo nell’apparato del combattimento e non in quello narrativo.
In generale la storia fornita da Rocksteady e godibile, interessante e divertente; anche se alcuni sicuramente avrebbero preferito che si prendesse leggermente più sul serio. La narrazione più nello specifico ha delle carenze visto che nelle parti finali può arrivare ad essere confusionaria e poco chiara, tra l’altro non avrebbe dato fastidio a nessuno se questo titolo fosse stato considerato uno spin-off o un “what if” dell’originale Arkhamverse visto che la canonicità di questo gioco risulta troppo pesante.
Se siete curiosi per sapere su come Awanda Waller abbia reclutato la Task Force X esiste un comic che presto arriverà in italia, Suicide Squad: Kill Arkham Asylum che si troverà nel sito ufficiale della DC.
Un combattimento fino all’ultimo proiettile
Il sistema di combattimento di Suicide Squad si differenzia parecchio dai suoi predecessori essendo più uno shooter in terza persona che un picchiaduro. Generalmente passerete la maggior parte del vostro tempo a sparare a qualunque cosa si muova, anche se questo non vuol dire che basterà semplicemente premere il pulsante del grilletto, infatti il giocatore dovrà mettere particolare attenzione alle ricariche rapide, hai colpi critici e hai colpi alle gambe che permetteranno la rigenerazione del proprio scudo utilizzando l’attacco corpo a corpo. Le sparatorie saranno molto frenetiche che si differenziano da altri giochi del genere grazie ad una grande possibilità di movimento che ogni personaggio offre in una maniera unica, il dinamismo delle battaglie non annoia anche dopo lunghe ore di gioco e il titolo non avrà paura di introdurre sempre nuove meccaniche che rinfrescheranno il tutto durante la storia.
Ogni membro si specializza su un set di armi proprie che potranno essere intercambiate in qualsiasi momento, cosi come la presenza di un albero di talenti divisi per tre categorie per ogni componente del team, questi potenziamenti messi a disposizione da Hack un’altro personaggio di supporto anch’essi avranno la possibilità di essere intercambiate senza nessun malus, permettendo di sperimentare liberamente senza nessuna complicazione. Ogni singolo equipaggiamento può essere modificato e potenziato sotto molti aspetti, considerando tra l’altro che ogni marcha di armi si comporterà in maniere leggermente diversa (polizia internazionale, Lexcorp, Pinguino) il giocatore ha a disposizione una grossa capacità di personalizzazione e libertà nel momento di scegliere come giocare.
Un’altra meccanica di combattimento importante sarà il contrattacco, elemento fondamentale per sconfiggere le limitate boss battles. Quest’ultime saranno spettacolari mostrando molto bene la potenza dei membri della league anche se non particolarmente difficili con una grave mancanza di emozione ed impatto quando si eseguirà il colpo finale.
I tirapiedi di Brainiac non hanno nulla di speciale, rimanendo dei dimenticabilissimi alieni generici, che nonostante il gioco continui ad introdurre nuove varianti di nemici raramente differenzierete contro chi state combattendo; con eccezione del cecchino che sarà il vostro dolore mentale e fisico ogni volta che apparirà in scena.
L’esperienza potrà essere completamente condivisa attraverso il multyplayer divertendosi insieme ad altre 3 persone a trivellare di colpi i nemici. Anche se ci tenevo a dire che fino alla fine del 2024 sarà impossibile giocare la modalità storia offline costringendo ad essere sempre collegati ad internet.
Altre varietà le troviamo nelle missioni secondarie che meteranno il giocatore in varie situazioni specifiche obbligandolo a giocare sotto certe condizioni: solo colpi critici, solo colpi mieti-scudo e cosi via; tra qui risalta la possibilità di guida di un veicolo creato da Gizmo simile alla bat-mobile che utilizzeremo per fare fuori grosse orde di nemici. Queste missioni sono divertenti e quelle più avanzate si mostreranno difficili pero essendo numerose vi toccherà rifare varie volte le stesse cose per ricevere ogni volta la ricompensa finale.
Una passeggiata nell’apocalisse
Essendo tecnicamente un open world la possibilità di muoversi velocemente nella mappa è fondamentale e nonostante non ci sia nessun teletrasporto a parte per la base principale in tutta Metropolis le abilità traversali di ogni personaggio rendono gli spostamenti poco pesanti da compiere. Infatti Harley Quinn è equipaggiata con una pistola rampino e un bat-drone rendendola quella più vicina al gameplay di movimento del vecchio batman, Boomer ha la capacità di teletrasportarsi lanciando il suo boomerang usando il guanto della forza della velocità di flash, Deadshot possiede un jetpack e Nanaue puo compiere grossi balzi grazie alla sua forza bruta. Oltre hai loro gadget ogni personaggio avrà la propria maniera di prolongare la distanza percorsa differenziando ancora di più il gameplay di ognuno, anche se per un giocatore non sperimentato potrebbe essere complicato ricordarsi lo stile unico di ogni membro per le prime ore di gioco.
Metropolis non risulta troppo grande, e le varie aree sono tutte disponibili quasi immediatamente anche se manca un vero incentivo per la esplorazione di suddetta città . Dopotutto l’unica spinta che il gioco offre per l’esplorazione sono gli enigmi dell’enigmista che in confronto hai titoli precedenti sono molto più semplici.
L’enigmista offre 3 tipi di sfide: la ricerca dei trofei, gli indovinelli e le prove a tempo; tutte completamente sparse in tutta la città . Completandole sbloccherà concept art, informazioni del codec e delle skin per i protagonisti.
In se noi troviamo l’esplorazione ed i viaggi intorno a Metropolis abbastanza superflui, con le missioni secondarie e principali come unica scusa per far muovere il giocatore dal punto A al punto B. Apprezziamo molto il fatto che la mappa si modificarsi a seconda del bisogno della trama ed i dialoghi di Lois Lane che reazionerà ad ogni azione importante che la squad farà .
Post-Game e GaaS
Dopo aver terminato la missione principale ci si presenterà la modalità Crisi Finita che consiste in nuove missioni da completare con difficoltà incrementata che sbloccheranno equipaggiamenti unici e sempre migliori, per poi arrivare ad affrontare altre versioni di Brainiac. Questa parte del gioco e chiaramente pensata da fare online per poi vantarti per aver preso l’ultima arma del set di Bane. Il suo problema e la mancanza di istruzioni, da quando viene presentata il gioco fa un brutto lavoro nello spiegarti come funziona lasciandoti nella confusione più totale.
Altri elementi del servizio includono un negozio interno dove si potranno aquistare skin e varie emote, la creazione di clan e stendardi insieme ad una classifica mondiale.
Questo aspetto non farà altro che migliorare considerando che lo studio ha già programmato la prima espansione gratuita in arrivo marzo 2024, che introdurrà Joker come personaggio giocabile ed il nuovo mondo Elseworlds.
Suicide Squad Kill the Justice League secondo VMAG si rivela essere un buon gioco con l’enorme colpa di essere il successore dei titoli del pipistrellone portando la saga in una direzione diversa che i fan non hanno preso di buon gusto, sicuramente non ha aiutato la polemica GaaS (Game as a Service) utilizzata malvista dall’opinione pubblica. Il sistema di combattimento e di personalizzazione sono eccellenti, cosi come la caratterizzazione dei personaggi a parte per i membri della Justice League che risultano ben lontane da quello che una persona potrebbe aspettarsi, anche se alcuni supporter avrebbero potuto meritare più tempo in scena, mentre la storia non proprio lunghissima risulta per la maggior parte accettabile e godibile anche grazie all’ottimo doppiaggio italiano fornito. Giocato su un Pc non proprio potente il titolo ha retto bene a parte per qualche scatto nei momenti più incasinati. Infine gli elementi di open-world sono scarsi e arretrati in confronto hai giochi moderni dello stesso genere con un design generale privo di personalità che potrebbe far perdere l’immersività a più persone.