The Oregon Trail Recensione| Quando pensiamo all’esperienza delle persone, molto spesso ci riferiamo a quel groviglio di idee, pensieri, sensazioni e storie che distinguono ciascuno di noi dall’altro con il termine “macrocosmo umano”. Le differenze tra ciascuno di noi dovrebbero essere ciò che più ci unisce, tuttavia, a volte la vita può essere impegnativa, complicata, difficile. Quando ciò accade, non esiste molto spesso una soluzione o risposta assoluta alla domanda “che fare”. Alcuni decidono di restare e affrontare – a volte fino alla fine – le sfide più impegnative, mentre altri decidono di andarsene, cercare la sorte altrove. Il titolo che prenderemo in considerazione oggi – The Oregon Trail – ci parla proprio della storia di coloro che hanno sfidato una landa selvaggia, da conquistare, con la prospettiva di una seconda chance. Unitevi a noi in questo viaggio fatto di panorami mozzafiato, sacrifici e colera, tanto colera!
The Oregon Trail: la traversata della vita
Il titolo con cui abbiamo a che fare nella Recensione di quest’oggi è esattamente lo stesso The Oregon Trail del 1971, quello che è stato definito uno dei più grandi giochi di tutti i tempi alla sua epoca. Ed in effetti non siamo troppo lontani da quel periodo; l’opera viene ricordata poiché si tratta di uno dei primi casi virtuosi in cui il medium videoludico viene utilizzato per fini educativi e culturali, per raccontare la storia di migliaia di uomini e donne che sfidarono la pista dell’Oregon per una nuova vita. A quei tempi infatti gli Stati Uniti d’America erano ancora una nazione giovane e tutta da costruire, e anche nella sua riproposizione moderna, destinata alla famiglia Nintendo Switch oltre che a Steam, Android ed Apple non mancano gli omaggi ad un periodo difficile ma topico per la cultura e la storia americana.
Un titolo, The Oregon Trail, che riesce a convincere e farsi giocare con piacere anche a distanza di così tanti anni, grazie all’attenta riproposizione operata da Gameloft. Come nella versione originale, saremo chiamati a guidare un gruppo di quattro coloni lungo la pista, dovendo gestire con attenzione i preparativi prima del viaggio e la gestione della traversata di tappa in tappa. A differenza della sua versione originale, qui i miglioramenti estetici e moderni sono chiari, ma in effetti Gameloft non fa altro che mostrarci un esempio di rimasterizzazione virtuosa di una vecchia gloria del passato. The Oregon Trail infatti non è una semplice riproposizione, ma quasi un arricchimento dell’esperienza già vincente nella sua offerta originale.
The Oregon Trail: non solo sopravvivenza
Nella sua essenza, The Oregon Trail è perfettamente fedele alla realtà di molte persone che attraversarono le lande americane alla volta delle agognate valli sul Pacifico nord-occidentale americano. Una traversata lunga e complessa, una vera sfida non solo di logistica ma anche di umanità, in cui si vive l’America nel suo periodo più complesso e giovane. Al giocatore viene richiesto non solo di scegliere il percorso, ma anche l’alimentazione, la distribuzione dei vestiti puliti e delle suppellettili, alcune con effetti utili a gestire i bisogni e il morale dei nostri viaggiatori, ciascuno con una propria psiche, pregi, difetti e conoscenze particolari.
Durante i nostri viaggi in The Oregon Trail ci ritroviamo a fare incontri particolari con altri avventurieri come noi, tutti fedelmente ricostruiti da personaggi storici americani dell’epoca, che ci offriranno delle missioni secondarie utili per migliorare le nostre probabilità di successo lungo la pista dell’Oregon. Un titolo ben pensato sotto i punti di vista, con un giusto equilibrio tra l’accuratezza storica e un necessario approccio figlio dell’RNG e della randomicità. Difatti, per rendere il gioco meno ripetitivo e più interessante da giocare, Gameloft ha adottato vari accorgimenti, tra cui quelli che più abbiamo apprezzato sono le attività lungo la pista, la possibilità di fare scambi e missioni per gli altri viaggiatori e varie modalità di viaggio. Ovviamente, se da un lato la casualità può essere un elemento utile a migliorare la rigiocabilità, rischia anche di metterci in condizioni davvero difficili, spingendo facilmente la nostra run verso la morte di tutti i personaggi e il successivo game over.
The Oregon Trail: la gioia del traguardo
I nostri viaggi in The Oregon Trail saranno arricchiti dalla bellezza degli sfondi in pixel art, molto curati e dettagliati nel descrivere la natura incontaminata delle trails americane, luoghi ricchi di possibilità per una nuova vita, dove si cela anche il pericolo, ovviamente. Se potremmo incontrare buoni samaritani o viaggiatori come noi in difficoltà, non è cosa impossibile incontrare fiere selvagge oppure banditi pronti a rapinarci; un’incognita che ci spingerà a riflettere bene fin dal principio su come organizzare il nostro viaggio: forse è una buona idea spendere meno in cibo ed investire i risparmi su delle munizioni per cacciare e difendere la carovana? Oppure dovremmo comprare delle esche per pescare lungo i numerosi fiumi che incontreremo?
Qualsiasi sarà la nostra decisione in The Oregon Trail, dovremo in ogni caso affrontare le conseguenze delle nostre scelte e del caso, che potranno sia portarci delle inattese ricompense che delle terribili punizioni: se non saremo stati in grado di far fronte alle necessità dei nostri coloni, oppure se saremo sorpresi dalla sfortuna, capiterà anche di vederli morire. Un titolo che proprio come opere del calibro di XCOM, riesce a farci affezionare ai nostri personaggi, lasciandoci disarmati alla loro perdita. Sono pochi i titoli che riescono a dare delle sensazioni simili, e The Oregon Trail è sicuramente uno di questi, grazie anche al buon lavoro del sound design e ad un mood particolarmente rilassante e immersivo.
The Oregon Trail è un lavoro che riesce a convincerci, non soltanto per il suo virtuosismo nel riproporsi a distanza di così tanti anni, ma anche per un game design che funziona, un’art direction e un sound design perfetti per lo scopo del titolo e per le tante possibilità che offre: sia che abbiate giocato all’originale, sia che siate curiosi, quest’opera sarà certamente in grado di donarvi delle buone ore di divertimento, se avrete voglia di sfidare la sorte lungo le piste dell’Oregon.