Il Rome Video Game Lab è un’occasione interessante per informarsi e scoprire di più il mondo in cui viviamo. In questo articolo, in particolare, parleremo di due eventi che ci hanno particolarmente colpito: “Metaverso, viaggio nella zona oscura”, a cura del prof.re Simone Arcagni, e “Talking About the GOTY” che ha visto l’intervista di Adrienne Law, Senior Write di Baldur’s Gate 3.
Tutto quello che non sappiamo sul Metaverso
Il primo evento, interamente dedicato al Metaverso e al modo in cui questa parola si è evoluta nel tempo, era diretto dal prof.re Simone Arcagni, professore all’Università di Palermo, nonché studioso, consulente, curatore e divulgatore di nuovi media e nuove tecnologie. Il metaverso, termine apparso per la prima volta nel libro Snow Crash di Neal Stephenson, era inizialmente riferito all’idea di poter entrare in uno spazio 3D alternativo che permettesse alle persone di immergersi, creare amicizie, mutare l’ambiente in base alle proprie azioni, condividere esperienze e momenti di vita con gli altri.
Mark Zuckerberg, qualche anno dopo, riprese questa idea trasformandola in qualcosa di reale e pratico: i Visori e il Mondo Virtuale. Col passare degli anni, però, il metaverso è entrato in crisi e gli strumenti di realtà aumentata/virtuale non sono mai riusciti veramente a prendere piede nella nostra società. Se vediamo il metaverso in un altro modo, invece, capiamo che la situazione è opposta: il metaverso non è altro che un modo di pensare il digitale che consiste nella continua integrazione del digitale nelle nostre vite quotidiane. Dal navigatore ad Alexa, dai videogiochi al cinema; il metaverso, se inteso in questo senso, è ovunque intorno a noi.
Baldur’s Gate 3: narrazione e libertà
Il secondo evento, moderato magistralmente dal giornalista Gabriele Niola, ci immerge nella produzione di Baldur’s Gate 3 facendoci conoscere una delle sue menti più brillanti, Adrienne Law, Senior Writer per Larian Studios. Nel suo lungo discorso ci ha raccontato come fosse stato difficile creare la storia e immedesimarsi nei caratteri, di quanto fosse stato importante capire i rapporti interpersonali al fine della scrittura e delle interpretazioni attoriali.
In Baldur’s Gate 3 possiamo stringere relazioni amorose con tutti; siamo in grado di influenzare totalmente la storia perfino arrivando a commettere azioni stupide e divertenti: secondo Adrienne, queste sono le caratteristiche che rendono Baldur’s Gate 3 un grande gioco. Tuttavia, però, la professionista ci ha descritto un percorso fatto di difficoltà e imprevisti, un lavoro meticoloso che portava ad continuo prolungamento dei lavori pur di perfezionare l’opera. La maestria del team di Larian, infine, ha permesso una grande libertà ai propri lavoratori, poche limitazioni e fondamenta solide, basate sullo storico gioco Dungeons & Dragons. Ecco i consigli di Adrienne ai nuovi aspiranti narrative designer:
È un tempo difficile per inserirsi in questo settore, purtroppo. Continuate a studiare e ampliate le vostre skills, leggete script e sviluppate il portfolio, entrate a fondo nella conoscenza del narrative design e, infine, curate bene le vostre candidature, capite bene cosa vogliono veramente i datori di lavoro da voi.
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